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Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, l’impegno delle fondazioni di origine bancaria

  • Pubblicato il: 15/11/2016 - 09:39
Autore/i: 
Rubrica: 
BANDI E CONCORSI
Articolo a cura di: 
Giuliano Gargano

Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, l’impegno delle fondazioni di origine bancaria

Lo scorso aprile il Governo e le Fondazioni di origine bancaria, rappresentate da Acri, hanno firmato un Protocollo di Intesa per la costituzione del “Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile”, (Art. 1 comma 392 della legge 28 dicembre 2015, n. 208) destinato al sostegno di interventi sperimentali finalizzati a rimuovere gli ostacoli di natura economica, sociale e culturale che impediscono la piena fruizione dei processi educativi da parte dei minori. La governance del Fondo è affidata a un Comitato di Indirizzo Strategico, composto da quattro rappresentanti del Governo, quattro delle Fondazioni, quattro del Terzo Settore, due esperti in materie statistiche nominati dall’Isfol e uno dall’EIEF - Istituto Einaudi per l’economia e la finanza e presieduto dal Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Tommaso Nannicini.
Soggetto attuatore del Fondo è l’impresa sociale “Con i Bambini” - nata il 15 giugno 2016, interamente partecipata dalla Fondazione CON IL SUD.
A disposizione ci sono complessivamente 115 milioni di euro (69 milioni di euro per la “Prima Infanzia” e 46 milioni di euro per l’“Adolescenza”). Una quota delle risorse è ripartita a livello regionale, in relazione ai bisogni di ciascun territorio, secondo questo schema: Piemonte e Valle d’Aosta € 5.000.000; Lombardia € 7.198.006; Veneto, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia € 5.077.486; Toscana € 2.160.156; Liguria e Sardegna € 2.956.135; Emilia Romagna € 3.446.926; Umbria, Marche, Abruzzo e Molise € 4.493.029; Lazio € 4.172.938; Campania € 7.032.212; Puglia € 4.920.630; Basilicata e Calabria € 3.535.313; Sicilia € 7.507.169.
«L’avvio della fase operativa del ‘Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile’ è davvero una buona notizia per il Paese. E sono orgoglioso della tempestività ed entusiasmo con cui le Fondazioni di origine bancaria abbiano messo a disposizione le risorse necessarie – dichiara Giuseppe Guzzetti, Presidente di Acri -. Servizi socio-educativi capaci di incidere sulla reale accessibilità alle varie opportunità educative e formative da parte di bambini e giovani appartenenti a famiglie disagiate non solo riducono le disuguaglianze, ma creano i presupposti per una maggiore mobilità sociale, a tutto vantaggio dell’intera collettività»  
«Siamo soddisfatti per la rapidità con cui tutti i soggetti promotori sono stati capaci di passare alla fase operativa del progetto - dichiara Pietro Barbieri, Portavoce del Forum Nazionale del Terzo Settore -. La pubblicazione dei due bandi segna ora la vera grande sfida per il terzo settore italiano, che dovrà entrare nel vivo delle azioni volte a sostenere disagio e povertà minorile, e dovrà farlo in piena sinergia con le comunità e le istituzioni locali, mettendo in campo interventi strategici e funzionali che lascino una traccia duratura ed indelebile, soprattutto in quelle comunità a maggior rischio, e che rappresentino un primo concreto passo per fornire gli strumenti e le competenze necessarie per lo sviluppo culturale, sociale, e la piena inclusione di tutti i minori».

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Fonte foto: www.acri.it