Design for Arts and Cultural Innovation
È partita la prima edizione del master di secondo livello in Design for Arts and Cultural Innovation proposto per la prima volta in Italia dal Politecnico di Torino. Obiettivo: formare mediatori culturali da inserire nel mercato del lavoro, tra il mondo dell'architettura, il sistema arte e il grande pubblico. E se il mercato o il panorama culturale torinese non sembrano più vivere un periodo fertile come quello del passato recente, una delle principali istituzioni formative d’Europa lavora verso un rinnovamento della didattica per forgiare i futuri professionisti delle idee. Una chiacchierata con Pier Paolo Peruccio – docente di Design e coordinatore del Master – e Gail Cochrane, Visual Arts Supervisor ci permette di approfondire i contenuti di questa nuova esperienza formativa e quali riflessioni sulle professioni e il mercato del lavoro nel mondo della cultura ci sono alla base dell’ideazione del master. Un programma che mette in relazione pratica artistica e nuove tecnologie, guardando alle principali istituzioni culturali torinesi - tra i quali Castello di Rivoli, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Gam Galleria Arte Moderna, Fondazione Spinola Banna per l'Arte, Museo Egizio e Museo dell'Automobile – e alle aziende private come Pininfarina, Camerana& Partners di Torino e lo Studio Cerri e Associati di Milano, sia in termini di partnership, sia in quelli di mercato di riferimento in uscita dall’università