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Da ArtLab 12: la fine è l'inizio

  • Pubblicato il: 30/09/2012 - 13:47
Autore/i: 
Rubrica: 
SPECIALI
Articolo a cura di: 
Neve Mazzoleni
Ugo Bacchella

Lecce. Due ali di relatori intorno a Ugo Bacchella, Presidente della Fondazione Fitzcarraldo e ideatore di ArtLab12, per chiosare la maratona di tre giorni di scambi, riflessioni, confronti, progettazioni intorno al management culturale. Da una parte il mondo degli operatori, dall'altra il mondo delle Istituzioni pubbliche e private.
Temi e messaggi fondamentali per continuare il processo dinamico di adattamento alla complessità dello scenario corrente, che non è solo critico in termini economici ma di sistema. La Cultura si sta muovendo dentro un'opportunità inedita di rimessa in discussione e auto-riflessione: le parole chiave sono partecipazione, futuro, sostenibilità, efficienza, sistema. Messe da parte lo smarrimento e le lamentatio.
I tempi sono maturi perché un Comitato «Cultura e Sviluppo», rappresentato da tutti gli attori del settore rifletta e costruisca nuovi paradigmi. E ne diamo notizia in anteprima.
Il giro di voci si apre con l'unica rappresentante giovane, Linda di Pietro, project manager di Indisciplinarte Srl, che invita a non dimenticare mai l'eredità futura: «noi operatori culturali impattiamo sul presente, ma sempre più dobbiamo sapere come modificheremo il futuro e come consegneremo a chi ci succede i territori. Basta eventi hangover, ovvero sporadici e insostenibili».
Massimo Coen Cagli, Direttore scientifico della Scuola di Fundraising di Roma,richiama l'attenzione sul fatto che la Cultura non sia evocata unicamente in termini economici, ma riaffermi il suo valore di fatto antropologico, dunque permeante molteplici strati della società, infondendo prospettiva anche come «cultura d'impresa». Non basta più soffermarsi sulla produzione di offerta culturale, perchè il pubblico ha modificato il suo modo di  fruire, scomponendo l'offerta e personalizzandola. Ragioniamo piuttosto su una leadership che manca nel fare Politica culturale, e sui processi di gestione che devono sempre più includere la cittadinanza per renderla partecipe. Fondamentale è il “patto”, ovvero la convergenza di tutti gli attori sul Bene comune Cultura, con una visione condivisa e un dialogo fertile.
Carla Peirolero, Direttrice Suq Festival di Genova, sottolinea con le parole dell'antropologo Marco Aime che confondersi con gli altri e l'unico modo per fare comunità. L'inclusione e apertura dei pubblici fa leva sulla coesione della società civile in una geografia sociale sempre più multi-culturale. «Puntiamo ai contenuti, e non più ai contenitori, che dobbiamo far gestire da chi vuole farlo».
Pierluigi Sacco, Preside Facoltà Arti, mercati e patrimoni della cultura, IULM, sottolinea che il futuro sono le collaborazioni internazionali, per esempio nei Paesi delle economie emergenti, dove la volontà di sviluppare l'Industria Creativa è altissima: bisogna essere pronti e professionali nel momento dell'incontro e condividere competenza per costruire progetti di valore per il nostro Paese. Non bisogna perdere la partita: necessario investire nella formazione dei decisori, perché siano pronti e attivi a reagire al confronto inter-culturale. Non si perda di vista anche la finestra 2014-2020 nella quale l'Unione Europea rimetterà a disposizione fondi strutturali, che esigeranno un alto livello di competenza nella partecipazione a bandi. Bisogna drenare i fondi in Italia con qualità e visione progettuale.

Nella coralità di voci, il saluto del Sindaco di Lecce Paolo Perrone, che introduce il gruppo delle partecipazioni istituzionali. La città di Lecce è stata capace di riqualificarsi e rinascere grazie al un turismo culturale di qualità e grazie alle reti di imprese culturali che si sono attivate per contribuire al cambiamento. Andrea Cernicchi, Assessore Culture e Politiche Sociali del Comune di Perugia porta l'esempio del Festival Umbria Jazz come catalizzatore di energie sul territorio, che ha reagito con la germinazione di progetti aldilà del presunto evento fagocitante e di punta. L'Amministrazione ha curato la costruzione di un sistema sostenibile. L'incontro con i Privati si impone, purché venga preparato dagli operatori culturali con qualità e attenzione all'interlocutore. La gestione privata, opportunamente condivisa, è da perseguire.
Franco Amato, Fondazione CRT, lancia una provocazione richiamando la battuta che Bill Gates rivolse a de Benedetti: «se io avessi avuto gli Uffizi, avrei fatto più soldi», affinché la cultura perda l'abitudine alla sussidiarietà e dialoghi con altri attori e si apra gli orizzonti per drenare fondi alternativi, costruire partnership efficaci e progetti seri che possano concorrere a bandi europei, vincendoli per qualità nell'arena internazionale. Maurizio Guagnano come portavoce di Confindustria dichiara l'impegno nella sensibilizzazione del mondo delle Imprese a istanze culturali, capaci di generare innovazione e dunque economia, seppure nella difficoltà della resistenza degli attori: la percezione della cultura deve passare da attività di intrattenimento a costruzione di un'architettura di visione e strategie. Infine Marco Morganti, AD di Banca Prossima, delinea un'altra economia possibile basata sulla valutazione della sostenibilità di ogni azione culturale, che non limita l'accesso al credito.  Del miliardo e mezzo che la Banca eroga alle imprese rigorosamente non-profit, il 99,3% viene regolarmente restituito. La competenza nel campo della valutazione di ambiti progettuali non si inventa: va costruita e acquisita però in dialogo con le imprese culturali. Giudica che sempre più le Banche nel futuro si approcceranno a questo sistema, legato a elementi di valutazione intangibili. La Cultura deve pensare in modo «aerodinamico», ovvero sia considerare la complessiva sostenibilità del suo operare. Va prodotta efficienza nel terzo settore che Enti Pubblici e Privati devono pretendere di esaminare. L'ibridazione delle competenze è la nuova frontiera: il richiamo del progetto «Terzo Valore» che Banca Prossima ha elaborato, permette alle organizzazioni non-profit di beneficiare di prestiti misti elargiti dalla Banca e dai privati cittadini, con tassi di interesse favorevoli rispetto al tasso medio delle Banche non specializzate.
Silvia Godelli, Assessore Mediterraneo, Cultura, Turismo, Regione Puglia, rinnova l'appuntamento per i fondi strutturali 2014-2020, purché le imprese culturali si trovino pronte nel partecipare ai bandi, così come le amministrazioni locali, chiamate a spendere la propria competenza nel drenaggio delle risorse sui territori.
Chiuso il giro delle testimonianze, Ugo Bacchella conclude dichiarando che per questa edizione il dialogo delle parti è davvero concreto e la strada per la costruzione di processi di sviluppo è spianata, con la convergenza delle volontà di tutti gli attori di creare un sistema integrato. L'obiettivo è impegnarsi nell'attivazione della partecipazione del cittadino e lavorare su modelli di auto-sostentamento.
L'appuntamento per le cosiddette «Terme della mente» in ArtLab è rilanciato per il 2013, ma con l'impegno di alimentare la fucina di pensiero.

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