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Stencil ovation per la Street art

  • Pubblicato il: 28/05/2012 - 10:23
Rubrica: 
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Articolo a cura di: 
Francesca Romana Morelli

Roma. Al Macro, dal 24 maggio al 4 novembre, la terrazza della sede in via Nizza, racchiusa tra le pareti di palazzi limitrofi, diventa l’«Urban Arena» di un ciclo espositivo (che ne è anche il titolo) dedicato alla Street art. I primi a entrare in campo sono i romani Sten & Lex e Bros. Il duo, attivo dal 2001, è il pioniere dello «stencil graffiti» in Italia. Dopo una serie di personali, nel 2008 interviene al Cans Festival di Londra, dove partecipa anche Banksy e realizza un intervento nella mostra «Scala Mercalli» curata da Gianluca Marziani al Parco della Musica di Roma; mentre nel 2009 è presente al Nix Krise nella galleria Superplan di Berlino. A Roma applicherà su una grande parete esterna una matrice stencil di carta, quindi ne dipingerà la superficie in modo da creare una sorta di grande tela dove lo spettatore e gli agenti atmosferici aiuteranno a far nascere l’immagine dello stencil graffito.
È dal 1997 che il milanese Bros dissemina i suoi wallpainting tra Napoli, Palermo, Berlino, Londra, Istanbul e Cuba. Nel 2010 è presente alla II Biennale di Mosca e alla Scultura Italiana del XXI secolo alla Fondazione Arnaldo Pomodoro di Milano; l’anno dopo è tra gli invitati del Padiglione Italia alla Biennale di Venezia. Al Macro, la fontana, parte stessa della terrazza-copertura del museo, su cui scorre l’acqua, è il «muro» su cui lavorerà (affiancato dalla Galleria Edieuropa e lo Studio Fabio Mauri/Associazione per l’Arte L’Esperimento del Mondo). L’artista applicherà una pellicola di grande formato raffigurante l’immagine di un uragano, ripresa dal satellite. Questa apparirà astratta a chi la guarderà attraverso l’acqua, mentre si propagherà con effetti inquietanti nel sottostante spazio interno.
Giunte a compimento le residenze d’artista di Carola Bonfili, Graham Hudson, Luigi Presicce, Ishmael Randall-Weeks, dal 24 maggio al 22 giugno si potranno visitare i loro studi con i lavori concepiti nei quattro mesi trascorsi al Macro, nelle cui raccolte rimarranno permanentemente. Nelle sale antistanti agli studi sono mostrate le documentazioni e i materiali impiegati per i propri progetti. È stata inoltre redatta una pubblicazione del simposio, tenutosi dal 19 al 20 aprile, «RewindItalia: Videoart in Italy 1968-1982», seguito da una proiezione-maratona di ventidue ore intitolata «Venezia Roma: videoarte in Italia 1974-1981».

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 da Il Giornale dell'Arte numero 320, maggio 2012