Terremoto in Emilia, un aiuto dalla ricerca e dalla fotografia
Modena. Si sviluppa su più fronti la fase successiva al forte terremoto che nei giorni scorsi ha colpito la Pianura Padana e il particolare le province di Modena, Mantova e Ferrara. Mentre sul lato ingegneristico il «Ciri», Centro interdipartimentale di ricerca industriale su edilizia e costruzioni dell'Università di Bologna, presenta un sistema applicato per individuare immediatamente i danni alle strutture degli edifici dopo le scosse anche l'arte si muove. In particolare la fotografia. A Modena Fondazione Cassa di Risparmio, con il suo ente Fondazione Fotografia, e la Galleria civica comunale organizzano un'asta i cui proventi saranno devoluti alle popolazioni colpite dal sisma. Il 27 giugno a Palazzo S.Agostino, in collaborazione con la Soprintendenza per i beni artistici, un banditore d'asta di Sotheby's metterà all'incanto opere donate da artisti visivi di mezzo mondo. Hanno già aderito all'iniziativa Nobuyoshi Araki, Daido Moriyama, Hiroshi Sugimoto, Franco Fontana, Walter Niedermayr, Gabriele Basilico e molti altri big. I denari raccolti serviranno, spiegano dalla Fondazione, alla ricostruzione di strutture legate alla cultura, scuole, biblioteche e centri di aggregazione. Le quattro fondazioni modenesi, inoltre, già da giorni hanno deciso di costituire un fondo straordinario per finanziare il ripristino di asili e scuole medie e superiori colpite dal sisma. L'Acri ha invece stabilito 6 milioni di euro a sostegno delle attività.
© Riproduzione riservata