Chieti, tre collezioni nel Palazzo de' Mayo
Chieti. Il 2 giugno Palazzo de’ Mayo apre i battenti del suo Museo dove, al secondo piano, sono allestite tre importanti collezioni (catalogo Umberto Allemandi & C.). È l’ultimo step del progetto di restauro e riqualificazione del complesso monumentale barocco, avviato nel 2004 con l’acquisizione dell’immobile da parte della Fondazione Carichieti. Quattordici le sale destinate al nucleo espositivo proveniente dalla collezione Alfredo e Teresita Paglione, intitolato «Nel segno dell’immagine»: 130 opere di 90 artisti, da Vespignani a Guccione, da Mattioli a Schifano, fino a Omar Galliani. Il percorso di visita inizia con Aligi Sassu, di cui ricorre il centenario della nascita, e termina con lo spagnolo José Ortega. In mostra anche lacollezione d’arte della Fondazione Carichieti e della Carichieti Spa, oltre 40 opere di artisti dell’800 (tra cui Michetti, Fattori, Dalbono) e del ’900. Il nucleo espositivo più antico è costituito dagli argenti di Palazzo de’ Mayo, oltre 150 esemplari tra XVII e XX secolo, prevalentemente inglesi ma provenienti anche da altri Paesi, come le caffettiere russe del 1845 o il piatto Liberty austriaco post 1867. Nelle sale del primo piano, destinate alle esposizioni temporanee, è allestita fino al 15 luglio la mostra «De Chirico. L’Apocalisse e la luce». Ingresso libero per tutto il 2012.
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da Il Giornale dell'Arte , edizione online, 29 maggio 2012