Torino scommette sull’Expo
Torino. A più di un anno dall’apertura dell’Esposizione Universale, Torino gioca d’anticipo presentando il palinsesto eventi di «Expo To 2015». Alla presenza di Maurizio Martina, Ministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, con delega all’Expo, e Giuseppe Sala, Commissario Unico Delegato del Governo per Expo Milano 2015, il sindaco Piero Fassino ha esposto un ricchissimo calendario di iniziative. Queste, oltre al cibo, protagonista immancabile dato il tema dell’Expo «Feeding the Planet, Energy for Life», spazieranno dalla spiritualità allo sport a tutti i campi della cultura.
Fassino, nella conferenza tenutasi al Teatro Regio, ha spiegato come l’Expo rappresenta per Torino «l’opportunità di offrire al mondo un’immagine forte di noi, facendo delle nostre eccellenze un elemento vincente. Lo viviamo come un nostro evento» e come tale grande è il dispiegamento di energie e risorse messe in campo dal capoluogo piemontese.
Con uno stanziamento di oltre 10 milioni di euro, in partnership tra pubblico e privato, la città ha predisposto un nutrito calendario volto ad attrarre un bacino d’utenza vasto e variegato.
Per Torino il 2015 sarà un anno straordinario. Nell’arco dei dodici mesi la città verrà animata da una moltitudine di eventi di grande valore, sia con rassegne e festival ormai consolidati che con appuntamenti creati ad hoc. In contemporanea, saranno portati a termine progetti avviati da tempo, come l’inaugurazione del nuovo Museo Egizio, il completamento del programma del Polo Reale e la nascita del Polo del 900.
Tuttavia, le iniziative che rientrano sotto il brand di «Expo To 2015» prenderanno il via già dal prossimo autunno. Ad aprire le danze a ottobre saranno il Salone del Gusto e Terra Madre. Nel 2015, anno in cui Torino, tra l’altro, è Capitale europea dello Sport, si susseguiranno appuntamenti di spessore internazionale: dal III Forum Mondiale per lo Sviluppo economico locale, promosso dall’Undp (United Nations Development Programme), alla Giornata internazionale delle Città del Bio, dalle celebrazioni per l'ostensione della Sindone a quelle del bicentenario della nascita di Don Bosco. In parallelo le principali istituzioni culturali torinesi offriranno un ricco ventaglio di proposte nel campo del teatro, della musica, della danza, del cinema, della letteratura e dell’arte. In questo ambito, su tutte le altre, spiccano le grandi mostre dedicate a Monet e Kandinsky alla GAM e alla pittura francese a Palazzo Madama. L’obiettivo è quello di portare il grande pubblico internazionale dell’Expo a visitare la città sabauda, approfittando della prossimità geografica e dei collegamenti ferroviari diretti con la sede espositiva, che permetteranno di raggiungere Rho da Torino Porta Susa in soli 33 minuti.
«Torino ha dimostrato oggi di aver preparato uno dei principali programmi in Italia pensati verso l'Expo 2015» ha sottolineato il ministro Martina. «Da Expo emergerà un nuovo orizzonte, un'idea di come l'Italia possa svolgere un suo ruolo nel mondo, riconoscendo i propri punti di forza. E tutto questo non si può fare senza i Comuni italiani» ha proseguito il Ministro, indicando il capoluogo piemontese come modello da seguire per le città che vogliono davvero contribuire al successo dell'Expo. Anche Giuseppe Sala ha posto l’accento sull’indispensabile coinvolgimento di tutto il territorio affermando che «Expo funzionerà se sarà vissuta come un'esperienza non solo milanese, ma globale».
Torino, ancora una volta, si dimostra attenta e capace di instaurare sinergie. Consolidando il proprio appeal, la città si conferma luogo di catalizzazione culturale ritagliandosi una buona occasione di visibilità in ambito internazionale.