40 milioni da Prada, 6 da Benetton
Venezia. Come da programma, la Municipalità ha accettato, entro la scadenza prevista (31 dicembre 2011), i 40 milioni offerti dalla Maison Prada per l’acquisto di Ca’ Corner della Regina, progettata da Domenico Rossi nel 1724-28 sul Canal Grande (nella foto). L’autorizzazione per l’alienazione del bene da parte della Direzione regionale per i beni e le attività culturali, preceduta da un primo diniego, è arrivata dopo che il Comune ha accolto il riesame delle destinazioni d’uso secondo le indicazioni di Soprintendenza ai beni architettonici e Direzione regionale.
Il palazzo, già sede della Fondazione omonima della griffe milanese che secondo precedenti accordi avrebbe dovuto affittarlo per sei anni, sarà oggetto di successivi interventi di recupero (oggi ultimati sino al primo piano nobile) sotto la direzione di Romeo Scarpa e Roberto Rigon (divisione Engineering della Fondazione) per un investimento complessivo di 15 milioni. Secondo quanto recentemente sottoscritto è prevista una possibile destinazione residenziale per primo, secondo mezzanino, terzo piano e sottotetto. Il piano terra, il primo piano nobile e il secondo piano nobile dovranno invece rimanere a uso culturale pubblico e potranno includere spazi commerciali funzionali all’attività espositiva.
tre anni fa da Poste Italiane alla società immobiliare del gruppo Benetton Edizione Property per oltre 50 milioni.
Sino a oggi, dopo diverse polemiche anche per il progetto di trasformazione in centro commerciale dello studio olandese Oma di Rem Koolhaas, con inserimento di vasta terrazza panoramica alla sommità e scale mobili interne, la situazione era rimasta in una sorta d’impasse anche perché il Comune voleva garantire la fruizione pubblica di una parte degli spazi. Ora la corte interna e alcuni vani attigui al piano terreno rimarranno a uso pubblico, mentre la Municipalità ha
ottenuto 6 milioni d’indennizzo per la concessione della variante a uso commerciale degli spazi. Intanto Benetton detta tempi e condizioni per l’avvio dei lavori: 12 mesi per portare a termine gli adempimenti amministrativi o il Comune dovrà restituire i 6 milioni ottenuti ma Soprintendenza e Direzione regionale, che dovranno esprimersi sul progetto griffato Oma, non hanno ancora ricevuto alcuna presentazione ufficiale dell’elaborato.
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da Il Giornale dell'Architettura numero 102, febbraio 2012, pag. 7