DODICESIMO RAPPORTO SULLA PRODUZIONE CULTURALE A VENEZIA
Sintesi dei dati
Il Dodicesimo Rapporto sulla produzione culturale fornisce, come di tradizione, i dati utili per misurare il sistema degli eventi temporanei. La dimensione della produzione di eventi, riportata nella sezione Monitor è condensata in pochi significativi numeri: 2.886 eventi per 20.241 giornate evento; oltre 300 organizzatori e 318 luoghi dove si svolgono le rappresentazioni distribuiti nelle diverse parti della città. Il dato complessivo che emerge disegna da alcuni anni, pur all’interno delle variazioni congiunturali, una stabilità del numero di eventi prodotti dai settori arti visive/architettura, musica e teatro/danza, pari a circa 1200 manifestazioni per anno, accompagnata da una significativa attività di conferenze e convegni in molti casi legata alle stesse mostre e spettacoli.
I numeri riferiti al 2014, così come l’analisi dell’andamento degli ultimi anni, consente di affermare che gli eventi culturali a Venezia rappresentano una realtà rilevante, certamente consolidata ed in grado di rappresentare contemporaneamente una risorsa per il nostro Paese e un settore strategico per l’economia della realtà veneziana. Nel tempo il sistema degli eventi temporanei nel suo complesso si è strutturato come una vera e propria filiera che coinvolge istituzioni, fondazioni culturali, musei, artisti e creativi, allestitori, attori della comunicazione, trasportatori e indirettamente molte altre professioni oltre a tutto il settore dell’ospitalità.
Come per gli anni precedenti, il settore delle arti visive è quello che concentra il maggior numero di eventi, 338 mostre articolate in 16.494 giornate, ovvero l ‘11,7% degli eventi e l’ 81,5% delle giornate. Nel 2014 si è svolta la Biennale di Architettura che, a differenza della Biennale di Arti Visive assorbe un numero minore di giornate evento, tuttavia il settore delle arti visive continua a registrare una crescita, sia nella articolazione dei diversi tipi di esposizioni che nella quantità dei luoghi. Per ciò che riguarda le altre tipologie si osserva come al settore musica corrisponda il 19,1% degli eventi, a teatro e danza l’10,8%, a rassegne cinematografiche il 15,3%, a conferenze e convegni il 40,6%, mentre i settori tradizioni veneziane, sport e giochi, fiere e mercati assorbono il 2,4%.
CHI
Il Comune di Venezia, il Centro Culturale Candiani, la Fondazione Musei Civici, la Fondazione La Biennale di Venezia e l’Università di Ca’ Foscari e l’Università Iuav, possono essere definite come strutture “generaliste” per la loro capacità di coprire trasversalmente tutti i settori culturali censiti: arti visive, conferenze, musica, teatro, rassegne cinematografiche ad eccezione di sport e fiere, mentre musica teatro e danza sono attività promosse e/o prodotte prevalentemente dai teatri e dalle associazioni culturali che li gestiscono, le numerose esposizioni e i convegni sono organizzati prevalentemente dalle fondazioni ed istituzioni veneziane, mentre il Circuito Cinema organizza pressoché la quasi totalità delle rassegne cinematografiche.
DOVE
La suddivisione degli eventi per ripartizione territoriale, osservata nel 2014, indica come il 72,3% degli eventi abbia luogo nel Centro Storico, mentre il 23,1% in Terraferma e il 4,6% al Lido e nelle isole. Le percentuali riscontrate individuano un’intensificazione degli manifestazioni nella città storica e valori pressoché inalterati rispetto agli anni scorsi in Terraferma e nelle Isole. Dall’analisi per settori si constata come le arti visive si concentrino per circa il 90% nel Centro Storico, cui seguono gli eventi musicali e conferenze con valori rispettivamente del 81,8% e 72%. Anche le rassegne cinematografiche si svolgono prevalentemente nella città storica con una percentuale pari al 70,6%. Mentre In Terraferma si tengono quasi la metà degli spettacoli di danza e teatro, e di fiere e mercati. Tra le sedi che ospitano più eventi nel Centro Storico: la Videoteca Pasinetti, l’Ateneo Veneto, il Teatro La Fenice, Palazzo Cavagnis, il Teatrino di Palazzo Grassi, la sede di Alliance Francaise, Bistrot de Venise, l’Auditorium Santa Margherita, Palazzo Albrizzi e Palazzetto Bru Zane, i teatri e le numerose sedi dell’Università di Ca’Foscari e dello Iuav. In Terraferma il Centro Culturale Candiani, con 237 eventi, è il luogo con il maggior numero di manifestazioni seguito dalla Libreria Feltrinelli e dal Teatro Toniolo.
