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Notizie in breve dal mondo delle fondazioni

  • Pubblicato il: 21/03/2014 - 15:18
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NOTIZIE IN BREVE
Articolo a cura di: 
Micole Imperiali

Fondazione Mps si mette in sicurezza

Siena. Fondazione Monte dei Paschi di Siena ha venduto una quota dell'11,98% della banca, scendendo al 15,07% nel capitale dell'istituto di credito senese. Il ricavato delle vendite è principalmente destinato all’estinzione del debito nei confronti delle banche che avevano finanziato l'Ente nel 2011 per seguire l'aumento di capitale della banca. Come afferma Antonella Mansi, presidente dell’Ente, «abbiamo obiettivi di medio-lungo termine di messa in sicurezza e di creazione dell'attivo in modo da dare alla Fondazione un orizzonte temporale più lungo; è un work in progress. Abbiamo messo un punto e virgola, non un punto».

CheFare2: dopo i finalisti, si attende ora il vincitore assoluto

Milano. La seconda edizione del premio per la cultura cheFare! è giunto alla sua fase finale con l’individuazione di nove finalisti: A di Città, Apparecchio per aprire dal di sotto, di Casa in Casa, Farm Regeneration, Kinodromo, Memory Sharing, Or@le, Periferica e Terra Piatta. Il vincitore assoluto sarà annunciato dalla giuria il 3 aprile, dopo un’attenta valutazione delle singole proposte. cheFare! è innanzitutto un’operazione culturale: uno strumento di ricerca sui nuovi modi di fare cultura oggi in Italia e, allo stesso tempo, uno spazio che permette ad associazioni e imprese profit e non profit di sviluppare il proprio modo di fare, attivando collaborazioni e network territoriali. Si tratta di una piattaforma che premia l’impatto sociale, che per questa edizione ha raccolto, nel giro di due mesi, 71.000 voti e raccontato su Timu 1.400 progetti culturali.

Lavorare, creare, donare. Insieme si può, alla Fondazione Ferrero

Alba. La trentenne Fondazione Ferrero è simbolo di welfare aziendale, un primato nato da un’intuizione di Michele Ferrero basata sul motto «lavorare, creare, donare» che ha permesso alle maestranze di prima generazione che vent’anni fa hanno dato inizio ad un’azienda da fatturati da capogiro, di non disperdersi, ma continuare a fornire il loro contributo all’avventura di una vita. I dati parlano da soli: 1.800 pensionati Ferrero, suddivisi in quaranta gruppi di attività; una media di 800 presenze giornaliere in Fondazione; innumerevoli campi di impegno - dal gruppo di accoglienza che governa l’afflusso, a quello della biblioteca, poi c’è chi si occupa di adozioni a distanza e di attività tradizionali per anziani, il gruppo del «Nordic Walking» e delle gite ecologiche. Ma ancora autisti e medici a disposizione di chi ne abbia bisogno, pasticciere, cuochi e camerieri; ceramisti, pittori e ricamatrici; ex ragionieri che aiutano con la dichiarazione dei redditi; il gruppo di protezione civile, la corale, i manovali. Una grande famiglia parte di un’altrettando consistente iniziativa diventata ora un libro curato da Caterina Ginzburg, che ha affidato a Olivia Arthur di Magnum Photos il compito di raccontare tutta questa storia attraverso le immagini.

La ricostruzione in mostra a Fondazione Castiglioni

Milano. Documenti d'archivio, disegni di progettazione, schizzi, immagini inedite e modelli. Questo quanto esposto presso Fondazione Achille Castiglioni nella mostra a descrizione del progetto relativo alla ricostruzione di Palazzo Turati, sede della Camera di Commercio Industria e Agricoltura di Milano, realizzata tra il 1952 e il 1958, in seguito ai bombardamenti che lo colpirono durante la Seconda guerra mondiale. Il progetto, vincitore nell’ambito di una competizione a cui presero parte i maggiori architetti dell’epoca, fu curato dai fratelli Piergiacomo e Achille Castiglioni. Inaugurata il 13 marzo e visitabile fino al 31 luglio 2014, la mostra è curata da Marco Marzino e concepita come un ingranaggio ben funzionante, così come il progetto, presentato su tre cilindri rotanti su cui sono stati impressi i disegni e le immagini che lo riguardano.

Un palco «Orizzontale» per il MAXXI

Roma. Lo studio romano Orizzontale si aggiudica la quarta edizione di YAP MAXXI (Young Architects Program) con il progetto «8 ½», una parete di otto metri e mezzo concepita per il MAXXI, nello spazio antistante Piazza Boetti, come palco/parco che da giugno prossimo fornirà al pubblico del museo uno spazio adatto allo svolgimento di spettacoli, al relax, al gioco e alla contemplazione. Il progetto, selezionato da una giuria formata dalla direttrice del MAXXI Architettura Margherita Guccione, dal senior curator della sezione Pippo Ciorra, da Barry Bergdoll, Active Chief Curator of Architecture and Design del MoMA, da Jannette Plaut di Costructo, e Mario Nanni di Viabizzuno, è stato scelto «per la sua naturalezza nell’unire la forza della proposta architettonica a una evidente capacità di relazionarsi in modo flessibile ed efficiente con lo spazio aperto del museo e per la sua implicita realizzabilità attraverso l’uso di materiali semplici e riciclati».

Ottavio Mazzonis al Museo Accorsi - Ometto

Torino. Dal 22 al 30 marzo 2014 il Museo Accorsi – Ometto di Torino ospita la mostra «OTTAVIO MAZZONIS: l’avventura di una vita», concepita con la collaborazione della Fondazione che dell’artista porta il nome e costituita da otto dipinti databili tra il 1991 e il 2004.
Come afferma il Presidente della Fondazione Silvia Pirracchio, «nella visione espressiva del Maestro Ottavio Mazzonis esistono principi di armonie e equilibri precisi; è il linguaggio delle proporzioni, dei rapporti tonali, delle luci e dell’ombre che entrando in rapporto attivo rendono ricca di pathos la rappresentazione. Una visione dunque, che coinvolge la dimensione più alta e nobile dell’individuo tesa a dare la sua visione della vita e dei suoi momenti più significativi come valore in sé e come continuità nella ragione dell’arte».
Una conferenza sulla vita dell’artista, curata dal Dott. Marco Albera, si terrà il 22 marzo presso la sala conferenze della Fondazione Accorsi – Ometto.

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