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Fondazione CRC e Residenze d’artista. Il caso di Pianpicollo Research Residency.

  • Pubblicato il: 15/11/2018 - 08:02
Rubrica: 
FONDAZIONI D'ORIGINE BANCARIA
Articolo a cura di: 
Giangavino Pazzola
Fondazione CRC prosegue l’azione strategica di promozione e sostegno della produzione artistica contemporanea con il bando Residenze d’artista, per mezzo del quale sono state sostenuti 14 progetti legati alla residenzialità creativa nel territorio. Uno stanziamento complessivo di 140 mila euro che ha accolto proposte focalizzate sul rapporto tra comunità, patrimonio culturale e territorio attraverso la valorizzazione del ruolo dell’artista come figura di mediazione tra creazione e contesto. Uno dei progetti ammessi è proposto dall’associazione Pianpicollo Selvatico, che trova casa in una cascina costruita nel 1811 in Alta Langa nella quale è stato avviato un programma internazionale di ricerca interdisciplinare della durata annuale che – per l’edizione pilota – ha coinvolto l’artista e architetto Maurizio Cilli ad approfondire il rapporto tra uomo e natura. Insieme a lui anche due scrittori, Paul Kane (USA) e Kerry Conway (Australia). Dopo la presentazione degli esiti in loco, inizia la fase di disseminazione culturale con il coinvolgimento di diverse organizzazioni del panorama dell’arte, della cultura e dell’innovazione sociale.
 
Cuneo. Kandinskji a Mondovì, l’Informale a Cuneo in collaborazione con la GAM Torino e Emilio Vedova ad Alba insieme al Castello di Rivoli. Grandi progetti espositivi e di offerta culturale qualificata ai quali CRC affianca anche una visione strategica a sostegno della produzione artistica contemporanea diffusa, degli operatori territoriali e – contestualmente – alla promozione e valorizzazione del territorio e della comunità locale. È questo l’obiettivo del Bando Residenze d’Artista che, a monte di uno stanziamento complessivo di 140 mila euro e 14 progetti finanziati, ha accolto proposte focalizzate sul rapporto tra comunità, patrimonio culturale e territorio attraverso la valorizzazione del ruolo dell’artista come figura di mediazione tra creazione e contesto. Orientato a sostenere progettualità e idee che diano visibilità e stimolino la ricerca e creazione di opere nell’ottica della promozione della provincia di Cuneo, l’impianto della chiamata ha previsto anche una fase di mentoring, tutoring e accompagnamento per le organizzazioni vincitrici da parte di consulenti esterni che la CRC ha messo a disposizione nel tentativo di potenziare e consolidare gli attori che nella Provincia di Cuneo si occupano di produzione culturale contemporanea.

Il territorio e le sue caratteristiche, dunque, alla base di inneschi creativi capaci di generare proposte capaci di stabilizzarsi nel tempo e diventare centrali nella diffusione culturale a livello locale. Il territorio come input e allo stesso tempo output, come risorsa e nuova antenna di diffusione culturale e artistica lontana dai centri tradizionalmente deputati alla cultura – ovvero i capoluoghi. Lo scambio di esperienze, i momenti di progettazione partecipata e la restituzione del processo creativo sono alla base dei progetti finanziati che incoraggiano le esperienze di formazione artistica intesa e di giovani artisti.
 
Il caso Pianpicollo Research Residency. Uno dei progetti più significativi viene sviluppato in una cascina costruita nel 1811 in Alta Langa nella quale è stato avviato un programma annuale di ricerca interdisciplinare a cavallo tra arti visive e discipline filosofiche e naturalistiche. Pianpicollo Selvatico – soggetto promotore – è un’associazione che promuove la ricerca come processo trasformativo della società e come esperimento sulle illimitate possibilità di dialogo creativo con la natura, focalizzando lo status dell’individuo come uno dei tanti elementi dell’ambiente e del paesaggio, unità dialogica in relazione con altri viventi e con la materia in ogni sua forma.

