Disconnettere le persone dal web e riportarle nelle strade: la sfida di Non Riservato per Milano
Un network di imprese e associazioni usa la creatività come strumento di trasformazione urbana e sociale grazie al contributo di Fondazione Cariplo, che dal 2016 avvia un nuovo programma intersettoriale sulla urban regeneration
Milano. Negli ultimi tempi anche in Italia sono cresciuti in modo esponenziale i progetti e le esperienze dedicate al tema delle città e del degrado delle periferie, utilizzando la cultura come componente sempre più rilevante delle strategie di sviluppo e di rigenerazione urbana.
Da una semplice idea per una Milano diversa, attraverso un processo partecipato che ha coinvolto 19 realtà curiose di sperimentare nuovi modelli organizzativi e di produzione, nel 2014 è stato costituito Non Riservato, un network a vocazione produttiva che raccoglie associazioni, cooperative, professionisti e imprese che promuove processi di socializzazione negli spazi pubblici di Milano e renderli accessibili a tutti (di qui il nome).
Come si legge nel Manifesto, l’obiettivo è «fare incursioni negli spazi pubblici di Milano per disconnettere le persone dal web e riportarle nelle strade, nelle piazze, nei cortili, a guardarsi negli occhi, a incrociare destini, a costruire, demolire, ripulire, correre, giocare, coltivare, creare insieme».
Alla stesura del progetto hanno collaborato Università di Milano Bicocca (Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale) e Politecnico di Milano (Dipartimento di Architettura e Studi Urbani).
Per creare fra i suoi associati una rete di supporto economico e di crescita professionale a novembre nella sede messa a disposizione dal Comune di Milano prendono inizio le Lezioni Non Riservate. Ciclo formativo sulla progettazione culturale, (project management, business model, crowdfunding , storytelling , fundraising) aperte al pubblico ad un prezzo calmierato di 150€ a modulo.
Il progetto Non Riservato è tra i vincitori dell’edizione 2013 del bando “Valorizzare le attività culturali come fattore di sviluppo delle aree urbane” di Fondazione Cariplo, da sempre convinta sostenitrice del valore della cultura come fattore di identità e motore di sviluppo.
«Fondazione Cariplo ha sposato l'idea di sostenere un intervento che promuovesse la creazione di nuovi prodotti creativi e culturali nel/per lo spazio pubblico cittadino attraverso un sistema di programmazione partecipata – sostiene Andrea Rebaglio, Vice Direttore Area Arte e Cultura - insistendo sulla funzione della creatività come strumento di trasformazione locale e coesione sociale. La situazione di molti quartieri urbani è infatti problematica per diversi e ben noti motivi: ma le odierne espressioni di disagio sociale vengono oggi lette osservando soprattutto la condizione problematica degli spazi pubblici abbandonati (i cosiddetti "vuoti a rendere"); il degrado e l'abbandono caratterizzanti questi spazi sono evidenti sintomi di un malessere che non si ferma solo agli elementi fisici del quartiere, ma coinvolge anche quelli socioeconomici.
Il progetto Non Riservato ha proposto un importante cambiamento di prospettiva in cui, la presenza di spazi vuoti, privi di funzione e di prospettive, rappresentasse una opportunità unica per la rigenerazione locale».
Grazie all’esperienza delle due edizioni del bando (2011 e 2013), oggi l’approccio della Fondazione sul tema della valorizzazione delle aree urbane è cambiato: «Per affrontare il tema del degrado urbano e in particolare della rigenerazione delle nostre città, con l'obiettivo di incidere decisamente sulla percezione di insicurezza dei cittadini che vi abitano, riteniamo oggi necessaria la formulazione di un rilevante programma pluriennale che preveda reali sinergie tra le quattro aree di intervento della Fondazione (ambiente, arte e cultura, ricerca scientifica, servizi alla persona) e che in un certo senso possa rappresentare la sintesi di tutte le esperienze sin qui condotte nelle quattro Aree: coerentemente con gli indirizzi a livello europeo, quello che si ritiene fondamentale per la "urban regeneration" è un approccio integrato alla riqualificazione, che consideri cioè aspetti non solo architettonici e urbanistici, ma anche sociali, economici, ambientali, culturali, paesaggistici.
Di qui la decisione di lanciare, per il prossimo triennio, il programma intersettoriale Periferie sociali, una grande iniziativa che punta a migliorare la qualità della vita nelle periferie attraverso la riqualificazione urbanistico-architettonica-ambientale, il rafforzamento della coesione sociale in zone degradate, lo sviluppo dell'imprenditorialità sociale e culturale, l'attenzione ai beni comuni e all'ambiente».
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