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Bandi ORA e Open. Compagnia di San Paolo si fa in quattro per promuovere innovazione culturale

  • Pubblicato il: 16/03/2018 - 08:01
Rubrica: 
FONDAZIONI D'ORIGINE BANCARIA
Articolo a cura di: 
Giangavino Pazzola

A poche settimane dalla presentazione del piano annuale, Compagnia di San Paolo lancia i nuovi bandi per intercettare eccellenze attive nel panorama della produzione contemporanea e della partecipazione culturale nei territori di Liguria, Piemonte e Valle d’Aosta. L’Area Innovazione Culturale coordinerà la selezione e l’accompagnamento dei soggetti vincitori, lanciando una nuova sfida alle progettualità capaci di mostrare un approccio inedito nei campi della produzione culturale innovativa – da una parte – e dell’audience engagement and cultural inclusion – dall’altra. La grande novità consiste nello sdoppiamento di entrambi i bandi che, da questa annualità, andranno a supportare e valorizzare organizzazioni artistiche non-profit (ORA), proposte individuali di creativi under 30 (ORA), comunità di pratiche (Open Lab) e reti di operatori (Open Community). Le risorse a disposizione superano il milione di euro per quanto riguarda il bando ORA, mentre 650.000 euro sono allocati sulla doppia progettualità del Open 2018. Scadenze differenti per bandi diversi: le candidature per Open Lab scadranno il 30 aprile, mentre quelle per Ora X hanno la data dell’otto maggio. Più lunga il termine per gli altri due bandi con Open Community che riceverà proposte sino al 31 maggio, mentre ORA sino al 18 luglio. Ne abbiamo parlato con Matteo Bagnasco, responsabile dell’Area Innovazione Culturale, focalizzando la conversazione su esigenze, obiettivi e dotazioni dei bandi.


«Nell'ambito del settore dell'innovazione culturale, Compagnia di San Paolo Compagnia di San Paolo sta lavorando in modo estremamente strutturato sullo sviluppo della domanda culturale. […] Si lavora principalmente su sei obiettivi: sperimentare modalità di intervento, diffondere e rendere realizzabili approcci orientati all'audience, formare nuovi operatori del settore, creare comunità di pratica, valutare l'impatto dei progetti promossi e sviluppare una dimensione internazionale». Nei giorni scorsi, il Presidente di Compagnia di San Paolo, Francesco Profumo, dava il via così a una lunga intervista nella quale racconta le motivazioni e gli obiettivi del Bando Open 2018 in relazione all’approccio di audience engagement nelle proposte culturali orientate alla coesione sociale. O meglio, dei bandi Open – considerato che da quest’anno ci saranno due percorsi distinti: Open Lab – orientato a definire nuove condizioni di accesso alla cultura – e Open Community – finalizzato a definire comunità e creare nuovi professionisti.
D’altra parte, lo stesso giorno è stato pubblicato anche il bando ORA!, o meglio i bandi ORA! – poiché anche questa progettualità prevede, nella nuova annualità, uno sdoppiamento in due percorsi. Il primo - ORA! Produzioni di cultura contemporanea - è dedicato a soggetti strutturati afferenti al terzo settore provenienti da tutta Italia, ma che siano capaci di realizzare la propria produzione culturale nei territori di competenza della fondazione. Il secondo - ORA!X Strade per creativi under 30 – è il primo bando dedicato dalla Compagnia di San Paolo a persone fisiche, nate dal 1988 in avanti, per stimolare la nascita di nuove produzioni culturali basate sul contributo conoscitivo dei più giovani, sostenendone inoltre la formazione di creativi di talento per allargare la base di quell’ecologia creativa che potrebbe far ripartire il paese. Un progetto che nasce da una carenza evidenziata dalla ricerca sviluppata durante la scorsa edizione del bando: nella maggior parte dei soggetti candidati, l’età media dei team attivi era al di sopra dei 35 anni e quella degli artisti coinvolti la soglia si alzava sino ai 41 anni. Di questo e tanto altro abbiamo discusso con Matteo Bagnasco, head dell’Area Innovazione Culturale, evidenziando necessità, obbiettivi e strategie delle call, in un quadro comparativo capace di rimarcare analogie e differenze.
 
Potrebbe raccontarci la motivazione della "divisione" in due percorsi distinti di ogni singolo bando?
I bandi che abbiamo da poco lanciato rappresentano in un certo senso un momento di riflessione su quanto è stato fatto e su come intende andare avanti la Compagnia di San Paolo in tema di innovazione culturale. ORA! e Open in questi tre anni hanno rappresentato i due principali assi di intervento in questo senso, il primo dedicato al sostegno alla produzione culturale contemporanea più d’avanguardia e innovativa, il secondo invece orientato all’obiettivo di sperimentare nuovi modelli di rapporto con il pubblico, per favorire partecipazione attiva e inclusione culturale. I risultati sin qui ottenuti, il monitoraggio dei progetti e alcune azioni specifiche di ricerca e valutazione hanno fornito diversi spunti per riprogettare delle edizioni più evolute dei bandi, che tenessero conto dell’esperienza fatta ma che fossero in grado di rilanciare ulteriormente i temi e le sfide connesse, alzando in qualche modo l’asticella.
 
