Nuovo premio per l'arte che crea il cambiamento sociale
La Serpentine Gallery ha ospitato mercoledì sera la cerimonia di premiazione del nuovo premio d’arte «Visibile 2011». Il premio, a cura di Matteo Lucchetti e Judith Wielander, è stata concepito dall'artista e attivista italiano Michelangelo Pistoletto, in collaborazione con la Fondazione Zegna. La partnership con la Serpentine è stata forgiata durante l'installazione de «The mirror of judgement» di Pistoletto nel 2011. Impostato con fermezza contro l'idea di arte per l'arte, il premio è dedicato ad artisti e collettivi che mirano a realizzare un cambiamento sociale responsabile attraverso le loro pratiche artistiche. L’idea che l'arte non dovrebbe essere auto-referenziale è radicata nella missione di Cittadellarte-Fondazione Pistoletto.
I quattro candidati finalisti sono stati selezionati da un totale di 27 proposte internazionali. La giuria assemblata per l'occasione è una fila di grandi star: Michelangelo Pistoletto, Ute Meta Bauer, il professore associato e direttore del programma di arti visive presso il MIT, Hans-Ulrich Obrist, direttore dei progetti internazionali della Serpentine Gallery, Okwui Enwezor, direttore artistico alla Haus der Kunst di Monaco di Baviera, e Andrea Zegna, co-fondatore della Fondazione Zegna.
Con una decisione unanime, il vincitore del premio di 25mila euro è stato il collettivo colombiano «Helena Producciones», con il progetto «8 Festival de la performance di Cali». Con sede a Cali, in Colombia, l'influenza del festival si estende su molte parti del paese, agendo come una piattaforma educativa gratuita e come veicolo di impegno per un dibattito artistico, sociale, politico ed economico. La portata e l'ambizione del progetto, che ora si avvia alla sua ottava edizione, ha assicurato il posto di vincitore agli occhi dei giudici.
«Eravamo particolarmente interessati a progetti di lunga durata e con specifiche finalità sociali», afferma Hans-Ulrich Obrist. «Viviamo in tempi tumultuosi, e abbiamo visto molti esempi di artisti con una forte immaginazione civica impegnati in recenti rivolte politiche e sociali in tutto il mondo».
Anche se il premio è ancora nella sua fase iniziale, ci sono già grandi speranze per il futuro, soprattutto per la sua portata internazionale. «Abbiamo consegnato il premio a Londra per creare una consapevolezza internazionale, ma se si guardano i progetti in concorso ci si rende conto che provengono da tutti i tipi di contesti sociali, dall'Europa dell'Est all'Asia e all’America Latina» dice Obrist. «Questo riflette la crescente polifonia del mondo dell'arte. Spesso i progetti migliori arrivano da dove meno te lo aspetti».
Anna Zegna, il co-fondatore della Fondazione Zegna, si augura che «Visibile possa andare avanti per ispirare altri artisti in tutto il mondo a sviluppare progetti socialmente impegnati e che possiamo continuare a beneficiare di lavoro con istituzioni importanti come la Serpentine Gallery».
Finora, nessuna indicazione su dove la cerimonia si terrà il prossimo anno.
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da The Art Newspaper, edizione online 12 gennaio 2012