Quest'estate la fotografia è a Capri
Capri. Tutelare, promuovere e valorizzare il patrimonio storico, artistico e culturale di una delle più belle isole del mondo è la mission della Fondazione Capri. Promotrice d’importanti progetti e manifestazioni nel corso dell’anno, l’istituzione rinnova l’appuntamento estivo con il Festival della Fotografia di Capri, che giunge alla sua terza edizione con una veste rinnovata.
In primo piano è la rassegna «Mediterraneo. Un’Antologia per immagini. Fotografie di Herbert List e Maurizio Galimberti», dal 9 luglio al 4 settembre.
Del celebre autore tedesco figurano 50 stampe in bianco e nero, realizzate prima e dopo la seconda guerra mondiale. Sono scatti suggestivi, che ritraggono l’incanto e la durezza di paesaggi greci, siciliani e partenopei, insieme alla splendente luce di Capri. Un’inedita sintesi di natura e cultura, che presenta il Mediterraneo come nobile culla di antiche civiltà e imperturbabile scenario delle miserie del dopoguerra, alternando l’approccio sociale caro al Neorealismo a quello onirico e inconscio proprio della Metafisica. Un modus operandi a cui s’ispira il fotografo comasco Galimberti, con un progetto inedito che ritrae Capri in diverse stagioni. In inverno ha fotografato l’isola con una serie di foto in bianco e nero, catturandone la bellezza e il tormento della natura intima e silenziosa; in primavera, ne ha messo in luce vita e architetture, con caleidoscopici mosaici di polaroid e in estate ha scelto l’istantaneità della pellicola a colori per rappresentarne gli abitanti e i paesaggi mozzafiato.
Ad animare il festival sono però anche una serie di attività collaterali, in corso al Grand Hotel Quisisana dal 27 settembre a fine mostra. Tra queste un ciclo di workshop e conferenze il 16 e 17 luglio indagano aspetti critici e tecnici della fotografia, con interventi di Maurizio Galimberti e del giornalista Alessandro Mauro. Il 9, 17 e 18 luglio, invece, tutti gli appassionati di fotografia possono presentare il proprio portfolio a un comitato di artisti ed esperti, quali Mimmo Jodice e Roberto Koch.
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