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NOTIZIE IN BREVE DAL MONDO DELLE FONDAZIONI

  • Pubblicato il: 04/05/2017 - 22:55
Autore/i: 
Rubrica: 
NOTIZIE IN BREVE
Articolo a cura di: 
Francesca Sereno

>>> Roma Capitale e Fondazione TIM insieme per la rinascita del Mausoleo di Augusto >>>  Dalle fondazioni di origine bancaria: Fondazione CRT presenta i lavori alla Palazzina di Caccia di Stupinigi, Fondazione Cariplo lancia il concorso Giovani Idee, Fondazione Sicilia proclama i Vincitori della XLIII edizione del Premio Letterario Internazionale Mondello >>> parte il 1 maggio Una montagna di sguardi, workshop per la architetture di montagna della Fondazione per l’Architettura /Torino >>> Stati Generali Amici dei Musei e delle Gallerie - II Edizione >>> Nasce il sistema festival di fotografia con Reggio Emilia, Lucca, Lodi e Cortona >>> A Macerata Bodyquake, una performance che racconta epilessia e terremoti
 


Roma Capitale e Fondazione TIM insieme per la rinascita del Mausoleo di Augusto
Roma. Ne parlammo in anteprima a maggio 2014 in occasione del Bimillenario di Augusto, quando già da un anno la Sovrintendenza capitolina aveva messo a punto un grandioso progetto per rendere «visibile e visitabile» il Mausoleo di Augusto, da troppi anni una sorta di dente cariato al centro di una piazza da sempre problematica e interamente da riprogettare. Bisogna dirsi fortunati perché, pur cambiato,
E’ finalmente iniziato il progetto di recupero e musealizzazione del Mausoleo di Augusto , mentre quello sulla piazza, vinto nel 2006 dal gruppo guidato dall’architetto Francesco Cellini, è ancora bloccato al I lotto di lavori.
Il sovrintendente Claudio Parisi Presicce, che da qualche mese vede riunite  le competenze sia per il mausoleo che per la piazza, spera di sciogliere i nodi in tempi brevi. Il 31 ottobre scorso, ultimo giorno utile per non perdere il finanziamento di 6 milioni di euro elargito dalla Fondazione Tim, sono partiti i cantieri, in realtà quelli del restauro conservativo finanziati dal Mibact e Roma Capitale con 4 milioni e 275mila euro.
Il Mausoleo di Augusto è il  monumento sepolcrale circolare più grande del mondo, molto più di Castel Sant’Angelo che pure si è meglio conservato: un cilindro di 87 metri di diametro e di un’altezza presunta di 45 metri (di cui solo la metà oggi conservati), con 13mila mq di murature da restaurare e 800mq di superfici da impermeabilizzare.
Il 31 marzo è partito anche il II lotto di lavori, quello finanziato dalla Fondazione Tim, che serviranno alla copertura retta da 12 pilastri, all’impiantistica (illuminazione, antincendio, sicurezza, videosorveglianza) e all’allestimento museale al piano terra, nei dodici spazi trapezoidali delle concamerazioni, che ripercorrerà l’intera lunga storia del monumento, dalla sua fondazione sotto Augusto all’indomani della vittoria su Antonio, alle spoliazioni, alla trasformazione prima in fortezza dei Colonna, poi in residenza Soderini, in anfiteatro Correa e infine in Auditorium, smontato negli anni Trenta (storia e restauri sono ripercorsi sul sito www.mausoleodiaugusto.it, anche col supporto di immagini 3D, attivo da oggi). Nella parte centrale verrà smontato con molta cautela il pilastro centrale e la finta cella a nicchioni in cemento realizzati durante il Fascismo, che ingloba pezzi di murature antiche crollati durante le spoliazioni del travertino. I lavori dureranno due anni, la conclusione e l’apertura al pubblico sono previste per aprile 2019. Per allora tutto il mausoleo sarà praticabile, anche gli ambienti dell’anello superiore, che sarà raggiungibile tramite la vecchia scala che saliva all’auditorium smontato da Mussolini.
Dagli scavi sono emersi nuovi reperti: oltre a una testa femminile imperiale d’età severiana, probabilmente Giulia Domna, il ritrovato piano di calpestio antico ha certificato il riferimento al monumento funerario di Alessandro Magno e ai modelli greci, per via della struttura ad anelli concentrici. Oggi intanto una recinzione lunga 300 metri illustra la storia del mausoleo nei secoli (con il logo della Tim ripetuto in tutto il perimetro) mentre una suggestiva illuminazione lo valorizza di notte con 55 corpi luminosi a led.
 
