Se vuoi fare l’artista, ti premio
Secondo gli economisti il mercato dell’arte è un sistema in cui, più di altri, campeggiano le asimmetrie informative perché il bene scambiato è a forte contenuto simbolico: nel mondo dell’arte è molto difficile per i singoli attribuire autonomamente giudizi di qualità. Meglio, il gusto soggettivo si può affinare con il tempo e la conoscenza ma definire «canoni oggettivi» di valutazione è tutta un’altra storia. Per questo motivo esistono i cosiddetti «gatekeepers» – curatori, galleristi, critici d’arte – che attraverso il loro lavoro aiutano a definire ciò che funziona e ciò che funziona meno, aumentando la quantità e la qualità delle informazioni scambiate sul mercato. Se è relativamente semplice lavorare con artisti stabili, noti, sicuri, più complesso è mettere mano all’universo degli artisti emergenti, degli studenti delle accademie, dei giovani coloro dai quali ci si aspetta la novità. Una delle formule che è apparsa subito convincente alle organizzazioni è stata quella del premio: si pubblica un concorso, si costruisce un database di giovani talenti, si seleziona il migliore e su questo si appone l’etichetta che lo farà conoscere al mercato.
Sul sito del GAI – Giovani Artisti Italiani, la sezione «concorsi» pubblica regolarmente un universo eterogeneo di premi – arti visive, arti performative, cinema – a livello nazionale e internazionale, promossi da istituzioni pubbliche, organizzazioni culturali e imprese. Naturalmente, più è autorevole la committenza tanto più migliorerà la reputazione del soggetto vincitore. Tra i premi in scadenza spiccano «Drive your art to ISCP» il famoso «Premio New York» giunto alla nona edizione, promosso dal Ministero degli Affari Esteri - Direzione Generale per la Promozione del Sistema Paese e dall’Istituto Italiano di Cultura e Italian Academy for Advanced Studies in America della Columbia University e al quale, da quest’anno, si affianca il «Premio selezione Istituto Italiano di Cultura a New York» che è andato a Nicola Pecoraro e Riccardo Previdi.
Alla seconda edizione, «RESÒ» il premio che assegna borse di residenza all’estero promosso dalla Fondazione CRT per l’Arte moderna e contemporanea e organizzato dalla rete di istituzioni d’arte contemporanea eccellenti del Piemonte – Accademia Albertina, Castello di Rivoli, CeSAC, Città di Torino-GAI Circuito Giovani Artisti Italiani, Cittadellarte-Fondazione Pistoletto, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Fondazione Spinola Banna per l’Arte, PAV-Parco Arte Vivente, Eco e Narciso - Provincia di Torino.
Un recente premio di residenza è a Roma, «6 ARTISTA» della Fondazione Pastificio Cerere con Civita e il contributo di Allianz, in scadenza il 26 settembre. A Modena la Fondazione Cassa di Risparmio di Modena riserva ai giovani artisti italiani della fotografia un programma specifico di acquisizioni «Special Italia 2011» mentre a Napoli la Soprintendenza Speciale in collaborazione con il Mibac e il supporto di Peugeut lancia per il museo di Castel Sant’Elmo la prima edizione del concorso «Un’opera per il Castello» per progetti site-specific. Buona l’attività del CRAC, il progetto all’interno del Liceo Artistico Munari di Cremona che, sotto la supervisione dell’artista Ettore Favini, propone la seconda edizione del premio «Face Off Vol. 2» per valorizzare i talenti degli studenti.
Anche le imprese non sono da meno. In questi giorni scade «ALDO 150» il premio Appartamento Lago Design Object che l’azienda veneta propone ai giovani designer del Paese e «Contemporary Wallpaper» dell’azienda friulana Wall&Decò leader nella produzione di carte da parati. Il Pedro di Padova, il Rivolta di Marghera e il Metropolis Cafè di Verona sono invece le location del premio «Sherwood Open Art: Open Call per artisti» un progetto dedicato ai giovani artisti emergenti che possono sviluppare liberamente un’opera durante una serata di Sherwood Radio.
Si dovrà aspettare il 2013 per il premio a cadenza biennale «Furla per l’Arte» della Fondazione bolognese che è stata apripista e ancora modello di riferimento per i premi dedicati all’arte visiva mentre va in scena dal 28 ottobre 2011 al Palazzo della Permanente di Milano la selezione dei finalisti del «Premio Cairo» promosso dalla Cairo Editore che propone 20 artisti under 40 segnalati da 10 grandi protagonisti del sistema dell’arte contemporanea italiana.
Pioggia di premi, grandi e piccoli, anche durante le fiere d’arte: ad Artissima di Torino è confermata l’undicesima edizione del «Premio Illy Present/Future» mentre il «Premio Ettore Fico» abbandona Torino per puntare su Roma. Ad Art Verona il «Premio Aletti» conferma per il settimo anno la partecipazione della Banca Aletti alla Fiera, dove entrano quest’anno anche Colli Vicentini con il «Premio Durello New Perspectives» e Ciaccio Broker Assicurazioni con il «Premio per la giovane pittura italiana». A gennaio 2012, ci aspettiamo di ritrovare a Bologna il sesto appuntamento con il consueto «Premio Euromobil Under 30» di Arte Fiera.
I premi per i giovani artisti costituiscono un sistema molto articolato che, in un Paese che investe poco sui giovani, appare come un segnale positivo soprattutto nella cooperazione pubblico-pubblico privato. Per migliorare il panorama sarebbe però utile monitorare la carriera dei vincitori, specialmente andando ad analizzare se l’entità del premio ha effettivamente supportato una crescita del talento.
Se i premi in denaro facilitano le condizioni di sussistenza e di lavoro degli artisti, come ci dice Giovanna Furlanetto «il premio non deve servire all’artista per comprarsi il monolocale, ma per studiare, per conoscere il mondo, per crescere professionalmente».
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