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Madre, la versione di Cicelyn

  • Pubblicato il: 18/05/2012 - 12:16
Rubrica: 
FONDAZIONI E ARTE CONTEMPORANEA
Articolo a cura di: 
Olga Scotto di Vettimo
Logo Museo Madre

Napoli. Proprio quando si credeva di aver visto il peggio e che non rimanesse altro che pazientare nell’attesa dell’annunciato concorso per la direzione del Madre e della nomina del nuovo comitato scientifico, lo scorso 14 maggio, netto, deciso e deflagrante arriva l’intervento di Eduardo Cicelyn sul «Corriere di Mezzogiorno», con cui viene raccontato un altro frammento della verità nascosta di questo ormai difficile e incerto museo.
Con toni preoccupati ma segnati sempre da una pungente ironia e da una scelta di chiarezza, Cicelyn, che confida di non sapere più bene se definirsi direttore uscente o già uscito («dopo avermi licenziato il 6 dicembre scorso, mi hanno anche dispensato dal servizio il 4 maggio nel mezzo del normale periodo di preavviso, minacciando ulteriori provvedimenti appena avranno un po' di tempo per concentrarsi meglio»), rivela che la Fondazione Donnaregina avrebbe già speso nei primi 4 mesi dell’anno risorse superiori a quelle a disposizione per l’intero 2012.
Questi dati, denunciati nel corso del Cda dello scorso 27 aprile, rivelerebbero una politica di promesse mancate da parte della Giunta di centro-destra guidata dal Presidente della Regione Campania Stefano Caldoro e, in particolare, dell’Assessore regionale alla Cultura Caterina Miraglia, prodiga di annunci sull’imminente arrivo di finanziamenti europei «sempre svaniti prima di arrivare a destinazione».
Ma soprattutto Cicelyn in quella occasione, dichiarando che il bilancio previsionale 2012 aveva a disposizione solo un 1 milione di euro, già utilizzato per l'ordinaria amministrazione fino al 30 aprile e per le ultime mostre, si è rifiutato di mettere a verbale lo stanziamento fondi ancora una volta soltanto promessi dalla rassicurante Assessore Miraglia.
«Insomma, scrive, non era così difficile comprendere che, nell'immediato futuro, la Regione non delibererà un euro a favore della Fondazione, né erogherà quelli già formalmente assegnati e spesi (i 2 milioni del 2011). È stata negligenza del direttore relazionare al consiglio la verità dei conti e prospettare con chiarezza la gravità della situazione?».

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da Il Giornale dell'Arte, edizione online, 17 maggio 2012