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Stelle cadenti al museo

  • Pubblicato il: 09/09/2011 - 09:35
Autore/i: 
Rubrica: 
FONDAZIONI CIVILI
Articolo a cura di: 
Jenny Dogliani

Torino. Da quattro anni «Meteorite in giardino», il ciclo di appuntamenti che intreccia arte e musica contemporanea, anima l’estate della Fondazione Merz. Per il 2011, gli artisti Giuseppe Pietroniro, Parastou Forouhar, Maurizio Vetrugno e Alessandro Sciaraffa, protagonisti dell’edizione hanno presentato le proprie opere (installazioni e sculture site specific in esposizione fino al 2 ottobre) accompagnandole da inedite performance di musicisti quali Merzensemble, Davide Bandieri e Devid Ceste, Giacomo Agazzini, Alfredo Castellani, Elisa Marangon, Filippo Cosentino e Giovanni Sanguineti. Ne parliamo con Maria Centonze, curatrice e ideatrice del progetto insieme a Willy Merz. Come nasce la rassegna «Meteorite in giardino»?
Meteorite in Giardino è il risultato di diverse istanze a cui la Fondazione vuole dare delle risposte. Prima tra tutte, quella di creare uno spazio di visibilità per artisti ancora sconosciuti al grande pubblico, presentandoli accanto a nomi già noti e favorendone l’inserimento nei circuiti artistici più interessanti. Partire da una Fondazione intitolata a un grande artista internazionale come Mario Merz è di per sé uno stimolo e un incoraggiamento. Quando parliamo di artisti, abitualmente ci riferiamo all’arte visiva; nel caso di questa rassegna, l’intenzione è anche quella di promuovere la musica, la danza, il cinema e tutte le espressioni artistiche con le quali la Fondazione ha potenzialmente delle affinità o verso cui nutre semplicemente curiosità culturale. Un’altra motivazione che sta alla base della creazione di questo evento estivo è la collaborazione con gallerie d’arte. Questo per consentire una maggiore circolarità di informazioni sull’attività artistica, attraverso operatori come i galleristi, che svolgono anche il ruolo di sostenitori. Il periodo estivo scelto per questa rassegna non è casuale: si è voluto infatti arricchire l’attività della Fondazione di un appuntamento annuale con un pubblico che possa usufruire anche del godibilissimo spazio esterno del Museo.

Perché la scelta di legare arte e musica?
Legare Arte e Musica è assolutamente naturale e lo sarebbe ancora di più se riconoscessimo alle arti in generale il ruolo fondamentale di tramite attraverso cui la comunicazione diventa diretta. Esprimersi attraverso l’arte visiva e quella musicale è un esercizio che si è sempre fatto. Unire le due espressioni dà forza e pregnanza a entrambe e in più avvicina due mondi i cui linguaggi specifici sembrano molto lontani tra loro. Al contrario, tutte le volte che si attivano contemporaneamente creano un’esaltazione reciproca e molte più suggestioni.
Qual’è il ruolo delle fondazioni private nell'ambito della sperimentazione contemporanea?

Le Fondazioni private sono fondamentali per la promozione e la sperimentazione artistica. Sono luoghi che per loro natura hanno caratteristiche di maggiore fruibilità e gestione più dinamica di quanto non abbiano gli spazi istituzionali più tradizionali. Il contatto tra artisti e Fondazione, per la nostra esperienza, è assolutamente diretto, continuo e vivace. Queste sono le sedi opportune per aprire nuove strade alla sperimentazione, per confrontarsi con un pubblico vasto ma selezionato in modo naturale, in quanto chi viene a visitarci si aspetta già il risultato di una ricerca che sì apre a nuovi linguaggi, ma anche l’affinità con il pensiero che muove tutta l’attività della Fondazione.

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