Pensato come progetto di durata annuale – elemento che lo caratterizza rispetto ai programmi di residenza “mordi e fuggi” che hanno preso piede negli ultimi tempi - per la prima edizione pilota l’invito degli organizzatori è stato rivolto all’artista e architetto torinese Maurizio Cilli che, con la sua poetica, sensibilità e modalità di ricerca indiziaria, ha sviluppato una ricerca che è stata restituita al pubblico per la prima volta il 29 settembre scorso. Insieme a lui anche due scrittori, Paul Kane (USA) e Kerry Conway (Australia). Il progetto, oltre ad essere finanziato dalla Regione Piemonte e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo, è realizzato in collaborazione con il Dipartimento di Architettura e Design del Politecnico di Torino

Nel corso dei dodici mesi precedenti, Cilli ha vissuto quei luoghi problematizzando il significato del rapporto fra l'essere umano contemporaneo e la dimensione del selvatico. Interessato a recuperare un rapporto equilibrato e affettivo con l'ambiente e gli animali, Cilli ha indagato un legame culturale profondo e un immaginario quasi del tutto perduto nei territori antropizzati. L'altopiano circondato da boschi di Pianpicollo è un luogo dove i ritmi vitali sono ancora, e soprattutto, dettati dalla natura. Una natura imponente e selvaggia che vivifica l'immaginazione verso la percezione concreta del sacro. Il recupero dei significati culturali del calendario rituale e festivo della tradizione, scandito da una cerimonialità peculiare, è stato scelto dall'artista come chiave poetica attraverso la quale riprendere coscienza, insieme alla comunità residente, dei legami naturali fra l'uomo e l'ambiente. Un esercizio di prossimità con l'ambiente attraverso il quale Cilli ha interrogato la comunità sui significati che alimentano l'immaginario dell'uomo selvatico.

Come esito, l'artista ha voluto dapprima scolpire e incidere i tracciati e i segni di una mappa su un grande masso di pietra arenaria – tipica del territorio – donatagli da una famiglia del luogo, che intreccia la geografia del sito con gli astri del cielo e il mondo invisibile.

Successivamente la “Pietra del Tuono” è stata restituita alla comunità tutta per mezzo di una processione campestre, un rituale collettivo attraverso il quale l’artista si fa medium di un passaggio di consegne tra uomo e natura. Fino alla fine del 2018 – inoltre – sarà visitabile anche un’installazione realizzata con i materiali prodotti dall'artista durante la residenza. Il nuovo programma di residenza Pianpicollo Research Residency 2019, vedrà coinvolti l'artista Attila Faravelli e l’antropologo inglese Tim Ingold.

Sono previste inoltre tre occasioni di incontro con Maurizio Cilli, dialoghi aperti al pubblico saranno l’occasione per ascoltare il racconto della sua esperienza di residenza e metterla in relazione con altre pratiche di ricerca e azione, artistica e sociale, presenti sul territorio Piemontese. Il 16 novembre 2018 alle ore 18, presso la Biblioteca Civica di Cortemilia, Pianpicollo Selvatico propone un dialogo fra Maurizio Cilli e il noto antropologo Piercarlo Grimaldi, sul recupero delle forme rituali come strumento di costruzione di bene comune e senso profondo di Comunità. L’incontro sarà moderato dall’arch. Donatella Murtas, referente della Biblioteca ed esperta di interpretazione del patrimonio locale. Il 20 novembre 2018 alle ore 18, presso la Residenza Housing Giulia di Torino, Progetto Diogene si confronta con l’artista torinese, Pianpicollo Selvatico ed Elisabetta Stellabotte, referente dell'innovativo progetto di residenzialità temporanea di Torino. Il dialogo tra realtà urbane e rurali sarà un’occasione di riflessione sul tema delle residenze d’artista di lungo periodo e sul ruolo della pratica artistica nella costruzione di significati in contesti sensibili di cui “prendersi cura”. Il 15 dicembre 2018 alle ore 11,00, presso la Biblioteca Civica di Cuneo, l’associazione Art.ur, una delle realtà culturali più attive sul territorio cuneese, introduce l’esperienza di Maurizio Cilli. La più antica Biblioteca Civica del Piemonte, situata nel seicentesco Palazzo Audiffredi, diventa la sede per presentare sul territorio cuneese il progetto di residenza di Pianpicollo Selvatico. Il dialogo sarà accompagnato dalla visione del ricco archivio di immagini della residenza e della collezione di costumi realizzati per l’evento conclusivo dalla costumista torinese Melina Benedetto.
  
Pianpicollo Research Residency, in questo senso, va a toccare in toto i punti cardine auspicati dal bando di CRC: residenzialità, ispirazione e creazione a partire dal genius loci, interazione con l’ambiente e le comunità, networking con altri attori culturali del territorio e stimolo alla partecipazione e promozione del territorio attraverso la cultura.
 
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