QUANDO
La densità degli eventi che si svolgono contemporaneamente ogni giorno e la loro distribuzione per mese,risultano utili per comprendere da un lato l’impatto di questi eventi in termini di ricadute economiche ma anche la congestione e l’affollamento che tali manifestazioni possono determinare in città in alcuni periodi.
Dalla analisi del calendario degli eventi emergono tre indicazioni:
- il numero di eventi per mese
- la densità di eventi contemporaneamente in corso ogni giorno
- la tipologia di eventi per mese
La densità degli eventi per mese e per giorno, rappresenta un utile strumento per definire “il calendario” e la distribuzione delle attività culturali nel corso dell’anno. Nel corso dell’anno 2014 ogni mese sono stati organizzati una media di circa 234 eventi. Tale media in realtà rivela un andamento molto variabile se si osserva la concentrazione per mese e per tipologia di evento. Il settore delle conferenze e convegni supera i 160 incontri nei mesi di maggio e ottobre. Il settore delle arti visive è denso di appuntamenti nel mese di giugno con l’inaugurazione a della Biennale d’Architettura che intensifica la produzione culturale con una moltitudine di eventi collaterali, registra l’apertura di oltre 65 nuove esposizioni in città. Le rassegne cinematografiche destinate e seguite maggiormente da studenti e residenti riducono la loro attività nei mesi estivi di luglio e agosto, mentre sono più numerose a marzo e novembre. L’attività riferita al settore musica, si concentra nei mesi di ottobre e novembre mentre gli spettacoli di teatro e danza registrano il loro picco a marzo e giugno.
LA CITTÀ METROPOLITANA
Con la legge Delrio 56/2014 anche il nostro Paese, come l’Unione Europea, mette al centro delle sue politiche le città: un territorio fertile per scienza e tecnologia, cultura e innovazione, per la creatività del singolo e della comunità. Le città metropolitane non sono una provincia con un altro nome, sono una nuova istituzione che va costruita nelle sue funzioni e riconosciuta nelle sue identità. In questa fase di costruzione della città metropolitana, che approderà nel corso del prossimo anno all’approvazione dello Statuto e del Piano Strategico, due atti fondamentali di indirizzo per le funzioni di governo del territorio e per molti settori economici, il Rapporto non poteva non interrogarsi su come la produzione di eventi culturali incide e come può essere condizionata dalla nuova istituzione. Tra le città che hanno già approvato i loro Statuti vanno segnalate Bologna, Milano e Firenze per l’attenzione che hanno posto alla cultura.
nello spazio metropolitano delle polarità che sembrano disegnare altrettanti centri dove si concentra una offerta culturale quantitativamente importante e di eccellenza in termini di offerta qualitativa degli eventi e dei luoghi che li ospitano.
Ponendo attenzione ai luoghi destinati agli eventi culturali, l’offerta si concentra a Chioggia, Mira – Mirano e Portogruaro, mentre se consideriamo il numero di eventi, proposti oltre a questi emergono Strà e Jesolo; il primo in ragione dell’offerta culturale promossa all’interno di Villa Pisani, il secondo per le molteplicità di luoghi: il teatro, il piazzale dell’arenile e il Palazzo del Turismo che assieme costituiscono per Jesolo un vero e proprio sistema di promozione di eventi. Oltre questi si segnalano San Donà e Noale. Nella geografia degli eventi culturali assumono un ruolo rilevante i luoghi che li ospitano, e tra questi Villa Pisani a Strà che nel periodo 2007-2014 ha ospitato oltre 1000 eventi a cui seguono, a lunga distanza:
• i teatri comunali Russolo a Portogruaro, le ville dei Leoni a Mira e Belvedere a Mirano;
• il Museo di Chioggia e la Galleria ai Molini a Portogruaro;
• arenile di piazza Brescia a Jesolo.
Il sistema degli eventi culturali nel nuovo scenario della città metropolitana disegna una geografia sicuramente interessante a cui il Piano Strategico dovrà fare in qualche misura riferimento. Una geografia dove i concetti di centro e periferia assumono una dimensione diversa.
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