LE FONDAZIONI DI FAMIGLIA ITALIANE FANNO RETE
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Rubrica:
FONDAZIONI DI FAMIGLIA
Articolo a cura di:
Redazione
Assifero, l’associazione italiana che rappresenta le principali fondazioni private di famiglia, d’impresa e di comunità, ha organizzato il primo incontro nazionale delle Fondazioni di Famiglia che, con Presidenti e segretari generali, si sono confrontate sulle sfide strategiche con importanti ospiti internazionali come Rockefeller Brothers Fund e OAK Foundation e alcuni dei più importanti esperti di filantropia al mondo, come Rien Van Gendt. Un appuntamento che verrà proposto annualmente. Al di là dell’entità degli investimenti sociali sono il “come” e l’indipendenza, a fare la differenza. Come afferma Stephen Heints- Rockefeller Brothers Fund con una metafora, “possono essere come l’agopuntura, agendo nel tessuto economico, sociale e culturale con la propria unica capacità di assumersi rischi e di sperimentare approcci innovativi, di impegnarsi nel lungo periodo, investendo sul rafforzamento delle organizzazioni del terzo settore, anche con tipi di supporto non finanziario”. Come afferma Carola Carazzone, segretario generale dell’Ente, “Non sono più i tempi dell’autosufficienza e dell’isolamento, neppure per enti, come le fondazioni di famiglia che astrattamente possono bastare a loro stessi”.
Lo scenario ideale per un ritiro, a due passi dalla metropoli. Villa Arconati, “piccola Versailles” settecentesca con uno dei giardini storici più belli d’Italia, prossima a Milano, a Castellazzo di Bollate, sede della Fondazione Augusto Rancilio, ha offerto il luogo ideale per il Primo Incontro delle Fondazioni di Famiglia Italiane organizzato da Assifero - l’associazione italiana che riunisce oggi le più importanti fondazioni private, di famiglia, d’impresa e di comunità.
L’incontro dal titolo “Missioni, Visioni e Ruoli per il XXI secolo” ha chiamato a raccolta per la prima volta le fondazioni di famiglia italiane, che sempre di più rappresentano una parte importante degli enti filantropici del nostro Paese. L’incontro ha visto la partecipazione dei vertici di numerose realtà provenienti da tutto il Paese tra cui Fondazione Golinelli, Fondazione Paideia, Fondazione DeAgostini, Fondazione Cecilia Gilardi, Fondazione Alessandro Pavesi, Fondazione Angelo Affinita, Fondazione Joy, Fondazione Luigi Rovati, Fondazione Marazzina, Fondazione Marcegaglia, Fondazione Pizzarotti, Fondazione Santarelli, Fondazione Tassara, la Fondazione Forlanelli Rovati in dialogo con importanti ospiti stranieri come la Rockefeller Brothers Fund e OAK Foundation.
Tra i temi affrontati le grandi sfide strategiche per la filantropia familiare, ma anche specifici focus sull’unicità del ruolo, sugli andamenti e le tendenze della filantropia di famiglia in Italia e nel mondo. Assifero stima che le fondazioni associate contribuiscano al bene comune per un importo complessivo annuale di circa 300 milioni di Euro, ma – citando due degli esperti mondiali presenti a Villa Arconati – Rien van Gendt “ben oltre la quantità, è la qualità delle risorse il vero aggiunto delle fondazioni di famiglia”.
Sono, infatti, le caratteristiche peculiari di questo tipo di fondazioni, e in particolare l’indipendenza e l’autonomia finanziaria che fanno si – come diceva Stephen Heints- Rockefeller Brothers Fund con una metafora – che possano essere come l’agopuntura, agendo nel tessuto economico, sociale e culturale con la propria unica capacità di assumersi rischi e di sperimentare approcci innovativi, di impegnarsi nel lungo periodo, investendo sul rafforzamento delle organizzazioni del terzo settore, anche con tipi di supporto non finanziario.
