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Sterling Ruby: la forza espressiva del collage in mostra a Palazzo Ruspoli

  • Pubblicato il: 27/05/2013 - 11:09
Rubrica: 
FONDAZIONI CIVILI
Articolo a cura di: 
Riccardo Gagliano

Roma. «Chron II», la mostra dell’artista statunitense Sterling Ruby, va in scena dal 24 maggio al 15 settembre 2013 a Palazzo Ruspoli, sede romana della Fondazione Memmo.
L’iniziativa, di Fabiana Marenghi Vaselli e Anna d’Amelio, coordinata da Cloé Perrone, avrà come fulcro oltre 70 opere, realizzate nell’arco di un decennio, che l’artista ha selezionato dalla sua collezione personale.
Come si evince dal titolo, «Chron II» ha un predecessore: «Chron», la mostra al The Drawing Center di New York nel 2008, sul potere delle opere su carta. La tappa romana si focalizza sul mezzo espressivo del collage, che si presta alla traduzione delle ricorrenti ossessioni formali e tematiche dell’artista. Esulando totalmente dal minimalismo e tracciando le linee di una personalissima estetica, Ruby descrive con immagini destabilizzanti, talvolta aggressive, che riprendono fonti e influenze da lui stesso spesso citate: la cultura hip-hop, i graffiti e le gang urbane, passando per il punk, i temi della globalizzazione e delle carceri e arrivando fino a quelli della schizofrenia e della paranoia. «Il mio intento – afferma – è quello di usare diversi media come una sorta di strategia di lavoro schizofrenica. Le opere possono non sembrare simili nella forma, possono anche non appartenere allo stesso medium, ma c’è un filo che collega tutto quello che faccio».
Con l’utilizzo di diversi materiali - smalto schizzato in opere come «Mapping» (2004) o «Scratch/La Chanel Vernis» (2008), e l’uretano schizzato per la serie «Exhm» (2011-2013) - peraltro su differenti superfici, l’artista definisce il collage una «fusione illecita».
Parallelamente all’esposizione ospitata dalla Fondazione Memmo, il MACRO – Museo d’Arte Contemporanea Roma – ospita presso la sede di Testaccio la personale (inaugurata il 22 maggio), intitolata «Soft Work». Studiata come un’unica grande istallazione, la mostra, che rimarrà aperta fino al prossimo 15 settembre, è costituita da «sculture morbide», alcune delle quali appositamente realizzate per l’occasione. Curata da Maria Alicata, con l’organizzazione generale di Damiana Leoni, vede l’importante collaborazionedi Depart Foundation,un’organizzazione con sede a Roma, che si dedica al sostegno di artisti contemporanei a livello internazionale, appoggiando lo sviluppo di creatività e innovazione nel campo dell'arte, del design, dell'architettura e delle scienze all'interno della scena contemporanea globale.
Sterling Ruby nasce nel 1972 a Bitburg, in Germania, ma si forma presso l’Art Center College of Design di Pasadena, in California. Oggi vive e lavora a Los Angeles. Tra le sue più importanti personali ricordiamo «Soft Work», Centre d'Art Contemporain, Ginevra (2012); «Grid Ripper», Galleria d'Arte Moderna e Contemporanea, Bergamo (2008); «Supermax» 2008, Museum of Contemporary Art, Los Angeles (2008); «Chron», The Drawing Center, New York (2008).
In fase di organizzazione per l’autunno del 2013 una sua personale al Museum Dhont-Dhaenens di Gand, in Belgio.
La Fondazione Memmo nasce nel 1972 in onore del figlio scomparso del suo stesso promotore, l’Avv. Roberto Memmo, collezionista e amante sensibile al patrimonio culturale. Il lavoro della fondazione è portato avanti in forma rigorosamente privata, senza nessun tipo di intervento pubblico, e a partire dal 1990 realizza mostre dedicate all’arte antica. Il suo obiettivo primario è sempre stato quello di avvicinare il vasto pubblico (e in primis i giovani) al mondo dell’arte di tutti i tempi, grazie a capolavori di ogni epoca e civiltà. A tale scopo collabora con numerosi musei, università e imprese pubbliche e private, puntando sulla divulgazione, il sostegno alla ricerca scientifica, l'organizzazione diretta o indiretta di convegni, seminari e mostre.

Nel 2012 nasce anche Fondazione Memmo – Arte Contemporanea, progetto di Fabiana Marenghi Vaselli e Anna d’Amelio che stabilisce un nuovo piano espositivo dedicato appositamente al panorama artistico contemporaneo.