Nasce il programma Arte Contemporanea della Fondazione Memmo
Roma. La Fondazione Memmo si rinnova e presenta un nuovo programma espositivo interamente dedicato al panorama artistico contemporaneo, grazie all’iniziativa di Fabiana Marenghi Vaselli e Anna d’Amelio, che introducono il progetto con la mostra personale di Sara VanDerBeek, a cura di Cloè Perrone.
All’interno della storica sede della Fondazione, le Scuderie di Palazzo Ruspoli, l’artista americana, per la prima volta in Italia, ha creato un lavoro site specific interamente dedicato alla città di Roma.
Nella sua ricerca artistica Sara VanDerBeek esplora i processi di appropriazione e riproducibilità privilegiando l’utilizzo della scultura e della fotografia. Le sue prime opere nascevano dalla lavorazione in studio di piccole sculture composte da immagini e oggetti trovati, che, una volta fotografate, venivano distrutte. Le fotografie sono l’unico residuo di questo suo primo processo creativo.
Oggi l’artista inserisce nello spazio espositivo nuove alte figure geometriche da lei prodotte, fotografie di sculture e luoghi che rimandano ad antiche civiltà, creando così un dialogo tra fotografia e scultura, passato e presente. «Nella loro creazione e posizionamento nello spazio della mostra – spiega l’artista – le immagini e le sculture sono intese per essere percepite come se fossero sospese tra l’essere e il non-essere, tra il passato e il presente, e tra il presente e il passato».
In linea con il nuovo programma di Arte Contemporanea della Fondazione Memmo, Sara VanDerBeek realizza un’opera che è il frutto della sua visita a Roma durante l’estate 2012: «la mia ricerca nasce dall’idea di «Città Eterna» e più specificatamente dalla relazione tra immagini e oggetti facendo riferimento alla sintesi delle diverse epoche, culture ed estetiche che ho incontrato a Roma».
Nel continuum visivo di scultura e immagini, l’artista esplora il dialogo tra storia e memoria, immagine e fotografia, così come la nozione di cultura riscoperta nei modelli eterni e universali utilizzati da tutte le culture nel corso del tempo. «Mi piace osservare nel passato forme, movimenti, artisti individuali, e intrecciarli, aggiungere del mio, sia come processi o interpretazioni in studio, che raccolti in situ. In seguito attraverso il riesame nella creazione di un’immagine o di un oggetto, le riduco a forme e gesti essenziali. Rimane una sorta di venerazione storica nell’eco verso epoche antiche. Spero che ci sia qualcosa nel mio lavoro che risuoni dell’esistenza contemporanea».
La mostra inaugurerà martedì 30 ottobre 2012 alle ore 18.00, presso le Scuderie di Palazzo Ruspoli, in Via Fontanella Borghese 56b, e sarà visitabile dal martedì alla domenica, dalle ore 12.00 alle ore 20.00, sino a sabato 24 novembre 2012.
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