“Le fondazioni di famiglia oggi hanno un ruolo fondamentale da giocare sui territori. Proprio per le loro caratteristiche precipue di autonomia finanziarie e indipendenza possono individuare nicchie di azione in cui riuscire a fare una grande differenza, sperimentando nuovi approcci alle questioni sociali, culturali, ambientali e innescando la catalizzazione di risorse di altri attori” – dichiara Felice Scalvini, Presidente di Assifero.
Aggiunge Carola Carazzone, segretario generale di Assifero: “Un primo incontro molto significativo per il nostro Paese. Assifero lavorerà perché diventi in futuro un appuntamento annuale. Non sono più infatti i tempi dell’autosufficienza e dell’isolamento, neppure per enti, come le fondazioni di famiglia che astrattamente possono bastare a loro stessi. Importante dunque dialogare, condividere esperienze e obiettivi strategici, ragionare su visioni e missioni. Assifero lavora per fare si che la filantropia privata del nostro paese sia sempre più informata, connessa ed efficace”.
L’incontro dal titolo “Missioni, Visioni e Ruoli per il XXI secolo” ha chiamato a raccolta per la prima volta le fondazioni di famiglia italiane, che sempre di più rappresentano una parte importante degli enti filantropici del nostro Paese. L’incontro ha visto la partecipazione dei vertici di numerose realtà provenienti da tutto il Paese tra cui Fondazione Golinelli, Fondazione Paideia, Fondazione DeAgostini, Fondazione Cecilia Gilardi, Fondazione Alessandro Pavesi, Fondazione Angelo Affinita, Fondazione Joy, Fondazione Luigi Rovati, Fondazione Marazzina, Fondazione Marcegaglia, Fondazione Pizzarotti, Fondazione Santarelli, Fondazione Tassara, la Fondazione Forlanelli Rovati in dialogo con importanti ospiti stranieri come la Rockefeller Brothers Fund e OAK Foundation.
Tra i temi affrontati le grandi sfide strategiche per la filantropia familiare, ma anche specifici focus sull’unicità del ruolo, sugli andamenti e le tendenze della filantropia di famiglia in Italia e nel mondo. Assifero stima che le fondazioni associate contribuiscano al bene comune per un importo complessivo annuale di circa 300 milioni di Euro, ma – citando due degli esperti mondiali presenti a Villa Arconati – Rien van Gendt “ben oltre la quantità, è la qualità delle risorse il vero aggiunto delle fondazioni di famiglia”.
Sono, infatti, le caratteristiche peculiari di questo tipo di fondazioni, e in particolare l’indipendenza e l’autonomia finanziaria che fanno si – come diceva Stephen Heints- Rockefeller Brothers Fund con una metafora – che possano essere come l’agopuntura, agendo nel tessuto economico, sociale e culturale con la propria unica capacità di assumersi rischi e di sperimentare approcci innovativi, di impegnarsi nel lungo periodo, investendo sul rafforzamento delle organizzazioni del terzo settore, anche con tipi di supporto non finanziario.
“Le fondazioni di famiglia oggi hanno un ruolo fondamentale da giocare sui territori. Proprio per le loro caratteristiche precipue di autonomia finanziarie e indipendenza possono individuare nicchie di azione in cui riuscire a fare una grande differenza, sperimentando nuovi approcci alle questioni sociali, culturali, ambientali e innescando la catalizzazione di risorse di altri attori” – dichiara Felice Scalvini, Presidente di Assifero.
Aggiunge Carola Carazzone, segretario generale di Assifero: “Un primo incontro molto significativo per il nostro Paese. Assifero lavorerà perché diventi in futuro un appuntamento annuale. Non sono più infatti i tempi dell’autosufficienza e dell’isolamento, neppure per enti, come le fondazioni di famiglia che astrattamente possono bastare a loro stessi. Importante dunque dialogare, condividere esperienze e obiettivi strategici, ragionare su visioni e missioni. Assifero lavora per fare si che la filantropia privata del nostro paese sia sempre più informata, connessa ed efficace”.
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