Sarà un Mast
Bologna. C’è grande attesa per l’inaugurazione, presso il centro espositivo dell’ex ospedale degli Innocenti e della sede propria di via Speranza, di Mast – Manifattura di arti, sperimentazione e tecnologia voluta dalla nota famiglia di imprenditori Seràgnoli e in particolare da Isabella Seràgnoli. Quest’ultima dal 2002 è attiva in Emilia-Romagna con Fondazione Hospice Seràgnoli onlus, ente di gestione privato senza scopo di lucro che opera nel campo delle cure palliative con l'obiettivo di rispondere aun bisogno della comunità. Scopo principale della Fondazione, infatti, è la creazione di un modello innovativo e di eccellenza per il supporto ai pazienti oncologici e agli altri pazienti affetti da patologie in fase avanzata e progressiva (la Fondazione Hospice si prende cura gratuitamente del paziente e della sua famiglia).
Ora dunque l’attività si allarga sul fronte culturale e sociale. In due modi. Il 3 ottobre verrà inaugurata la rassegna, visibile fino al 20 ottobre presso l’ex ospedale degli Innocenti,«Foto/Industria», primo appuntamento di «Bologna Biennale 01», nuovo appuntamento pluriespositivo periodico dedicato alle tematiche del lavoro e dell’impresa, messa insieme su iniziativa della stessa imprenditrice insieme ai fotografi François Hébel (direttore artistico della nuova biennale realizzata in collaborazione con Les Rencontres de la Photographie di Arles) e Urs Stahel (curatore della mostra «I mondi dell’industria». Le mostre organizzate per questa prima edizione sono diciassette in dieci luoghi storici della città. Oltre a «I mondi dell’industria» altre rassegne saranno dedicate a Cesare Colombo (presso la sede dell’Università, a Gabriele Basilico, Siobhan Doran e Mark Power (ex ospedale degli Innocenti), a Harry Gruyaert (Pinacoteca nazionale), Henri Cartier Bresson (Palazzo Pepoli),Robert Doisneau (Fondazione del Monte), Claude Hudelot (Museo archeologico) e Jacqueline Hassink (MAMbo) tra le altre previste.
Il giorno seguente, il 4 ottobre, Isabella Seràgnoli, presenterà la sede di Fondazione Mast. Come spiegano dall’ente stesso: «Mast nasce per promuovere progetti di innovazione sociale e offrire nuovi servizi. Mast in inglese è l’albero maestro delle navi e l’acronimo sta per Manifattura (identità produttiva del territorio), Arti (espressione della creatività), Sperimentazione (la pratica alla base della innovazione) e Tecnologia (applicazione di tecniche con il fine di migliorare la vita umana). La Fondazione punta a essere un ponte tra comunità e impresa (non è casuale il riferimento all’attività di Adriano Olivetti, Ndr) e abbiamo l’obiettivo di rilanciare tra le giovani generazioni le peculiarità che hanno caratterizzato da sempre il nostro territorio, quali la meccanica, la tecnologia e l’imprenditorialità». La nuova sede è composta da gallery, academy, auditorium, caffetteria, asilo nido, centro wellness e un ristorante.
da Il giornale dell'Arte , edizione online, 24 settembre 2013