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AL VIA IL FESTIVAL DELLA CRESCITA 2016

  • Pubblicato il: 14/03/2016 - 19:02
Rubrica: 
NOTIZIE
Articolo a cura di: 
Gabriele Caramellino

Per la sua seconda edizione, il festival dedicato alla crescita felice, ideato dal sociologo Francesco Morace, si espande sul territorio italiano, ampliando temi e attori coinvolti

 
Per uscire dalla crisi, bisogna tornare a crescere. Ma come?
In Italia, lo stato dell’arte dell’economia mostra un Paese che si trova ad affrontare una situazione ancora delicata: secondo dati Istat diffusi a marzo 2016, nel primo trimestre 2016 il PIL italiano è cresciuto dello 0,1 per cento, e per l’intero anno 2016 si prospetta una crescita dello 0,4 per cento. Ancora in base a dati Istat, nel mese di gennaio 2016 gli occupati sono aumentati dello 0,3 per cento, con una crescita delle assunzioni a tempo indeterminato che si attesta a + 99 mila unità, e al contempo si registra un calo dei dipendenti a tempo determinato pari a -28 mila occupati, con un livello di disoccupazione a quota 11,5 per cento.
 
Questi dati nazionali, però, devono essere rapportati alla disomogeneità dei livelli occupazionali nelle diverse aree del Paese: secondo il Rapporto 2015 di Svimez-Associazione per lo Sviluppo dell’Industria nel Mezzogiorno (presentato il 27 ottobre 2015 alla Camera dei Deputati), nel 2014 il tasso di disoccupazione dei giovani italiani under 24 è arrivato al 43 per cento, con un dato del 56 per cento nel Mezzogiorno e del 35 per cento nel Centro-Nord. Quasi raddoppiati, rispetto al 2008, anche i tassi di disoccupazione dei giovani under 34 (31,2 per cento al Sud, 12,9 per cento al Centro-Nord). A essere maggiormente colpiti, i diplomati, che registrano nel 2014 un tasso di occupazione del 38,3 per cento rispetto al 52,9 per cento dei laureati italiani. Al Sud va ancora peggio: il tasso di occupazione dei diplomati è del 24,7 per cento, quello dei laureati del 31,9 per cento. Tuttavia, inizia a intravedersi qualche spiraglio di ripresa: ancora secondo il Rapporto Svimez 2015, tra la fine del 2014 e i primi due trimestri del 2015 sembra essersi determinata una decisa inversione di tendenza sul mercato del lavoro, che riguarda anche il Mezzogiorno. Con il secondo trimestre del 2015 la crescita tendenziale dell’occupazione prosegue per il quinto trimestre consecutivo. Rispetto al secondo trimestre del 2014, gli occupati crescono al Sud di 120 mila unità (+2,1 per cento) e di 60 mila unità nel Centro-Nord (+0,4 per cento). La ripresa riguarda tutte le regioni tranne la Calabria, e interessa essenzialmente i settori agricolo e terziario.
Persiste, inoltre, il gap salariale tra uomini e donne: secondo il Gender Gap Report 2016, a parità di mansioni, in Italia le donne guadagnano in media il 10,9 per cento in meno degli uomini: una differenza che vale 3.620 euro all’anno (29.985 euro lordi di retribuzione media annua per un uomo in Italia a fronte di 26.725 euro lordi di retribuzione media annua per una donna in Italia).
 
Per stimolare la conoscenza su come e su quanto si possa riprendere il cammino della crescita anche in Italia, il sociologo Francesco Morace e il suo team del Future Concept Lab (l’istituto internazionale di ricerca sui consumi e sui trends di mercato fondato da Morace nel 1989, che ad oggi ha sedi a Milano e a San Paolo del Brasile, www.futureconceptlab.com) hanno organizzato il Festival della Crescita (www.festivalcrescita.it), che ha debuttato a Milano ad ottobre 2015.
E quest’anno, il festival diventa itinerante sul territorio italiano, con tappe a Roma (17 – 19 marzo, presso l’acceleratore di startups Luiss EnLabs), Bologna (28 – 29 aprile), Torino (28 maggio), Lucca (9 – 10 giugno), Siracusa (1 – 2 luglio), Civitanova Marche (22 – 23 luglio), Firenze (8 – 10 settembre), Bari (16 – 17 settembre), Venezia (22 – 24 settembre), Brescia (1 ottobre), Milano (13 – 16 ottobre). In ogni città, gli eventi si svolgeranno in collaborazione con partners come enti pubblici, aziende, organismi del Terzo Settore, attori locali. Nel caso della tappa romana, ad esempio, hanno contribuito alla realizzazione del festival, tra gli altri, le aziende Wind, Conad, Illy, Mercure Hotels, con la media parternship di Rai-Radio 3 e Linkiesta.
 
