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“La (quasi) impresa. Manuale d’uso per operatori culturali”

  • Pubblicato il: 15/12/2017 - 00:00
Rubrica: 
CONSIGLI DI LETTURA
Articolo a cura di: 
Federico Miniotti

In  libreria, edito dal Gruppo 24 Ore, un vademecum  curato da Hangar, il progetto varato dalla Regione Piemonte, sull’impresa culturale;  descrive le trasformazioni in atto nel settore, accanto a spunti e riflessioni utili per coloro che desiderano o hanno già scelto di fare della cultura il proprio lavoro. Il volume è esito del percorso Re-inventare il futuro, nato nel 2014 per favorire lo sviluppo del comparto culturale. A innovare sono soprattutto i giovani e le donne. 
 

Oltre 1,5 milioni di occupati e un giro d’affari di quasi 90 miliardi di euro, in crescita nel 2016, che rappresenta il 6% del PIL nazionale, a cui si aggiunge un effetto moltiplicatore capace per ogni euro di attivarne altri due sull’indotto (1,78 per l’esattezza), con una ricaduta economica complessiva di circa 250 miliardi di euro, cioè il 16,7% dell’intero Prodotto interno lordo.
 
È questa la macro fotografia del Sistema culturale e creativo in Italia (dati Symbola-Unioncamere 2017). Numeri importanti, che non bastano però a riassumere un universo produttivo variegato e complesso, che vede come attori principali privati, istituzioni pubbliche e mondo non profit. È in corso, infatti, un processo di innovazione e trasformazione, a partire proprio dai suoi nuclei originali e fondanti: i beni culturali e le performing arts
Una evoluzione che, nei prossimi anni, può rendere il comparto un forte traino economico per il Paese. A una condizione: liberarsi dalle catene di sussidiarietà e assistenzialismo e acquisire spirito e approccio imprenditoriale
 
A dare un supporto in questa direzione, arriva in libreria “La (quasi) Impresa. Manuale d’uso per operatori culturali”. Un vademecum che descrive le trasformazioni in atto nel settore, accanto a spunti e riflessioni utili per coloro che desiderano o hanno già scelto di fare della cultura il proprio lavoro. La pubblicazione, edita dal Gruppo 24 Ore, è curata da Hangar. Re-inventare il futuro, programma di attività dedicato allo sviluppo del comparto culturale, nato nel 2014 in Piemonte e diventato una case history a livello nazionale.
 
«La crisi economica sta facendo emergere la cultura come un importante grande tessuto connettivo che unisce e dà identità alle comunità - spiega Antonella Parigi, ideatrice di Hangar e assessore alla Cultura e al Turismo della Regione Piemonte - Ci sono luoghi, soprattutto nelle province, in cui negozi, macellai e panettieri chiudono, ma dove reggono le biblioteche e le piccole associazioni, e altri in cui la cultura ha saputo essere un forte motore di sviluppo, coinvolgendo anche ambiti diversi, dal turismo all'artigianato. È il segno della potenzialità enorme di un settore che adesso deve trasformarsi. Significa evolversi da soggetto sussidiario a vera e propria impresa culturale, competitiva sul mercato e in grado di reggersi sulle proprie gambe».
 
La chiave è sviluppare competenze che non sono ancora di tutto il sistema, ma rappresentano l’unica strada per il rinnovamento e la crescita. 
Da una parte, infatti, esistono le grandi “industrie” creative e culturali, di cui fanno parte architettura, comunicazione e design, accanto a cinema, radio, tv, musica, stampa, editoria e videogiochi. Rappresentano la parte profit e anche quella più imprenditoriale.
Dall’altra si colloca la “quasi impresa”: un vasto panorama di realtà, essenzialmente pubbliche e non profit, principalmente legate alla gestione e fruizione del patrimonio storico-artistico e alla  produzione di performing arts, spettacoli dal vivo e arti visive. È la parte economicamente più debole del sistema (poco più di 10 miliardi di euro, rispetto ai 90 totali) e priva di approccio imprenditoriale, ma anche quella con maggiore potenziale di crescita. 
 
«Parliamo di “quasi” impresa perché si sta facendo strada un nuovo modello, a metà fra il profit e il non profit - spiega Giovanni Campagnoli, esperto di project management di Hangar - Il problema è la sua sostenibilità, perché esiste ancora una quota consistente di volontariato che ne rappresenta sia il limite sia la forza. È un sistema che nasce dal “di dentro”: c’è una passione in chi lavora in questo settore che non ha eguali e può rappresentare una risorsa straordinaria per l’economia italiana. Un tempo per accedere al sistema sembrava non ci fosse altra via che il concorso pubblico, oggi invece la quasi impresa dice che si può trasformare una passione in un lavoro. Farlo con successo, però, significa farlo in modo imprenditoriale».
 
Protagonisti della trasformazione sono soprattutto giovani molto qualificati e le donne: sono loro i principali innovatori, dando vita a interessanti start up culturali grazie a creatività, passione e capacità progettuale. In particolare la presenza femminile, in un settore affidato spesso a una gestione dei conti poco strutturata, viene percepita dal sistema bancario come garanzia di maggiore affidabilità e un valore aggiunto per l’accesso al microcredito. 
 
A tracciare all’interno del manuale la mappa d’azione per formare gli operatori è la squadra dei professionisti di Hangar, un team di esperti che dal 2014 ad oggi ha affiancato e supportato centinaia di realtà. Sette in particolare gli ambiti del sapere aziendale da imparare a conoscere e applicare al comparto culturale: project management, comunicazione strategica, consulenza aziendale, fundraising, audience development, strategie di innovazione e marketing territoriale.
Il kit di competenze indispensabili per trasformare la “quasi” impresa in una “signora” impresa.
 

Cosa è Hangar
È un progetto nato nell’ottobre 2014, voluto dall’Assessorato alla Cultura e Turismo della Regione Piemonte e coordinato dalla Fondazione Piemonte dal Vivo. Si rivolge a chiunque voglia sviluppare le proprie competenze e capacità manageriali in ambito culturale, dai liberi professionisti alle istituzioni, associazioni, enti no profit. 
La piattaforma è declinata su quattro assi di intervento:
Hangar Lab, laboratori, lezioni, seminari, workshop diffusi sul territorio
Hangar Point, affiancamento personalizzato con un team di esperti in sette aree strategiche
Hangar Creatività, servizio di scouting di artisti e creativi attraverso “borse progetto”
Hangar Book, attività di consulenza per la piccola editoria indipendente
 
 
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