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Verona, per Palazzo della Ragione inaugurazione rinviata

  • Pubblicato il: 07/03/2014 - 08:36
Rubrica: 
FONDAZIONI D'ORIGINE BANCARIA
Articolo a cura di: 
Veronica Rodenigo
Il Palazzo della Ragione con la torre dei Lamberti. Copy Lorenzo Ceretta

Verona. Colpo di scena scaligero: salta improvvisamente l'inaugurazione di Palazzo della Ragione, prevista l'8 marzo e ufficializzata da oltre due mesi. Il palazzo cittadino, già sede di esposizioni temporanee dal 2007 grazie a un intervento di recupero progettato da Tobia Scarpa e finanziato da Fondazione Cariverona con 18 milioni, avrebbe dovuto riaprire nella nuova veste di Galleria d’Arte moderna «Achille Forti» in virtù di un accordo tra Comune (proprietario dell’immobile), Fondazione Cariverona e Fondazione Domus per l’arte moderna e contemporanea (ente della stessa istituzione d’origine bancaria). Il progetto espositivo, affidato a Luca Massimo Barbero, prevede per l'evento inaugurale una selezione di 150 opere tra quelle appartenenti alle tre collezioni (la civica Achille Forti e le Fondazioni Domus e Cariverona), per narrare cent’anni di collezionismo pubblico e privato della città, dal 1840 al 1940.
Ebbene, tutto pare sia pronto, allestimento e inviti cartacei inclusi ma il Comune, dopo aver convocato in questi ultimi giorni diverse riunioni con gli organizzatori, ha deciso di rimandare a data da destinarsi l'attesa apertura di mostra e palazzo. Il portavoce del sindaco Flavio Tosi afferma che nel corso di un'ulteriore riunione, tra oggi e domani dovrebbe esser decisa la nuova inaugurazione che potrebbe addirittura slittare ai primi di aprile. L'ufficio stampa di Fondazione Cariverona parla di un ritardo realizzativo dei lavori propedeutici alla piena funzionalità della struttura. Antonia Pavesi, consigliere comunale con delega ai rapporti con istituzioni culturali cittadine, conferma: «Si tratta di un problema di messa in sicurezza di due uffici del palazzo. Un problema di carattere tecnico-organizzativo che eravamo convinti di riuscire a risolvere per tempo. Invece non è stato così. È un dispiacere per tutti».
Il paradosso: sino a oggi non vi è stata alcuna comunicazione ufficiale, neppure alla cittadinanza.

da Il Giornale dell'Architettura, edizione online, 5 marzo 2014