I grandi del nuovo hanno bisogno delle archistar
Approvato il progetto «molto anonimo» di Frank O. Gehry per Facebook: i lavori dovrebbero iniziare a maggio
L’amministrazione di Menlo Park, Silicon Valley, ha recentemente approvato il progetto di Frank Gehry per l’ampliamento della sede californiana di Facebook. Secondo quanto rivelano «Wired Usa» e «Palo Alto Daily News», il fondatore del social network Mark Zuckerberg avrebbe espressamente richiesto all’archistar canadese un edificio poco appariscente, «anonimo», nonostante il desiderio di Gehry di trasformare la struttura in nuovo landmark(poco sorprendente, visto il personaggio: la prima proposta prevedeva un grande fronte a forma di ali di farfalla). Il progetto finale consiste in un poligono compatto di circa 130.000 mq, con un’altezza variabile da 13 a 22 m, circondato da spazi verdi e dotato di un parco sulla copertura. All’interno sarà «simile a un enorme magazzino, dove tutti si siederanno in un open space alla propria scrivania che potrà essere rapidamente unita alle altre per formare squadre di lavoro. Ci saranno tanti bar, punti di ristoro e riposo, perché nessuno abbia mai fame o sia stanco», ha spiegato Everett Katigbak, environmental design manager di Facebook, aggiungendo che non verranno resi pubblici i costi della struttura, di cui prevedono l’inaugurazione nel 2015.
Che sia un ritorno alle origini per un architetto che, non ancora famoso, si manteneva progettando centri e vie commerciali e anonimi edifici per uffici?
Norman Foster per Apple: più di un miliardo oltre il budget iniziale
In seguito ad alcune indiscrezioni, è stato reso noto che i costi previsti per la nuova sede Apple a Cupertino (California) da meno di tre miliardi di euro sono saliti a quattro. Secondo quanto riporta il «Bloomberg Business Week» l’aumento è dovuto principalmente alla configurazione stessa della struttura, sviluppata su pianta circolare anulare (850.000 mq), definita da Steve Jobs «una sorta di navicella spaziale». La struttura sarà rivestita da speciali pannelli concavi in vetro provenienti dalla Germania, realizzati su misura dalla Seele Gmbh (6 kmq di vetro in totale). Durante la presentazione del progetto all’amministrazione della città, nel 2011, il fondatore della Apple aggiunse (e preannunciò): «Questo non è sicuramente il modo più economico per costruire, non c’è una lastra di vetro dritta nell’intero edificio. Ma abbiamo un pallino, costruire il miglior edificio per uffici del mondo».
Il complesso dovrà accogliere 12.000 dipendenti; includerà ristoranti, bar, palestre, un centro ricerche e un auditorium da più di 1000 posti. La copertura sarà dotata di un impianto da circa 200.000 mq di pannelli solari, mentre tutti i parcheggi e le strade asfaltate attualmente presenti verranno interrati per far spazio a più di 6.000 alberi di nuovo impianto.
L’inizio dei lavori è previsto a giugno 2013, la fine entro il 2016.
Google a San Francisco
Dopo il primo progetto commissionato all’architetto tedesco Christophe Ingenhoven nel 2011 e abbandonato nel 2012, la società californiana ha ora comunicato che, in collaborazione con Nbbj Architects, ha pianificato un ampliamento di 335.000 mq della sede di Mountain View (San Francisco Bay) nota come «Googleplex». L’ingegnere David Radcliffe, gestore e supervisore di tutte le proprietà Google, ha dichiarato che i nuovi edifici sono stati concepiti in base allo studio delle necessità e delle abitudini quotidiane dei dipendenti, specificando di aver iniziato «non con una visione architettonica ma con la visione delle esperienze lavorative. Così abbiamo disegnato il progetto dall’interno verso l’esterno, privilegiando la funzionalità». Il risultato è molto simile alle strutture già esistenti, con thinking-café, terrazze verdi, aree relax e grandi spazi di lavoro comuni. A questo proposito Radcliffe ha aggiunto: «Vogliamo che chi ha un’idea si possa girare verso gli altri senza difficoltà e chiedere Cosa ne pensi?». Tutti gli spazi saranno collegati da passerelle e gallerie per garantire fruibilità e permeabilità. I lavori dovrebbero iniziare nel 2015.
Microsoft si affida a Henning Larsen
L’amministrazione della città di Lyngby-Taarbæk (Danimarca) ha approvato il progetto dello studio danese in collaborazione con Danica Pension, Alectia e Cowi per la nuova area urbana in cui, accanto a residenze e strutture per universitari, troverà spazio anche la nuova sede Microsoft. Situato a Kanalvejsgrunden, a pochi chilometri da Copenaghen, l’intervento si inserisce nel programma «Lyngby-Taarbæk City of Knowledge and Urban Development 2020» promosso dalla municipalità danese. Henning Larsen, in totale, ha pianificato una superficie di quasi 40.000 mq. Il sindaco di Lyngby, Søren P. Rasmussen, ha dichiarato la precisa volontà di mescolare edifici universitari e strutture per la grande azienda statunitense, nella speranza di dare vita a un ambiente dinamico ed economicamente vivace grazie all’incontro tra ricerca avanzata e particolari competenze tecnologiche. L’inizio dei lavori è previsto entro l’anno.
da Il Giornale dell'Architettura, edizione online, 24 aprile 2013