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Cultura, Pubblico e Privato Insieme

  • Pubblicato il: 27/04/2012 - 16:54
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Redazione

Il tema della cooperazione pubblico e privato è stringente per gli Enti pubblici sotto la morsa dei tagli delle erogazioni centrali. Abbiamo raggiunto Mario Caligiuri, assessore alla Cultura ed all’istruzione della Regione Calabria che, come Presidente e coordinatore della Commissione Cultura delle Regioni italiane su incarico della Conferenza delle Regioni e Province Autonome ha avviato una ricerca con «Civita» sul tema.
Il 30 novembre 2011 abbiamo istituito un Tavolo di lavoro denominato «Cultura, Pubblico e Privato Insieme», composto da rappresentanti delle imprese e degli Assessorati alla Cultura delle Regioni italiane per avviare una reale collaborazione. Ci siamo dati come obiettivo di redigere, entro giugno, un documento condiviso che sia flessibile e adattabile da parte delle diverse amministrazioni pubbliche. In questo modo proporremo delle linee guida per definire ambiti e procedure tali da rendere più agevole, efficace e produttiva la collaborazione tra pubblico e privato nella valorizzazione del patrimonio artistico e nella promozione di iniziative culturali.

Qual è la situazione delle risorse? 
In continua diminuzione. Lo scorso anno è stata condotta una importante battaglia per non avere un’ ulteriore contrazione dei fondi destinati alla cultura ed allo spettacolo in particolare.
Il punto tuttavia non è solo il valore assoluto delle risorse investite, ma il raffronto
tra l'esiguo peso della spesa destinato alla cultura rispetto a tutti gli altri settori: poco più dell'1% dell'intera spesa pubblica. In questo Paese la cultura non è ancora vista purtroppo come «industria» capace di generare economia.
Il tema non e' tanto la indubbia riduzione delle risorse pubbliche, quanto il loro
produttivo utilizzo.

A fronte di risorse pubbliche che si contraggono come si evolve la strategia dei territori?
Occorre concentrare le risorse e l'attenzione su pochi progetti strategici per crearesviluppo e attrarre risorse e investimenti. Questa azione va fatta necessariamente insieme tra istituzioni pubbliche e soggetti privati, in un'azione congiunta di marketing territoriale. In Calabria, ad esempio, sono stati avviati una serie di progetti, come il bando per l’arte contemporanea che prevedono l’attivazione di tali sinergie.

In modo crescente gli enti territoriali stanno costituendo fondazioni soprattutto partecipate, tra loro e con soggetti privati, per la gestione dei beni pubblici che spesso non danno gli esiti sperati. Quali le attese e le condizioni di successo?
In un momento in cui le risorse sono limitate - e lo saranno sempre di più nel futuro, se
non altro quelle pubbliche - le attese rispetto a tali forme di gestione sono tante. Ma perché
funzionino è necessario pensare non a modelli teorici, astratti e generici, ma calibrati caso per
caso.

Cosa può accadere nel Sud che, per ragioni storiche, non può contare su un apporto capillare delle Fondazioni di origine bancaria?
Il Sud e' finanziariamente più debole, ma e' altrettanto ricco di cultura delle altre zone del Paese. Appunto per questo, gli spazi della crescita economica attraverso la cultura sono, a mio giudizio, più ampi al Sud che al Nord. Infatti, proprio nel Mezzogiorno si puo' sperimentare un modello di sviluppo economico basato sulla cultura, che integri turismo e gastronomia, ambiente e beni culturali. C'e' davvero tanto da fare, tanto più che non dobbiamo inventarci nulla. Dobbiamo promuovere e valorizzare quello che abbiamo, rendere produttivi gli investimenti e ragionare in un'ottica di rete, creando collegamenti tra settori, aree geografiche ma sopratutto tra pubblico e privato. Insieme si vince senz'altro, poiché si risponde alla crisi con questa risposta politica di alto profilo.

Attendiamo i risultati del progetto con Civita.

MARIO CALIGIURI, professore all'Università della Calabria e a «La Sapienza» di Roma, è stato Sindaco di Soveria Mannelli ed attualmente è Assessore alla Cultura della Regione Calabria. In tale veste, presiede e coordina la Commissione Cultura della Conferenza delle Regioni. La Commissione svolge un ruolo istruttorio sui temi della cultura e dello spettacolo.

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