Fonte: http://www.ilgiornaledellarte.com/articoli/2017/5/127676.html
 
Lavori in corso alla Palazzina di Caccia di Stupinigi
 
Lunedì 8 maggio, presso la Palazzina di Caccia di Stupinigi (ritrovo all’esterno della biglietteria) sarà presentato alla stampa il work in progress dei lavori di restauro dell’Appartamento del Re, finanziati dalla Fondazione CRT e realizzati con la Consulta per la Valorizzazione dei Beni Artistici e Culturali di Torino.
 Sarà possibile approfondire i dettagli degli interventi con i responsabili del cantiere e i funzionari della Soprintendenza.
Saranno presenti il Presidente della Fondazione CRT Giovanni Quaglia e il Segretario Generale Massimo Lapucci, con Cristiana Maccagno Vice Commissario FOM e  Adriana Acutis Presidente Consulta.
 
Bando Giovani Idee per il rilancio del territorio lecchese
Dalla creazione di un festival interculturale, alla valorizzazione dei siti di arrampicata, i vincitori del bando Giovani Idee, hanno avuto come obiettivo lo sviluppo del territorio locale di LeccoMerate e Bellano, puntando sull’innovazione in campo ambientale, educativo, turistico, culturale e delle nuove tecnologie.
Lanciato nell’ambito di Living Land, il progetto sostenuto dal bando «Welfare di comunità» di Fondazione Cariplo, Giovani Idee ha premiato 11 iniziative proposte da gruppi di giovani tra i 18 e i 29 anni, con un contributo di 1.500 € per la realizzazione.
Tra i premiati, in molti hanno puntato sulla promozione del territorio come luogo di attrazione turistica. Verticalmente amici, ad esempio, si rivolge al turismo sportivo, prevedendo la realizzazione di una segnaletica per i siti di arrampicata del parco regionale della Grigna Settentrionale. Punta alla promozione turistica anche Tradizioni a portata di click, il progetto che, attraverso il il posizionamento di pannelli turistici, tradotti in 3 lingue, invita a visitare i luoghi storici e rappresentativi del territorio, rendendo disponibile anche la lettura tramite QR code. Sentitissimo tra i progetti vincitori, anche il tema dellintegrazione, diversi si sono cimentati in questo campo. Tra questi, Racconti in movimento, un’iniziativa che intende colmare la distanza tra immigrati e popolazione locale, creando un parallelo tra la passata emigrazione degli italiani e i nuovi arrivi di oggi.
Una campagna per accrescere la consapevolezza dei cittadini, combattendo stereotipi e paura del diverso, che prenderà forma grazie ad una ricerca storiografica presso l’archivio storico di Mandello del Lario e una serie di interventi rivolti alla cittadinanza durante i quali presentare i risultati del materiale raccolto. È volto a promuovere l’integrazione anche il Festival Interculturale Ubuntu, ideato da un gruppo di ragazze ventenni, per creare un'opportunità di scambio tra i giovani migranti e quelli locali, con un evento suddiviso in tre giornate in cui, attraverso la sovrapposizione di diverse tematiche (arte e letteratura, danze e musica, cibo), si favorisce l'incontro tra i residenti e gli ospiti del C.A.R.A.
E l’avventura di Giovani Idee continua. È stata infatti lanciata una seconda edizione, sempre aperta ai giovani under 30 e questa volta il contributo massimo in palio è di 2000€ ciascuno. I «giovani imprenditivi» avranno l’opportunità di mettersi alla prova nella realizzazione di un progetto in tutte le sue fasi: dall’ideazione alla progettazione, fino alla realizzazione concreta e alla condivisione con la comunità locale.
 
