Musei e paesaggi culturali, a Siena una conferenza internazionale dell'Icom
Siena. Museo e paesaggio: un legame strettissimo in un Paese come l’Italia, dove il patrimonio museale ha quasi sempre origine dal contesto territoriale di prossimità e si estende, al di fuori del museo, in un paesaggio plasmato dall’opera dell’uomo. Particolarmente felice, quindi, la collocazione in Italia della24ma Conferenza Generale dell’Icom, International Council of Museums (Icom), «Museums and Cultural Landscapes», che si terrà a Milano nel 2016.
Il tema, affrontato spesso per categorie specifiche, come gli ecomusei, ha implicazioni più ampie: coinvolge l’identità attuale del museo, che vive se si apre all’esterno, stabilendo rapporti con i territori e le comunità.
In vista del 2016, l’Icom organizza la Conferenza Internazionale «Musei e Paesaggi Culturali» a Siena, il prossimo 7 luglio, dove musei, istituzioni, associazioni si confronteranno su esperienze e problemi. L’incontro ha il sostegno di Regione Toscana e Banca Mps, in collaborazione con il Comune di Siena e la Fondazione Musei Senesi. In mattinata, la sessione plenaria: tra gli altri Hans-Martin Hinz (Icom), Alberto Garlandini (Icom Italia), Francesco Bandarin (Unesco), Chihei Suzuki(Cultural Properties Department, Giappone). Una bozza di «Carta su musei e paesaggi culturali» sarà presentata per la discussione da Daniele Jalla. Nel pomeriggio i lavori saranno divisi in sezioni tematiche. La domanda cruciale è: quali ruoli e responsabilità possono avere i musei italiani nella protezione e nella conoscenza del paesaggio? Che i musei siano potenzialmente una risorsa preziosa è già suggerito nell’Atto d’indirizzo sugli standard museali, dove si parla, rispetto al territorio, di programmi di ricerca, monitoraggio, manutenzione, salvaguardia, organizzazione di percorsi. D’altronde, ben prima della definizione dell’Unesco di «cultural landscape» l’Italia aveva inserito (caso unico al mondo) la tutela di paesaggio e patrimonio, unitamente, tra i principi fondamentali della Costituzione.
Ma la strada è ancora molta per capire con quali strumenti concreti estendere le buone pratiche. L’incontro di Siena vuole segnare l’avvio di un percorso, nella convinzione che sia prioritario stabilire solidi rapporti tra musei e associazioni impegnate per il paesaggio.
da Il Giornale dell'Arte, edizione online, 4 luglio 2014