Notizie in breve dal mondo delle fondazioni
Fluxus Concert
Reggio E. Mentre prosegue sino al 10 febbraio la mostra «Women in Fluxus & Other Experimental Tales», con opere di di Yoko Ono, Charlotte Moorman, Alison Knowles, Shigeko Kubota, Takako Saito, Mieko (Chieko) Shiomi, Fondazione Palazzo Magnani organizza per il 19 gennaio un evento che ricorda i tratti musicali del movimento in occasione dei cinquant’anni dalla nascita (1962-2012). La Fondazione ha affidato a Gianni-Emilio Simonetti, artista di Fluxus e musicista dal 1960, la riedizione di un «Fluxus Concert». Sabato 19 gennaio andrà in scena «The Female Side of FluxusMusic» con performance e azione di sole donne tra cui alcune studentesse dell’Istituto Nobili di Reggio Emilia. Saranno eseguiti brani di Esther Ferrer, Alison Knowles, Charlotte Moorman, Yoko Ono, Shigeko Kubota, Takako Saito, Carolee Schneemann, Mieko Shiomi e Ay-o, George Brecht, Joseph Beuys, Philip Corner, Al Hansen, Dick Higgins, Takehisa Kosugi, Joe Jones, George Maciunas, Walter Marchetti, Nam June Paik, Ben Patterson, Terry Riley, Tomas Schmit, Ben Vautier, Robert Watts, La Monte Young. Per l’occasione sarà anche reinterpretato per la prima volta in una «special female version» Fontana Mix del 1958 di John Cage. Queste le autrici della performance Giulia Tacchini, Evelina Carrara, Stella Succi, Sara Murrone, Sabrina Gemmi, Chiara Ruocco, Rosangela Diletto, Alessia Salsi, Martina Sciannamea. ©S.L.
Terre. Otto designer per il sud
Napoli. Dal prossimo 25 gennaio, la Fondazione Plart ospita «Terre», un progetto a cura di Marco Petroni avviato due anni fa e realizzato in collaborazione con Terre Blu, laboratorio di ricerca sul design e la ceramica con sede a Caserta. La mostra presenta i risultati delle ricerche condotte da otto designer, tutti under 35, invitati a confrontarsi con un tema specifico, il Sud, e a misurarsi con l’antica tecnica della ceramica. Loro sono Matteo Cibic, Gionata Gatto, Giovanni Innella, Francesca Lanzavecchia, Minale/Maeda, Mischer/Traxler, Antonio Piccirilli, Freddie Yauner. Diversi i paesi di provenienza, diversa la loro formazione, ma tutti «coraggiosamente disposti a lavorare con qualcosa che si può immaginare più che esigere, ammirare con stupore più che controllare con determinazione», come scrive Domitilla Dardi nel testo in catalogo. © A.S.D
Arte schermata
Catanzaro. Fino al 3 marzo è possibile visitare «Lo sguardo espanso», retrospettiva sul cinema d’artista italiano, a cura di Bruno Di Marino, Andrea La Porta e Marco Meneguzzo. Allestita nel Complesso Monumentale del San Giovanni, l’esposizione è promossa dal Comune di Catanzaro e dalla Fondazione Rocco Guglielmo. Una cinquantina gli artisti in mostra, con opere che datano dal 1912 al 2012. Da Depero a Munari, da Pascali a Carmelo Bene, fino ai contemporanei Rosa Barba, Rä di Martino e Daniele Puppi. Accanto agli audiovisivi, anche dipinti, installazioni e fotografie. Tra i partner del progetto, la Cineteca Nazionale di Roma, la Cineteca di Bologna e la Cineteca Italiana, oltre alla Fondazione Mimmo Rotella.
di A.S.D., da Il Giornale dell'Arte numero 327, gennaio 2013
L’Angelo bianco
Catanzaro. A 17 anni dall’ultima mostra pubblica di Angelo Savelli, il Marca dedica all’artista di origini calabresi (1911-95) un’ampia retrospettiva apertafino al 30 marzo. Una settantina le opere esposte, tra dipinti, sculture e ceramiche. Curata da Alberto Fiz e Luigi Sansone, la mostra «Angelo Savelli. Il maestro del bianco» parte dalle prime esperienze che risentono dell’influenza della Scuola Romana fino ad arrivare agli ultimi lavori, coprendo un arco temporale di oltre sessant’anni. Sono opere afferenti all’Espressionismo astratto e al «periodo bianco» (nella foto un esemplare) che inizia nel 1957 con «Fire Dance». I curatori le pongono in relazione con quelle di personalità artistiche che hanno esercitato una significativa influenza sul lavoro di Savelli, da Guttuso ad Afro, da Dorazio a Fontana, da Scarpitta a Rotella. In mostra molti prestiti eccellenti, provenienti anche dalla Fondazione Vaf e dalla collezione Prada.
© A.S.D, da Il Giornale dell'Arte numero 327, gennaio 2013
Premio «Lucio Saffaro»
La Fondazione Lucio Saffaro ha indetto un concorso per l'assegnazione di un premio di 6.000 euro al miglior saggio sul tema «arte e scienza», edito nel biennio 2011-2012. Per partecipare i candidati, nati dal 1° gennaio 1972 in poi, dovranno inviare domanda alla Fondazione (via S. Stefano n. 30, 40125 - Bologna), con allegato un certificato anagrafico nonché l’opera concorrente in quattro copie, entro il 30 maggio 2013.