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Musei e paesaggi culturali

  • Pubblicato il: 20/06/2016 - 08:21
Rubrica: 
MUSEO QUO VADIS?
Articolo a cura di: 
Alberto Garlandini

Dal 3 al 9 luglio tremila professionisti museali provenienti da 130 paesi di tutti i continenti si riuniscono a Milano per la XXIV Conferenza generale di ICOM, l’International Council of Museums. I temi in discussione e gli eventi in programma: ce ne parla Alberto Garlandini, Presidente del Comitato organizzatore della Conferenza e membro dell’Executive Council di ICOM

Dopo una giornata di riunioni degli organi dirigenti di ICOM, il 4 luglio prossimo si aprirà al MICO, il Centro Congressi di Milano, la 24 Conferenza generale di ICOM, l’associazione mondiale dei musei e dei professionisti museali. ICOM è stata fondata a Parigi nel 1946, in concomitanza con la prima assemblea dell’UNESCO. ICOM festeggia il suo settantesimo anniversario e una mostra dedicata alla sua storia sarà aperta al centro della spazio congressi. ICOM ha più di 36.000 soci presenti in 140 paesi ed è organizzata in 174 Comitati Nazionali e Internazionali, Organizzazioni affiliate e Alleanze Regionali. Ogni tre anni la Conferenza generale di ICOM riunisce migliaia di professionisti per discutere i principali temi che i musei affrontano globalmente. Dopo Shangai nel 2010 e Rio de Janeiro nel 2013 ora è la volta di Milano e dell’Italia.
Quali sono i temi in discussione in questa settimana di incontri, dibattiti ed eventi?
Il tema della Conferenza è il rapporto tra i musei e i paesaggi culturali. E’ un tema di grande attualità e caro alla museologia italiana. Nel luglio 2014 ICOM Italia iniziò la discussione e approvò la Carta di Siena, un documento che sintetizza la riflessione italiana: “il paesaggio italiano è il paese dove abitiamo ed è parte costituente della nostra identità”.
Discutere di musei e paesaggi culturali significa affrontare la sfida della contemporaneità e del cambiamento globale. In tutto il mondo le comunità sono in rapida e costante trasformazione economica, sociale, culturale e i musei sono al centro di questi processi. Continuano a conservare e valorizzare le loro collezioni ma hanno nuove responsabilità verso le comunità di cui sono espressione, verso il territorio da cui provengono le loro collezioni, verso i paesaggi che li circondano. Come possono i musei diventare centri di interpretazione dei luoghi e delle comunità cui appartengono? Come possono i musei diffondere la conoscenza del patrimonio culturale conservato all´interno e all´esterno delle proprie sedi? Come possono i musei aiutare le comunità a conservare il paesaggio, a promuovere lo sviluppo in modo sostenibile, a incrementare il turismo senza mettere in pericolo il patrimonio culturale e naturale?
I musei si aprono al cambiamento sociale, si occupano anche del patrimonio materiale e immateriale diffuso nel territorio e dei paesaggi che li circondano, si impegnano nel dialogo interculturale e nella costruzione di nuove identità culturali, promuovono la partecipazione e l’integrazione, aiutano i cittadini e le comunità ad aprirsi al nuovo e al diverso.
I musei promuovono la partecipazione delle comunità, in sintonia con la Convenzione europea di Faro sono impegnati a creare “comunità di paesaggio”, e a coinvolgere pubbliche istituzioni, cittadini e associazioni nella valorizzazione del patrimonio culturale e dei paesaggi.
Cinque keynote speakers di rilievo internazionale si confronteranno con il tema della Conferenza e proporranno ai congressisti la loro esperienza e il loro pensiero. Christo parlerà della sua esperienza artistica e della sua visione del rapporto tra arte e paesaggio, presentando anche i Floating Piers, la grande installazione nel Lago di Iseo. Il Premio Nobel per la Letteratura Orhan Pamuk affronterà il rapporto tra letteratura, museologia e paesaggio, e ci parlerà del suo Museo dell’innocenza a Istanbul. L’economista australiano David Throsby ragionerà dell’economia della cultura, del valore del patrimonio culturale e dei musei, del necessario finanziamento pubblico e privato per la loro gestione. L’architetto italiano Michele De Lucchi tratterà di museografia, del rapporto tra musei, design e architettura, e dei progetti espositivi che ha realizzato a Milano e nel mondo. La professoressa e leader politico dello Zambia Nkando Luo, parlerà di come la cultura e i musei siano al centro di un nuovo modello di sviluppo dei paesi africani.