Quali sono le novità e le conferme nell'impostazione dei bandi attuali rispetto a quelli delle scorse edizioni?
La prima cosa che naturalmente salta agli occhi è che entrambi i bandi si sono in qualche modo sdoppiati. La nuova edizione di ORA!, che vuole confermarsi come luogo in cui selezionare la migliore creatività italiana cui abbiamo aggiunto quest’anno una particolare attenzione alla dimensione internazionale, è affiancata da una nuova linea di intervento, ORA!X, dedicata a creativi under 30. L’esigenza nasce proprio da una ricerca sulla platea dei partecipanti al primo bando ORA! dove la presenza di giovani si era rivelata molto meno significativa rispetto alle attese. Da qui l’idea di dedicare un bando specifico con modalità più elastiche e un forte programma di accompagnamento.
Anche Open si è sdoppiato. Se da un lato, attraverso Open LAB siamo ancora interessati a stimolare o intercettare nuovi modelli di coinvolgimento attivo del pubblico della cultura da sperimentare, con Open COMMUNITY vogliamo tentare di fare un salto di scala, con progetti di rete a forte impatto, dove quello che cerchiamo in particolare è la loro capacità di attuare un cambiamento - territoriale o di settore - duraturo e sostenibile, rendendo le comunità protagoniste poi autonome nel portare avanti quel processo di Audience Engagement attivato.
 
Potrebbe descriverci le modalità e i criteri di selezione, indicando il numero e la tipologia di progetti supportati?
Come dicevo prima, i nuovi bandi rappresentano un’evoluzione delle esperienze precedenti e dunque anche modalità e criteri si sono fatti più specifici e articolati, per cui rimando ai testi dei singoli bandi per un’analisi del dettaglio. Mi limito a sottolineare alcuni punti che rappresentano elementi forse più nuovi. Il nuovo bando ORA!X è rivolto (caso non frequente per le fondazioni) a persone fisiche. Si cercano artisti ma anche giovani professionisti della progettazione e del management culturale che vogliano lavorare a un progetto di produzione culturale, partendo da un’idea creativa, sviluppandone le diverse fasi progettuali. Le migliori proposte, presentate da persone nate dal 1988 in avanti, saranno accompagnate in un percorso che le svilupperà in vere produzioni culturali, grazie anche all’interazione tra artisti e progettisti e al supporto di mentor, che a questo punto saranno poi formalizzate con enti o associazioni di supporto.
Un secondo elemento di particolare novità riguarda Open COMMUNITY, dove ricerchiamo progetti di rete con ampie partnership. L’analisi dei progetti di audience development sostenuti ha mostrato come la loro efficacia sia maggiore se ad attivare le comunità è un professionista dell’AD, esterno a quell’insieme. Per questo la rete che intende proporre un progetto dovrà prevedere un project manager esterno che ricoprirà un ruolo essenziale all’interno di tutto il ciclo del progetto: dovrà impostare il piano complessivo accompagnando le comunità coinvolte e formandole per poter proseguire il processo a progetto terminato.
 
Potrebbe parlarci della dotazione economica di ogni misura e la tipologia di supporto che verrà offerta ai vincitori? Quali sono inoltre le finalità?
ORA! e ORA!X avranno una dotazione rispettivamente di 800.000 e 250.000 Euro, immaginandoci di sostenere circa una decina di progetti per ciascuno; è previsto infatti un massimale di 80.000 Euro per il primo e di 30.000 per il secondo. Come dicevo prima, ORA!X prevede un articolato percorso di vero e proprio empowerment, con momenti di formazione e di sviluppo della proposta da idea a produzione culturale. Nel bando sono già segnate le diverse tappe di questo percorso fino all’autunno. I bandi Open invece hanno una dotazione complessiva di 650.000 Euro, dove ci immaginiamo di sostenere fino a 5 progetti per Open COMMUNITY (dove si può richiedere fino a 100.000 Euro) e altrettanti nuovi progetti nella bando Open LAB (dove il massimale è 30.000) che arricchirebbero così il panorama degli oltre 40 modelli di audience engagement sperimentati nelle scorse edizioni di Open e che dopo la loro verifica diventano il portfolio progettuale a nostra disposizione per lavorare con le altre istituzioni culturali. In questo caso è previsto per un massimo di 10 progetti selezionati in una prima fase un percorso di perfezionamento del progetto. La promozione del bando ma anche l’accompagnamento dei progetti selezionati saranno poi l’occasione di promuovere dibattito e sensibilizzazione sul tema insieme ai diversi stakeholder dei territori.
 
 
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