Scarica il programma
 
Una montagna di sguardi, workshop per la architetture di montagna
Dal 10 al 14 maggio la Fondazione per l'architettura / Torino organizza, in collaborazione con Parcolimpico, Comune di Pragelato, Comune di Venaus e con il sostegno del Programma «Torino e le Alpi» della Compagnia di San Paolo, Una montagna di sguardi, un workshop di progettazione internazionale e un ciclo di conferenze di architettura.
 Il workshop nasce con l'intento di elaborare e divulgare visioni inedite e ispiratrici di un’immagine contemporanea di montagna, capaci di valorizzarne l’identità culturale e le potenzialità innovative.
Questi i due casi studio:
 Il centro storico di Venaus, borgo alpino della Val Cenischia a poco più di 50 chilometri da Torino, rispecchia una situazione tipica dei centri montani del Piemonte occidentale che, in seguito allo sviluppo di impianti industriali nei fondivalle e in pianura, a partire dai primi anni del ‘900 hanno subìto un forte spopolamento. Le risorse e le tradizioni tipiche del territorio hanno perso il ruolo centrale che avevano sempre rivestito, nel sistema produttivo così come nell’ambiente costruito e oggi Venaus si trova ad affrontare un rapporto irrisolto tra tradizione e modernità, in bilico tra la nostalgia del passato e il conformismo a un presente che non sente come proprio. Il workshop si ripropone di ripensare la metodologia di intervento architettonico nei contesti alpini lavorando su tre ambiti: il recupero e la valorizzazione del patrimonio edilizio privato, la riconfigurazione dei luoghi che fanno da cerniera tra spazio pubblico e proprietà privata e la riorganizzazione e il miglioramento dei caratteri peculiari dello spazio pubblico cittadino.
Pragelato è una località a circa 1.500 m di altezza in Alta Val Chisone, conosciuta soprattutto per le tre discipline sportive ospitate durante le Olimpiadi invernali del 2006 (il salto, lo sci nordico e la combinata nordica). A partire dal 2014 è stato avviato il progetto Pragelato Natural Terrain, volto a riqualificare un’area di circa 8 km quadrati sul versante nord della valle, con l’obiettivo di incrementare la fruizione del territorio nei mesi invernali, ma anche nella stagione estiva grazie alla presenza di infrastrutture per sport estivi. All’interno di questo progetto, l’area dello Stadio Olimpico rimane una di quelle più critiche. Si compone di due trampolini olimpici, tre trampolini scuola, una torre per i giudici e un edificio per le partenze, cui si aggiungono un albergo/ristorante e una club house. Nonostante i molti punti di forza dell’impianto: facile accessibilità, vicinanza al centro abitato e visibilità dalle principali arterie, nell’agosto del 2009 lo Stadio è stato chiuso per la difficoltà di raggiungere una sostenibilità economica nella sua gestione. E la caduta in disuso ha inevitabilmente condotto ad un processo di lento degrado. I partecipanti del workshop saranno chiamati a produrre soluzioni progettuali a scale diverse per rivalorizzare e rifunzionalizzare le strutture attualmente presenti sul sito, integrandole nel contesto di Pragelato.
 30 progettisti (architetti professionisti e studenti universitari) lavoreranno in piccoli gruppi suddivisi tra Pragelato e Venaus e saranno seguiti da architetti di fama internazionale esperti di ambito montano: Stefano Pujatti di Elasticospa, Adriano Marangon e Michela De Poli di MADE associati, Sarah Becchio e Paolo Borghino di StudioErrante Architetture, Michael Obrist di FELD72, Federico Mentil di Ceschia e Mentil architetti associati e Pietro Vincenzo Ambrosini, Alessandro Busana ed Enrico Lunelli per il collettivo Montemarzio.
 
Proclamati i Vincitori della XLIII edizione del Premio Letterario Internazionale Mondello
Proclamati i vincitori della quarantatreesima edizione del Premio Letterario Internazionale Mondello: Stefano Massini con Qualcosa sui Lehman (Mondadori), Alessandra Sarchi con La notte ha la mia voce (Einaudi), Alessandro Zaccuri con Lo spregio (Marsilio) per la sezione Opera Italiana; Antonio Prete con Il cielo nascosto (Bollati Boringhieri), per la sezione Mondello Critica. 
Il Mondello è promosso dalla Fondazione Sicilia insieme con il Salone Internazionale del Libro, in collaborazione con la Fondazione Andrea Biondo e d’intesa con la Fondazione Premio Mondello.
I vincitori del Premio Opera Italiana e del Premio Mondello Critica sono stati scelti da un Comitato di Selezione, composto dai critici letterari Stefano Jossa, Francesca Serra e Gino Ruozzi.
I tre romanzi vincitori del Premio Opera Italiana, saranno sottoposti al voto di 120 lettori ‘forti’, indicati da ventiquattrolibrerie di tutta Italia, scelte in partenariato con l’inserto Domenica de Il Sole 24 Ore. Le loro preferenze saranno espresse tramite votazione online, da giugno a ottobre, e decreteranno il vincitore del Premio SuperMondello, riconoscimento che sarà consegnato a novembre a Palermo.
In parallelo, una giuria di centocinquanta studenti di quindici scuole secondarie di secondo grado (dodici di Palermo e tre di Enna, Marsala, Noto) decreterà il vincitore del Premio Mondello Giovani. Gli studenti leggeranno i tre romanzi in gara e voteranno il loro preferito, motivando la scelta con un giudizio critico.  Ai migliori tre giudizi, scritti dagli studenti, il Comitato di Selezione assegnerà il Premio alla Migliore Motivazione. Tutti i riconoscimenti saranno consegnati a Palermo,venerdì 24 novembre 2017.
I vincitori si aggiungono al Premio Autore Straniero Cees Nooteboom, l’autore olandese che sarà premiato domenica 21 maggio 2017 al Salone Internazionale del Libro di Torino (ore 17, in Sala Azzurra, Lingotto Fiere) in un incontro aperto al pubblico condotto da Ernesto Ferrero, giudice monocratico, e presieduto da Giovanni Puglisi, presidente del premio. 
Nato nel 1975 su volontà di un gruppo di intellettuali siciliani, il Mondello si è distinto, sin dall’inizio, per il carattere internazionale. Tra i premiati ci sono: Günter Grass, Milan Kundera, Doris Lessing, Javier Cercas, Adonis, Don DeLillo, David Grossman, Elizabeth Strout, Emmanuel Carrère, Marilynne Robinson, Alberto Moravia, Italo Calvino, Andrea Camilleri e Alberto Arbasino.
  
