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Un esordiente in Spagna

  • Pubblicato il: 24/02/2012 - 08:36
Autore/i: 
Rubrica: 
DAL MONDO
Articolo a cura di: 
R.B., da Il Giornale dell'Arte numero 317, febbraio 2012
Marc Chagall

Madrid. Nonostante sia uno dei pittori più amati, studiati e riprodotti, Marc Chagall (1887-1985) non ha mai avuto una retrospettiva in una sede pubblica in Spagna. Per la sua prima volta non è stata sufficiente una sola sede e la mostra curata da Jean-Louis Prat, presidente del Comité Chagall, divide tra le sale del Museo Thyssen-Bornemisza e quelle della Fundación Caja Madrid oltre 150 opere del pittore di origine russa, che nel 1937 ottenne la nazionalità francese. Dal 14 febbraio al 20 maggio nel Museo Thyssen sono esposti i lavori dei primi anni, l’epoca in cui l’artista raggiunse Parigi, in quel periodo capitale dell’avanguardia, e il periodo della Russia rivoluzionaria, fino all’esilio forzato del pittore negli Stati Uniti, nel 1941. Il percorso continua nella Fundación Caja Madrid, dove l’interesse del curatore si concentra sul soggiorno americano e sulla successiva evoluzione, dai temi biblici che sempre influenzarono l’artista (ad essi dedicò, tra l’altro, una vasta parte della sua sterminata produzione grafica) fino alla relazione con poeti come Breton, Malraux, Cendrars e Apollinaire, con cui mantenne una relazione di reciproca stima. Completa la mostra un insieme di sculture, ceramiche e opere in vetro. Tra i prestatori, la famiglia Chagall che ha contribuito generosamente al progetto, oltre a numerosi collezionisti privati e una ventina di musei, tra cui il MoMA e il Guggenheim di New York, la Kunsthaus di Zurigo, il Kunstmuseum di Berna, lo Stedelijk di Amsterdam, la Tate di Londra e il Centre Pompidou di Parigi, che ha prestato nove opere. Sono naturalmente esposti gli Chagall della collezione Thyssen: «La vergine del villaggio», il primo Chagall che il barone Thyssen acquistò nel 1965, «Il gallo», «Nudo» e «La casa grigia», una rappresentazione apocalittica di Vitebsk, paese natale dell’artista.

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da Il Giornale dell'Arte numero 317, febbraio 2012