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Pietromarchi da Roma a Como: dirigerà la Fondazione Antonio Ratti

  • Pubblicato il: 25/02/2014 - 18:41
Rubrica: 
NOTIZIE
Articolo a cura di: 
Guglielmo Gigliotti
Bartolomeo Pietromarchi

Como.  È Bartolomeo Pietromarchi il nuovo direttore della Fondazione Antonio Ratti di Como, presieduta da Annie Ratti, figlia dell’imprenditore del tessile e mecenate Antonio, morto nel 2002, che nel 1985 diede vita a questa realtà della ricerca sull’arte contemporanea. «La Fondazione Antonio Ratti ha due anime, quella dell’arte contemporanea e quella che fa capo al Museo Studio del Tessuto, noi opereremo per avvicinarle, creando intrecci», dichiara Pietromarchi, ex direttore del Macro e curatore del Padiglione Italia all’ultima Biennale di Venezia, che continua: «Sto studiando la situazione, e sto scoprendo che c’è molta materia su cui lavorare, perché la Fondazione Antonio Ratti ha una identità molto forte e di altissimo livello nazionale e internazionale».
Da dove partirà?
Dal patrimonio principale della Fondazione, che sono i 400 giovani artisti che si sono susseguiti in vent’anni al Corso Superiore di Arti Visive, tenuti da importanti artisti internazionali. Questa estate è la volta di Tacita Dean. A scorrere i nomi di questi «studenti» si passa in rassegna più della metà degli artisti oggi attivi in Italia e in Europa. Ecco, vorrei ricreare un rapporto tra questi artisti e il luogo dove hanno avuto un’esperienza di formazione.
Altri spunti di lavoro futuro?
Valorizzare la sede della Fondazione, la meravigliosa Villa Sucota, con parco, che affaccia sul lago di Como: vorrei aprirla al pubblico, mediante workshop e incontri.
Si tratta di aprire la Fondazione Antonio Ratti al contesto?
Sì, si tratta di creare relazioni, pure con spazi e musei del territorio, italiani, svizzeri o comunque europei, affinché la mostra del visiting professor, che si tiene sempre nell’ex chiesa di San Francesco a Como, non rimanga un unicum.
Da Il Giornale dell’Arte, edizione online, 24 febbraio 2014

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