Stati Generali Amici dei Musei e delle Gallerie - II Edizione
Il 3 maggio presso la Galleria Borghese di Roma il Ministro per i Beni e le Attività Culturali e il Turismo Dario Franceschini ha partecipato alla seconda edizione degli Stati Generali Amici dei Musei e delle Gallerie, iniziativa promossa dall'associazione «Amici degli Uffizi» con la Presidente Maria Vittoria Colonna Rimbotti, quest'anno in collaborazione con i «Mecenati della Galleria Borghese» e la Presidente Maite Bulgari.
Sono state tre le proposte legislative lanciate al Ministro: unificare gli strumenti attuali di sponsorizzazione ed equipararli al modello francese (il più vicino a quello italiano), potenziare l’Art Bonus e rafforzare il ruolo delle Associazioni Amici dei Musei, come veicolo della legge e destinatari di donazioni.
La tavola rotonda ha visto riuniti, tra gli altri, Luca Bergamo, Vice Sindaco e Assessore alla crescita culturale di Roma; due direttori di musei del sud, Eva Degl’Innocenti, Direttore Museo Archeologico Nazionale di Taranto, Carmelo Malacrino, Direttore Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria; Lorenzo Casini, Consigliere Giuridico del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo; Anna Coliva, Direttore della Galleria Borghese; e Jane Thompson, Consiglio Superiore dei Beni Culturali e Paesaggistici.
Dallo studio presentato oggi dall’avvocato Rossi, dello studio legale Pavesio e Associati, emerge che per incentivi fiscali alle erogazioni liberali in materia di beni culturali è necessario ispirarsi sia al modello fiscale statunitense, sia alla Francia. In sostanza, ciò che si è proposto
al Ministro Franceschini è un'estensione dell'Art Bonus a tutti i beneficiari (pubblici e privati) senza la ripartizione in tre quote annuali (come prevede adesso) come avviene in Francia o USA.
Tutto ciò con la possibilità di utilizzare la piena detrazione, oltre il limite annuale a
oggi consentito, fino al quinto anno.
 
Nasce il sistema festival di fotografia con Reggio Emilia, Lucca, Lodi e Cortona.
I quattro festival di fotografia tra i più importanti in Italia - Festival della Fotografia Etica di Lodi, Fotografia Europea di Reggio Emilia, Photolux Festival ossia la Biennale Internazionale di Fotografia di Lucca e Cortona On The Move -  hanno avviato un processo di collaborazione allo scopo di favorire lo sviluppo della cultura della fotografia, attraverso politiche condivise, per affrontare con maggiore efficacia e più risorse la competitività del settore a livello europeo e mondiale. La crescita comune e la collaborazione sinergica è un presupposto di sviluppo anche per la crescita a livello nazionale.
 La collaborazione tra i quattro festival si svilupperà in un programma triennale a partire dal 2017. La prima iniziativa messa in atto riguarda la comunicazione e la promozione che sarà effettuata con campagne sinergiche sui social media: condivisione di contenuti e promozione incrociata attraverso le pagine Facebook dei quattro festival. Con questa campagna saranno raggiunti un pubblico di appassionati di 100.000 persone. Nel 2018 sarà creato un biglietto cumulativo di ingresso alle mostre e agli eventi per i quattro festival. L’obiettivo per il 2019 è avviare progetti comuni.
 L’annuncio della creazione del sistema festival arriva a meno di un mese dalla convocazione dei primi Stati Generali della Fotografia promossi dal Mibact tenutisi a Roma il 6 aprile 2017, un momento di grande importanza per il mondo della fotografia in Italia.
 L’esigenza dei festival di fare rete e di collaborare per lo sviluppo del settore nasce dalla consapevolezza del potenziale della fotografia come una delle forme culturali dal linguaggio più immediato e più vicino alle persone.
 
