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Sicilia, via i privati dalla gestione dei musei di tutta l’isola

  • Pubblicato il: 11/02/2013 - 10:26
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Articolo a cura di: 
Tina Lepri
La Valle dei Templi di Agrigento

Palermo. Il governatore della Sicilia, Rosario Crocetta, ha bloccato le gare per i servizi aggiuntivi dei Beni culturali della Regione, anche quelle già aggiudicate e alla firma dei contratti. La giunta regionale ha già approvato un documento che chiede l’annullamento dei bandi per «vizio di nullità». In pratica sono state bloccate in Sicilia le gare per la gestione dei servizi nei musei e aree archeologiche. Crocetta punta ad affidare i servizi ad una nuova società regionale, la Sas che ha inglobato Biosphera, Multiservizi e Beni Culturali Spa. Il governatore, scrive il 9 febbraio «la Repubblica» di Palermo, ha così fermato un giro di affari di 14 milioni di euro all’anno più 4 milioni di investimenti per creare nuovi bookshop, caffetterie e gestire la biglietterie dei punti gioiello della cultura dell’isola, dalla Valle dei Templi di Agrigento ai teatri antichi di Taormina, Segesta e Siracusa. Siti in passato amministrati da società con le quali la Regione ha contenziosi che non le permettono di incassare neppure un euro. Solo con la Società Novamusa in ballo ci sono 40 milioni di euro per soldi non versatidai biglietti e servizi nei siti archeologici e culturali di Siracusa e della provincia di Trapani. «Vogliamo mettere fine alla privatizzazione selvaggia di musei e aree archeologiche» ha detto Crocetta, e per questo vuole coinvolgere i dipendenti della società regionale Sas. Il governatore mette così alla porta le società che si erano aggiudicate gli appalti.  Tra questibloccato il lotto più importante messo a gara: quello della provincia di Agrigento, che comprende tutti i servizi, biglietteria, bookshop ecc., della Valle dei Templi oltre al museo regionale, alla casa di Pirandello e all’area archeologica di Eraclea Minoa.
Tanti gli imprenditori che si erano aggiudicati appalti in mezza Sicilia nel campo dei servizi museali e che oggi sono stati esclusi dalle gare. Il governatore ha anche detto che Portella delle Ginestre deve diventare un luogo non edificabile per trasformarsi in sito culturale: fine quindi della speculazione edilizia selvaggia che dilaga nella zona.

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da Il Giornale dell'Arte, edizione online, 10 febbraio 2013