Spiega l’ideatore e curatore del festival, Francesco Morace: «Il Festival affronta e dipana il tema della crescita, con riferimento soprattutto alle aree dell’educare, del coltivare, dell’inventare, dell’investire, dell’intraprendere, del comunicare. Il festival ha costruito e continua a costruire una comunità di Ambasciatori della crescita - attualmente più di centocinquanta - che vengono coinvolti nella costruzione di ogni singola edizione. In ciascuna città saranno sviluppati temi specifici. Ad esempio, nella prima tappa del 2016, a Roma, ragioneremo su economia, politica, pensiero femminile, performances creative, turismo e futuro dell’Italia nel mondo».
Il percorso del festival è stato presentato il 3 marzo 2016 alla Triennale di Milano. Prosegue Morace: «Dopo la prima edizione, abbiamo capito che il tema della crescita, e in particolare della crescita felice, non poteva esaurirsi all’interno di un appuntamento annuale. Ascoltando chi ha partecipato al Festival come Ambasciatore o come ascoltatore attivo, ci è venuta l’idea di trasformare il progetto in un vero e proprio viaggio, per raccontare la crescita e raccogliere suggestioni, domande e problematiche sul territorio. L’obiettivo sarà quello di raccogliere la sfida della crescita seminando educazione e raccogliendo innovazione. Creativi, imprenditori, giornalisti, docenti e studenti potranno confrontarsi al di là delle consuete logiche accademiche e mediatiche. Tutto verrà documentato, e i materiali prodotti serviranno a diffondere il progetto in tutta Italia».
Fra le tappe di quest’anno del Festival, c’è anche Firenze (8 – 10 settembre 2016), dove vive e lavora Felice Limosani, artista multidisciplinare attento ai temi della crescita. «Un buon creativo deve saper condensare il passato con un linguaggio attuale. Senza dubbio – spiega Limosaniil territorio di Firenze esprime una crescita di natura estetica, d’altra parte questa città ha iniziato prima di altri territori un percorso dedicato alla bellezza e allo stile, e dunque ha una sensibilità più spiccata nel guardare avanti. Ad esempio, la moda è particolarmente sviluppata in questo territorio, e questo fatto significa ricerca e filiere produttive. Firenze può essere vista anche come un laboratorio dove si stanno riattivando mestieri manifatturieri collegati, ad esempio, alla ceramica, all’oro, alle pelli. E questi mestieri, grazie anche all’azione di alcune realtà formative come il PoliModa, sono uno sbocco lavorativo importante per giovani in cerca di occupazione e che desiderino esprimere il proprio talento».
Il lavoro è uno dei temi più caldi nell’Italia di questi anni, e cosa significa parlare di crescita in questi anni così difficili per l’Italia? «Dalle ricerche che con il Future Concept Lab portiamo avanti da 27 anni – spiega Morace – emerge sempre più chiara una indicazione: questo è il momento storico giusto, dopo un lungo periodo di incubazione, per alimentare nuovi paradigmi di crescita legati alla sostenibilità, alla condivisione, alla tempestività, all’unicità dei territori e delle persone. Al centro di tutto rimane il tocco umano e la capacità molto italiana di entrare in risonanza con il mondo, alimentando una idea felice di qualità della vita». Cosa c’è nel futuro di questa iniziativa? «Il festival è gratuito, intergenerazionale, multidisciplinare. Al progetto della Crescita Felice tutti possono dare un contributo: un individuo o un’azienda, una comunità o un’istituzione. Dal Festival – conclude Morace – mi aspetto la creazione di una comunità coesa e vitale, che condivida poche e semplici regole di ingaggio per poi vivere una esperienza entusiasmante di crescita personale e professionale».
 
 

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