Italia Non Profit - Ti guida nel Terzo Settore

«ALL». Le prime iniziative del progetto Allemandi Giovani

  • Pubblicato il: 22/11/2011 - 14:35
Autore/i: 
Rubrica: 
NOTIZIE
Articolo a cura di: 
Redazione

Torino. La rivoluzione tecnologica sta imprimendo una rapida evoluzione al mondo dell’informazione.
Nello scenario che si profila, la stampa cartacea avrà ancora un ruolo? «Il Giornale dell’Arte» ha avviato una campagna di ascolto dei giovani che hanno scelto di formarsi nel settore culturale: l’obiettivo è conoscere i propri lettori del futuro, le loro abitudini di lettura, i loro bisogni d’informazione specifica e di conoscenza del mondo del lavoro in cui hanno deciso di costruire il proprio progetto di vita professionale.
«Il Giornale dell’Arte» ha quindi svolto una ricerca qualitativa sull’informazione culturale, attraverso focus group socio-semantici nei quali ha coinvolto docenti, studenti universitari e neolaureati di facoltà umanistiche, di economia e gestione della cultura, politecnici e architettura, accademie di belle arti in diverse regioni del Paese.
Secondo i dati più recenti elaborati dal Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca sono oltre 200mila i giovani che stanno immaginando il proprio progetto professionale, a diverso titolo, nellacultura, percependola, nonostante la crisi, come un fattore d’identità competitiva e di sviluppo economico e sociale sostenibile.

L’indagine dall’università si è estesa ai licei, considerando le tensioni generate dal riordino Gelmini che ha ridimensionato vistosamente l’insegnamento della storia dell’arte nei licei,eliminandola dagli istituti tecnici ed escludendo l’arte dalla certificazione delle competenze della scuola dell’obbligo. Un intervento in controtendenza rispetto ad altri Paesi europei come la Francia, ove il ministro Mitterrand ha introdotto l’insegnamento in tutte le scuole di ogni ordine e grado, per stimolare la «capacità di visione».
Dalla ricerca emerge che l’informazione culturale attraverso la lettura di un giornale specializzato autorevole contribuisce ad accrescere nei giovani la conoscenza di un sistema in forte movimento e quindi favorisce l’elaborazione della visione del proprio futuro: l’informazione può diventare parte integrante dei processi formativi.
«ALL» Allemandi giovani è un progetto pilota che crea una maggiore relazione tra gli studenti, il mondo dell’informazione specializzata e il mercato del lavoro, indirizzando le future generazioni di professionisti nel settore artistico e culturale.

Che cosa mette in evidenza la ricerca di «Il Giornale dell’Arte»
La ricerca è stata condotta in due fasi: una prima esplorazione attraverso un confronto con i docenti e gli operatori del settore e una seconda fase di ascolto in profondità degli studenti, attraverso focus group socio-semantici.
Si è così appurato che durante il percorso universitario la stampa specializzata non è parte strutturale del percorso formativo in aula e fuori aula.
I docenti rilevano una bassa proattività degli studenti nell’accedere autonomamente e in modo strutturato alle fonti d’informazione che permetterebbero loro di completare la preparazione accademica con l’approfondimento sul mondo del lavoro, integrando la teoria con la conoscenza empirica delle dinamiche del sistema.
In via generale, gli studenti sono strettamente concentrati al presente curriculare.
Il mercato del lavoro registra un’alta offerta di giovani laureandi e neolaureati con voti eccellenti e caratterizzati da un’altissima motivazione a effettuare tirocini sul campo, ma dalle prime esperienze di stage emerge una scarsa conoscenza del sistema dell’arte, un forte disallineamento tra la preparazione dei soggetti e le competenze richieste dal mercato.
La conoscenza del mondo del lavoro, dei suoi attori e delle sue dinamiche, ottenibile attraverso un processo di costante informazione, è dunque uno dei principali strumenti degli studenti, se non il principale, per definire il proprio progetto professionale e per individuare il percorso per realizzarlo.
Dall’ascolto degli studenti sono emerse tre aree di discussione fondamentali:

1) I giovani si informano e scambiano contenuti prevalentemente attraverso il web e i social network sono l’ambiente privilegiato di confronto: comunicano, producono e scambiano contenuti con un’altissima frequenza e una straordinaria velocità. I blog e i social network sono i luoghi in cui ci si informa, ci si diverte, in cui si intrattengono le relazioni sociali, con una relazione prevalentemente tra pari: «I giovani comunicano con i giovani» su temi condivisi. Tuttavia lamentano scarsa attenzione alle loro esigenze nella stampa specializzata (temi relativi al mondo del lavoro, stage e concorsi, confronti con professionisti) e difficoltà a far accogliere la loro voce.

2) Il valore dell’informazione su carta: studenti universitari e neo laureati riconoscono nella lettura di giornali di settore, un valore per approfondire la propria preparazione culturale.Emerge tuttavia chiaramente la tendenza a informarsi mediante una personale fondamentale mappa di fonti virtuali, pur considerando caotico questo mondo in rapido sviluppo non certificato e poco approfondito: «La democraticità del sistema abbatte la qualità dei messaggi e porta un rischio di qualunquismo». Se l’era digitale in cui viviamo ha moltiplicato i centri virtuali del sapere, la pubblicazione a stampa detiene ancora il primato nell’organizzazione sistematica dei contenuti, il loro approfondimento ed elaborazione, che il web, cruciale nelle attività relazionali e nell’aggiornamento, ancora non ha raggiunto. La stampa cartacea, che conserva il primato dell’autorevolezza per la qualità dei contenuti, viene considerata uno strumento complementare al canale digitale.
Ciononostante gli studenti presentano resistenze all’utilizzo dei canali di distribuzione tradizionali come le edicole, e rispondono positivamente al cartaceo quando lo trovano disponibile gratuitamente nelle biblioteche universitarie. Allo stesso modo, consumano facilmente la free press, che presenta contenuti di nicchia, ma percepiscono che non assolve a un compito formativo trasversale di più alto livello e sistemico. Strategico è il ruolo dei docenti: la maggioranza degli studenti adotta l’informazione specializzata solo quando è il docente a suggerirlo.

3) L’informazione specializzata e il mercato del lavoro. Il ricorso alla stampa specializzata cresce man mano che il percorso accademico lascia il posto a quello professionale (durante gli stage), come canale di autoformazione, utile a comprendere il mondo del lavoro.

Articoli collegati:
«Il Giornale dell’Arte» è un integratore perfetto del Piano Formativo (e un rimedio alle limitazioni della riforma Gelmini») <http://ilgiornaledellarte.com/articoli/2011/11/110906.html>

Le prime iniziative di «Il Giornale dell’Arte» dopo la ricerca <http://ilgiornaledellarte.com/articoli/2011/11/110905.html

© Riproduzione riservata

da Il Giornale dell'arte, edizione on line, 19 novembre 2011