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Contaminare per Innovare: presentati a Milano i progetti del bando InnovaCultura

  • Pubblicato il: 15/03/2016 - 19:19
Autore/i: 
Rubrica: 
BANDI E CONCORSI
Articolo a cura di: 
Elena Lombardo

Sono stati presentati Venerdì 26 Febbraio e 3 Marzo 24 dei 37 progetti finanziati con 1 milione e 310 mila euro da InnovaCultura, il bando dedicato all’innovazione dell’offerta culturale lombarda promosso da Regione Lombardia, Camera di commercio di Milano, Camera di commercio di Monza e Brianza, Camera di commercio di Lecco, Unioncamere Lombardia e Fondazione Cariplo
 
 
Milano. Innovare per valorizzare e promuovere il patrimonio culturale, renderlo più accessibile, fruibile e interattivo. Il bando InnovaCultura, nasce da una consapevolezza: i progetti nati dall’incontro tra il mondo delle istituzioni culturali e quello delle imprese creative sono preziose occasioni di sperimentazione e innovazione.
E come per ogni buon esperimento, si è giunti al momento di analisi dei risultati con la precisa intenzione di raccogliere tutte le indicazioni possibili utili alla programmazione di azioni future e riflettere sui trend, i bisogni e le risposte messe in campo.
Al termine di due giorni di workshop formativi con i tutor di Make a Cube³ e 48 esperti del settore, amministratori pubblici, rappresentati delle istituzioni culturali Lombarde e imprenditori culturali e creativi hanno raccontato i loro progetti attraverso una “restituzione critica” che ha ripercorso le 5W evidenziando sinergie, punti di forza e criticità individuate.
Pur non entrando nel dettaglio di tutti e 24 progetti presentati, è certamente possibile identificare le parole chiave che l’hanno fatta da padrone: audience engagement e development, realtà aumentata, marketing territoriale e destagionalizzazione, piattaforme e app digitali, geolocalizzazione, contaminazione dei linguaggi e multimedialità.
Su queste linee, la Fondazione GAL Oltrepò Pavese ha sviluppato insieme a Jeco Guides una piattaforma da circa 20mila utenti che consente alle comunità locali di raccontare e valorizzare il proprio territorio senza intermediazione (contributo € 16.000,00).
Abbiamo la drammaturgia multimediale, nel progetto Perioaktoi.eu di HG80 e Smart-it (finanziato con € 59.761,60) che promuove la conoscenza e diffusione della digital performance, incontro tra spettacolo dal vivo e tecnologia che consente, tra le altre cose, il miglioramento della gestione della produzione e dei costi delle produzioni teatrali.
C’è la Fondazione MUBA che insieme ad Art Stories, una start up innovativa a vocazione sociale, ha ricevuto finanziamenti (€ 31.100,00) per la creazione di un’App per conoscere la storia della Rotonda della Besana e trasformare in giochi digitali le attività analogiche del museo. Un totale di 16.000 download 13.200 delle quali in Asia. Quando si dice espandere il proprio pubblico.
Il Comune di Piancogno (€ 40.000,00), nel Distretto Culturale della Val Camonica, insieme a SPAM concept ha creato un’App che coniuga arte, tecnologia e turismo, utilizzano la realtà aumentata per guidare i visitatori nella Valle dei Segni.
Ci sono le biblioteche, in particolare il progetto della rete bibliotecaria bresciana (€ 20.000,00) che ha sviluppato “The Library in your pocket” uno strumento che collega le biblioteche ai suoi lettori e ti ricorda i libri in prestito, le scadenze e quelli nuovamente a tua disposizione. Oltre a semplificare il (duro) lavoro del bibliotecario che con una semplice opzione potrà inviare a tutti i ritardatari una notifica di termine del prestito.
Anche quando si parla di archeologia, la tecnologica è nucleo centrale dei progetti vincitori: dal Museo archeologico di Piadena che con il suo progetto multimediale ci racconta un’archeologia per tutti e meno stereotipata, alla Fondazione Brescia Musei che con l’impresa Brixia Time Machine ha ricevuto finanziamenti (€ 36.800,00) per il progetto di valorizzazione del Parco archeologico di Brescia riaperto questo Maggio. Un percorso narrativo che attraverso ricostruzioni 3D e realtà aumentata racconta l’archeologia come frammento che ruota intorno a frammento, una visita fruibile in 25 minuti che non dimentica di ricordare che le proiezioni immersive che utilizziamo sono frutto di ricerche ed investimenti ventennali.
E poi il cinema, con la collaborazione del Milano Film Network e l’impresa creativa Movie Day per consentire una maggiore diffusione dei film indipendenti proiettati durante i festival milanesi grazie all’utilizzo di sale cinematografiche on demand.
Associazioni, musei, cooperative, imprese sociali e ancora archeologia, teatro, cinema e turismo: tutte esperienze legate da un filo conduttore, la forte componente di innovazione tecnologica e digitale. La domanda è inevitabile: si può fare oggi innovazione cultuale unicamente sviluppando App, piattaforme multimediali e realtà aumentata per la cultura? Ovviamente no.
Come auspica anche Benedetta Sevi, a capo della sezione patrimonio culturale e imprese culturali della Regione Lombardia, attraverso bandi come InnovaCultura, è importante riflettere su come ripensare ai linguaggi “antichi” e quali processi di innovazione analogica è importante portare avanti nel futuro. Ad aiutarci, proprio «questo speed dating tra istituzioni e imprese che consente una contaminazione tra linguaggi diversi stimolando l’innovazione. Un modello e un metodo necessario soprattutto per evitare che la scarsità di risorse economiche ci paralizzi».
 
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