Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, l’impegno delle fondazioni di origine bancaria
Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, l’impegno delle fondazioni di origine bancaria
Lo scorso aprile il Governo e le Fondazioni di origine bancaria, rappresentate da Acri, hanno firmato un Protocollo di Intesa per la costituzione del “Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile”, (Art. 1 comma 392 della legge 28 dicembre 2015, n. 208) destinato al sostegno di interventi sperimentali finalizzati a rimuovere gli ostacoli di natura economica, sociale e culturale che impediscono la piena fruizione dei processi educativi da parte dei minori. La governance del Fondo è affidata a un Comitato di Indirizzo Strategico, composto da quattro rappresentanti del Governo, quattro delle Fondazioni, quattro del Terzo Settore, due esperti in materie statistiche nominati dall’Isfol e uno dall’EIEF - Istituto Einaudi per l’economia e la finanza e presieduto dal Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Tommaso Nannicini.
Soggetto attuatore del Fondo è l’impresa sociale “Con i Bambini” - nata il 15 giugno 2016, interamente partecipata dalla Fondazione CON IL SUD.
A disposizione ci sono complessivamente 115 milioni di euro (69 milioni di euro per la “Prima Infanzia” e 46 milioni di euro per l’“Adolescenza”). Una quota delle risorse è ripartita a livello regionale, in relazione ai bisogni di ciascun territorio, secondo questo schema: Piemonte e Valle d’Aosta € 5.000.000; Lombardia € 7.198.006; Veneto, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia € 5.077.486; Toscana € 2.160.156; Liguria e Sardegna € 2.956.135; Emilia Romagna € 3.446.926; Umbria, Marche, Abruzzo e Molise € 4.493.029; Lazio € 4.172.938; Campania € 7.032.212; Puglia € 4.920.630; Basilicata e Calabria € 3.535.313; Sicilia € 7.507.169.
«L’avvio della fase operativa del ‘Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile’ è davvero una buona notizia per il Paese. E sono orgoglioso della tempestività ed entusiasmo con cui le Fondazioni di origine bancaria abbiano messo a disposizione le risorse necessarie – dichiara Giuseppe Guzzetti, Presidente di Acri -. Servizi socio-educativi capaci di incidere sulla reale accessibilità alle varie opportunità educative e formative da parte di bambini e giovani appartenenti a famiglie disagiate non solo riducono le disuguaglianze, ma creano i presupposti per una maggiore mobilità sociale, a tutto vantaggio dell’intera collettività»
«Siamo soddisfatti per la rapidità con cui tutti i soggetti promotori sono stati capaci di passare alla fase operativa del progetto - dichiara Pietro Barbieri, Portavoce del Forum Nazionale del Terzo Settore -. La pubblicazione dei due bandi segna ora la vera grande sfida per il terzo settore italiano, che dovrà entrare nel vivo delle azioni volte a sostenere disagio e povertà minorile, e dovrà farlo in piena sinergia con le comunità e le istituzioni locali, mettendo in campo interventi strategici e funzionali che lascino una traccia duratura ed indelebile, soprattutto in quelle comunità a maggior rischio, e che rappresentino un primo concreto passo per fornire gli strumenti e le competenze necessarie per lo sviluppo culturale, sociale, e la piena inclusione di tutti i minori».
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Fonte foto: www.acri.it