Bodyquake: a Macerata la prima nazionale
Il 3 maggio, a Macerata si è svolta all’interno dell’Unifestival 2017, Il Festival degli studenti dell’omonima università, la prima nazionale di Bodyquake. Una performance partecipativa dal nome particolare, letteralmente «terremoto del corpo» ma anche «corpo scosso», per raccontare fisicamente, attraverso dati che diventano indossabili e tecnologie che guardano al futuro, due ferite del presente. La prima è l’epilessia, ferita del corpo e patologia che colpisce l’1% della popolazione, l’altra è il terremoto, ferita della terra che ha coinvolto anche le Marche. Lo scopo di Bodyquake è quello di far riflettere chi partecipa tanto sull’epilessia, provando in prima persona il senso di paralisi neurologica, tanto sugli effetti del terremoto.
I dati sono al centro di Bodyquake: quelli scientifici oggetto di studio medico e quelli riguardanti la vita personale dei pazienti. Unendoli, si ottengono delle informazioni trasversali che diventano una danza, una coreografia interpretata da un’artista, la performer Francesca Fini. Tramite delle tecnologie indossabili si realizza la partecipazione del pubblico, che il BodyQuake, la vibrazione tellurica del sequestro. Due le fasi di questa danza: la prima caratterizzata dai dati relativi all’epilessia e l’altra dall’ibridazione dei dati sul terremoto e sui terremotati.
Protagoniste sono anche le tecnologie del presente che guardano al futuro: l’interaction design, con i romani Salvatore Iaconesi ed Oriana Persico, e mixed media, video e performance con Francesca Fini, che definisce i suoi progetti caratterizzati da una forte componente sociale e politica.
Salvatore Iaconesi è interaction designer, ingegnere robotico, artista, hacker. Insegna anche pratiche di cross-media. Ha prodotto videogames, intelligenze artificiali, ecosistemi mobili, architetture interattive, pubblicazioni cross-mediali, sistemi di realtà aumentata. Oriana Persico è invece un’artista e scrittrice, esperta in politiche partecipative e di inclusione digitale. Ha collaborato con i governi nazionali e l’Unione europea in materia di diritti digitali, innovazione sociale e tecnologica, condivisione delle conoscenze.
La performance artistica è organizzata dall’associazione di promozione sociale Cr.A.Sh (Creative Art Shocking) che utilizza l’arte come dispositivo di cambiamento socio-culturale, senza distinzioni tra forme classiche e declinazioni contemporanee.
L’evento è realizzato in collaborazione con IRCCS Neuromed, Fondazione Neuromed, La Cura e Art is Open Source.

 
Hirst: sfida negli abissi
Che sia costata 60 o 100 milioni di dollari, che questa enormità sia stata finanziata dal pool Pinault-Gagosian-Jay Jopling oppure, come sembra, l’artista abbia sborsato di tasca sua, piaccia o non piaccia la megamostra di Damien Hirst a Venezia, una clamorosa rentrée dopo quasi dieci anni di sostanziale assenza dal palcoscenico, è spettacolare. Non tanto per le opere (ormai l’uomo che mise sotto formaldeide uno squalo tigre ci ha abituato a tutto) quanto perché si tratta di un nuovo tuffo con salto mortale, con un coefficiente di difficoltà altissimo: le quotazioni del più talentuoso degli ex Yba erano colate a picco (proprio come la nave naufragata protagonista della mostra) nelle perigliose acque dell’arte contemporanea.
(Dal Giornale dell’Arte, edizione online, 2 maggio 2017)

 
Tratta di esseri umani, la Libia di Narciso Contreras al Palazzo Reale di Milano
Il Prix Carmignac du photojournalisme, lanciato nel 2009 dalla omonima fondazione parigina, si pone come missione quella di promuovere e sostenere progetti fotogiornalistici d’indagine a lungo termine, da realizzare in un’area del mondo, ogni anno diversa, che sia «al centro di conflitti geostrategici, dove i diritti umani e la libertà di parola sono spesso violati».
(Dal Giornale dell’Arte, edizione online, 2 maggio 2017)