Roma. Inaugurata il 6 ottobre presso la Fondazione Venanzo Crocetti di Roma, la seconda tappa della mostra antologica dedicata all’artista statunitense, scomparsa nel 2005, Marion Greenstone. Dopo il grande successo ottenuto a Venezia la scorsa primavera, dove è stata ospitata nei locali di Palazzo Zenobio, l’esposizione giunge ora a Roma, portando nella capitale una selezione delle opere prodotte dall’artista nel corso della carriera.
Presentata a Roma in forma ridotta rispetto alla mostra di Venezia, l’esposizione si propone come un ideale completamento dell’opera di raccolta critica della vasta produzione dell’artista. Artista indipendente e anticonformista che si ribellò alle logiche speculative del mercato dell’arte, attraversò nella sua ricerca artistica l’informale e l’astratto negli anni Quaranta e Cinquanta, fu vicina ai grandi della pop art negli anni Sessanta tornando verso il figurativo, fino alla produzione lirica di collage e dipinti di ampie dimensioni - fiori, piante, conchiglie - che dai primi anni Settanta fino al Duemila hanno caratterizzato i suoi lavori.
Ed è qui che si manifesta, lontana da influenze esterne, l’unicità dell’estetica di Marion Greenstone dove, attraverso l’amore per il colore e per la forma, traspare un'insaziabile ricerca di equilibrio e armonia visiva.

Marion Greenstone
Museo Crocetti
7 ottobre – 6 novembre 2011

© Riproduzione riservata