In 50mila per Artissima
Torino. In crescita rispetto alle edizioni precedenti, Artissima 19 si è chiusa superando la soglia dei 50mila visitatori in 4 giorni (il primo, l'8 novembre, riservato agli addetti ai lavori). Diretta per il primo anno da Sarah Cosulich Canarutto Artissima ha coinvolto un ampio pubblico di collezionisti italiani e internazionali, estendendo la presenza in fiera di potenziali acquirenti provenienti daTurchia, Brasile, Arabia Saudita. Erano 172 le gallerie (53 italiane e 119 straniere) presenti all'Oval del Lingotto nelle quattro tradizionali sezioni (Main Section, New Entries, Present Future e Back to the Future) con un'offerta di opere di circa 900 artisti dagli anni Sessanta a oggi.
Molto pubblico (l'ultima sera le lunghe code hanno indotto a posticipare di un'ora la chiusura) e molti bollini rossi negli stand, segno di vendite vivaci.
Sul fronte istituzionale, ventiquattro opere, per una spesa che supera i 600mila euro, le ha acquistate la Fondazione Crt per l'Arte Moderna e Contemporanea: saranno in deposito permanente alla Galleria d'arte moderna di Torino (Jim Lambie, «Metal box (ocean colour scene)», 2012, Galleria Franco Noero; Avish Khebrehzadeh, «He ridiculed, He mocked, He transformed», 2012, Galleria Sprovieri; Marina Abramovic, «The communicator», Galleria Lia Rumma; Sissi, «La cena lievitata», 2012, Galleria Pantaleone; quattro «Senza titolo», 2012, di Francesco Barocco, Galleria Norma Mangione; andranno alla Videoteca della Gam: Franco Vaccari, «Esposizione in tempo reale n. 6 – Il mendicante elettronico», Galleria P420; Niamh O’ Malley, «Quarry», 2011, Galleria Green on Red; Driant Zeneli, «Those who tried to put the rainbow back in the sky», 2012, Galleria Prometeo; Nira Pereg, «Abraham Abraham», 2012, Galleria Braverman; Pauline Boudry e Renate Lorenz, «Toxic», 2012, Galleria Ellen De Bruijne; Jacopo Miliani, «Knowledge is good», 2012, Galleria Frutta) e al Castello di Rivoli(Marinella Senatore, «Rosas», 2011, Galleria Umberto Di Marino; Maria Jose Arjona, «All the others in me», 2012, Galleria Voice; Meris Angioletti, «Danza Macabra», 2012, Galleria Schleicher/Lange; Daniel Steegman, «16 mm», 2008-11, Galleria Mendes Wood; Teresa Margolles, «Trapanations (sounds of the morgue)», 2003, Galleria Peter Kilchmann; Mircea Cantor, «Sic transit gloria mundi», 2011, Galleria Magazzino; Ibrahim Abumsmar, «Cutting Edge», 2012, Galleria Athr e il «Canone aureo» in tre parti di Giorgio Griffa, 2012, Galleria Casey Kaplan).
Anche il costituendo Museo Ettore Fico di Torino per la sua collezione ha acquisito in fiera quattro opere (due di Regina José Galindo, Prometeogallery, Milano, le restanti di Alis Filiol, Galleria Pinksummer, Genova, e Hubert Duprat, Caterina Tognon Arte Contemporanea, Venezia).
Sul versante dei premi, presenze fisse ad Artissima da diverse edizioni, il Premio Guido Carbone New Entries 2012 (5mila euro) è stato assegnato alla galleria estone Temnikova & Kasela di Tallinn che presentava i lavori degli artisti Dénes Farkas e Mikko Hintz.
L'inedito terzetto composto da Vanessa Safavi (Svizzera - Galleria Chert, Berlino), Santo Tolone (Italia - galleria Limoncello, Londra) e Naufús Ramírez-Figueroa (Guatemala - galleria Proyectos Ultravioleta, Città del Guatemala) si è invece aggiudicato il premio Illy Present Future 2012, per la prima volta assegnato il forma multipla dalla giuria composta da Beatrice Merz, Beatrix Ruf, Andrew Berardini e Gregor Muir. I premiati, nel novembre 2013, saranno i protagonisti di una mostra a tre ospitata e curata dal Castello di Rivoli.
da Il Giornale dell?Arte, edizione online, 11 novembre 2012