Palermo. Con un annuncio a sorpresa, dopo lo choc del «licenziamento» in tronco di Zichichi e Battiato, il governatore della Sicilia Rosario Crocetta ha presentato ieri nel corso di una conferenza stampa lampo i due nuovi assessori della sua giunta. E qua gli articoli determinativi declinati al maschile appaiono decisamente inadeguati. Si tratta infatti di due donne: l'archeologa ed ex candidata al Senato per il movimento crocettiano del «Megafono» Mariarita Sgarlata (come già ampiamente annunciato) che si occuperà di Beni culturali, mentre al Turismo andrà Michela Stancheris, 31 anni bergamasca fedelissima di Crocetta (finora ha ricoperto il ruolo di segretaria particolare del Presidente).
Dopo il gran rifiuto di Antonio Presti, il mecenate di Fiumara d'Arte che il presidente avrebbe voluto già da tempo a dirigere l'assessorato ai beni culturali, e che ha declinato l'offerta anche per non compromettere la propria storia personale: «Meglio restare lontani da questo potere che da trent'anni mi è estraneo»,  ha dichiarato; il ruolo di assessore è passato nelle mani della Sgarlata, che in un primo tempo era stata destinata da Crocetta a occuparsi di Turismo.
Ma se la scelta di un'archeologa alla guida di un assessorato che tra le sue voci principali ha la gestione di musei e aree archeologiche tra le più importanti al mondo è salutata positivamente, la nomina della Stancheris lascia perplessi, dal momento che non la si può certo definire un tecnico. Con la sua laurea in Relazioni Pubbliche e l'esperienza a Bruxelles come assistente parlamentare di Crocetta, avrà un duro lavoro da fare. La prima dichiarazione della neoassessore al Turismo (uno dei settori che in Sicilia ha maggiormente risentito della crisi con 15mila operatori rimasti senza lavoro negli ultimi cinque anni, uno dei quali si è suicidato due giorni fa a Lipari) è stata: «Non sono siciliana e dunque mi muoverò come una turista: perché se è vero che il momento non è dei migliori, è anche vero che con le idee e la buona volontà si può fare molto».

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da Il Giornale dell'Arte, edizione online, 4 aprile 2013