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Roma, nessuno vuole privatizzare Palaexpo

  • Pubblicato il: 29/07/2011 - 10:34
Rubrica: 
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Articolo a cura di: 
Guglielmo Gigliotti
Palazzo delle Esposizioni

Roma. L’Azienda Speciale Palaexpo, che per conto di Roma Capitale gestisce il Palazzo delle Esposizioni, le Scuderie del Quirinale e la Casa del Jazz, non sarà privatizzata. O almeno non nei termini paventati da sindacati, politici e mondo della cultura almeno da tre mesi a questa parte, ovvero con una rapporto diretto tra il sindaco Gianni Alemanno e il presidente dell’Azienda Speciale, Emmanuele Francesco Maria Emanuele, a sua volta grande finanziatore privato dello stesso ente, con i 4 milioni di euro proveniente dalla Fondazione Roma, di cui è presidente.

Il timore di conflitti di interesse e dubbi sulla trasparenza del procedimento di selezione dei nuovi potenziali attori in campo avevano sollevato un coro di proteste e una serie di domande, soprattutto da parte della stampa locale, rivolte ai principali interessati. Cosicché è stato per primo l’assessore alla Politiche culturali di Roma Capitale Dino Gasperini a dichiararsi stupito per un problema che non c’è: della privatizzazione dell’Azienda Speciale Palaexpo lui stesso non aveva mai sentito parlare. Per Emmanuele Francesco Maria Emanuele la privatizzazione è una «leggenda metropolitana», anche perché la cessione a privati «non è applicabile a strutture caratterizzate dall'alto valore simbolico, come le Scuderie che appartengono al Quirinale o il Palazzo delle Esposizioni che appartiene al Comune. La Fondazione Roma vorrebbe solo un regime di maggiore semplicità gestionale per continuare con un processo decisionale condiviso con il Comune così come è oggi. Questo non è in alcun modo riconducibile al termine privatizzazione».

Per di più, per Umberto Croppi, ex Assessore alla Cultura di Roma e quindi cofirmatario, nell’ottobre 2009, di un protocollo tra Comune di Roma e Fondazione Roma per l’assegnazione a Emanuele della presidenza della Azienda Speciale Palaexpo in cambio dei 4 milioni di sponsorizzazione, «l’Azienda Speciale ha performance gestionali molto positive se si pensa che metà dei quasi 25 milioni di bilancio annuo sono coperti da introiti derivanti dalla sola attività. Inoltre i costi del personale, costituito da 65 persone, non superano il 18 % del bilancio. Il tasso di gradimento del pubblico poi è molto alto». L’Azienda Speciale Palaexpo, in altre parole, va bene così. Tanto che il sindaco ha già messo a disposizione i 10 milioni di finanziamento del Comune per il 2011.
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