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Una straordinaria collaborazione, la finalità è benefica

  • Pubblicato il: 21/01/2014 - 11:40
Autore/i: 
Rubrica: 
FONDAZIONI CIVILI
Articolo a cura di: 
Stefano Luppi

Un duo d’eccezione per il progetto internazionale «do ut do 2014: Design per Hospice», evento che coinvolge alcune eccellenze del mondo del design, con l’obiettivo di raccogliere fondi a favore della «Fondazione Hospice Seràgnoli Onlus» (la manifestazione è promossa dall’associazione degli Amici della Fondazione Hospice Seràgnoli). Si tratta di Art Defender e Arterìa che, insieme alla famiglia Seràgnoli e ai designer Emilio
Ambasz, Odile Decq, Michele De Lucchi, Doriana e Massimiliano Fuksas, Massimo Iosa Ghini, Daniel Libeskind, Alessandro Mendini, Richard Meier,  Mimmo Paladino, hanno realizzato una partnership per finalità benefiche. L’arte, dunque, «utilizzata» per raccogliere fondi da devolvere per l’assistenza dei malati nel loro percorso finale di vita terrena attraverso le cure palliative. L’assistenza, rigorosamente gratuita anche grazie alle donazioni private, è garantita da equipe multidisciplinari formate in seno alla «Accademia delle Scienze di Medicina Palliativa (ASMEPA)» istituita nel 2006 con l’obiettivo di diffondere la cultura delle cure palliative tramite programmi formativi e di ricerca. Questi artisti hanno espresso la loro adesione all’iniziativa donando un’opera e ognuna di esse secondo il tradizionale schema dell’estrazione a sorte verrà successivamente assegnata a chi avrà sostenuto le attività della Fondazione con un contributo a partire da cinquemila euro (l’estrazione e la conseguente assegnazione delle opere in palio avverrà presso il neonato MAST, Manifattura di Arti, Sperimentazione e Tecnologia di Bologna, voluto da Isabella Seràgnoli). Il progetto nel 2014 prevede due momenti pubblici in primavera e autunno al MAMbo di Bologna e al MaXXI di Roma (dal 16 al 18 maggio 2014) che rappresenteranno un’occasione unica per ammirare le opere inedite. Il progetto biennale, il cui nome è stato coniato da Alessandro Bergonzoni, è stato inaugurato nel 2012 da Yoko Ono che ha donato la sua opera «Wish Tree» e finora ha raccolto 240mila euro. Quest’anno, alla seconda edizione, il padrino artistico dell’iniziativa sarà il duo di videoartisti «Masbedo» che presentano il video inedito «Look Beyond» mostrato in anteprima a ottobre durante una serata presso la Collezione Peggy Guggenheim di Venezia. Il video, della durata di 7 minuti, è stato realizzato appositamente e in un’edizione unica per la Fondazione Hospice Seràgnoli nel 2013 da Nicol. Masazza (Milano, 1973) e Jacopo Bedogni (Sarzana, 1970) e unisce visivamente scienza, memoria, arte. Alterna immagini di carattere scientifico, provenienti da un istituto oftalmico di Milano, a immagini poetiche ed evocative di struggente bellezza rievocando visioni liriche della natura e degli sguardi in quanto veicolo di emozioni e di ricordi. Ecco infine le opinioni dei protagonisti. «Art Defender e Arterìa, spiegano gli uffici stampa delle due aziende, hanno riconosciuto nelle attività della Fondazione Hospice Seràgnoli un esempio di eccellenza nell’assistenza all’individuo e hanno, di conseguenza, scelto di condividerne la mission e di impegnarsi concretamente per la realizzazione di obiettivi importanti sostenendo per il secondo anno l’evento benefico». Alessandro Mendini: «Sono stato indirettamente coinvolto nella scelta dei colleghi designer che partecipano al progetto e penso che gli organizzatori abbiano  contattato e parlato singolarmente con ogni artista. Tutti gli oggetti che abbiamo realizzato sono pezzi unici, o tirature particolari o straordinarie, o modifiche di oggetti di serie. Si tratta di un panorama originale e curioso». Infine Maurizio Marinelli, art director di Fondazione Hospice Seràgnoli e di Fondazione Isabella Seràgnoli: «La Fondazione Isabella Seràgnoli, come holding di attività no profit, e la Fondazione Hospice Seràgnoli Onlus, il suo braccio operativo nel settore delle cure palliative, tengono molto alla relazione con la nostra comunità di riferimento, ma parliamo di un concetto sociale e culturale, non geografico. Le attività stesse infatti si stanno allargando oltre Bologna e l’Emilia».

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da Vedere Bologna, N. 7 gennaio/febbraio 2014 umberto allemandi & C.