Tre panel dicussion con museologi di tutto il mondo affronteranno temi di grande attualità. Il 4 luglio Francesco Bandarin, Vice Direttore Generale per la Cultura dell’UNESCO, François Mairesse, dell’Université Sorbonne Nouvelle di Parigi, Paola Marini Direttrice delle Gallerie dell’Accademia di Venezia, e Tereza Scheiner, dell’UNIRIO di Rio de Janeiro, discuteranno di “Cosa significa per i musei la nuova Raccomandazione dell’UNESCO sulla promozione e protezione dei musei e collezioni, della loro diversita’ e del loro ruolo?”.
Il 5 luglio Eric Dorfman, Direttore del Carnegie Museum of Natural History di Pittsburgh, USA, Khaled El-Enany, Ministro delle Antichità della Repubblica Araba d’Egitto, e Markus Hilgert, Direttore dell’Ancient Near East Museum in the Pergamon di Berlino discuteranno di “Come possono i musei contribuire alla lotta contro il traffico illecito dei beni culturali?”.
Il 6 luglio David Fleming, Direttore dei National Museums di Liverpool, Robin Hirst, Direttore del Museum Victoria di Melbourne, Australia, Marlen Mouliou della National and Kapodistrian University di Atene, e Giusi Nicolini, Sindaco di Lampedusa e Linosa discuteranno del ”Nuovo ruolo sociale dei musei: nuove migrazioni, nuove sfide”.
Le 2016 Memorial Lectures di ICOM il 5 luglio saranno dedicate alla memoria di Qassem Abdallh Yehya (1978–2015) e Khaled al Asaad (1934–2015), i colleghi dei musei siriani assassinati barbaramente mentre esercitavano la loro missione a favore del patrimonio culturale. Location
Durante la Conferenza si svolgeranno centinaia di incontri, dibattiti ed eventi, nel Centro Congressi MICO e nei musei di Milano, della Lombardia e delle regioni vicine. Il programma dettagliato e continuamente aggiornato è online nel sito web della Conferenza e nella App per Smartphone.
Al termine della Conferenza l’Assemblea Generale di ICOM approverà sia le Risoluzioni con i risultati del dibattito sia la “Dichiarazione di Milano” con i nuovi impegni sociali dei musei verso i paesaggi culturali e le comunità.
Che eventi sociali accompagneranno la Conferenza?
Per accogliere ICOM e i partecipanti della Conferenza il Ministero per i beni e le attività culturali e il turismo il 3 luglio promuove la prima edizione della “Festa dei Musei”, una apertura gratuita di tutti i musei italiani con una straordinaria offerta di iniziative, laboratori didattici, visite guidate, conferenze, lezioni, incontri, spettacoli.
Durante la Conferenza più di 50 musei ed istituzioni culturali milanesi offriranno un gran numero di eventi collaterali per i congressisti e quando possibile anche per i cittadini. Il 4 luglio la festa di apertura di ICOM 2016 si terrà al Castello Sforzesco e i congressisti potranno visitare i musei del Castello, il nuovo museo della Pietà Rondanini di Michelangelo e la restaurata “Sala delle Asse” di Leonardo. Il 5 luglio il Museo della Scienza e della Tecnologia organizzerà una speciale apertura notturna con eventi musicali, aperta anche ai cittadini di Milano. Il 6 luglio la Veneranda Fabbrica del Duomo offrirà ai congressisti un concerto nel Duomo di Milano e visite guidate al Museo del Duomo. La sera del 7 luglio il Palazzo di Brera e tutti i suoi musei e istituti culturali saranno aperti con eventi speciali. Il 9 luglio la Triennale ospiterà la Cerimonia e la Festa musicale di chiusura della Conferenza e i partecipanti potranno visitare il Museo del Design e la XXI Esposizione Triennale Internazionale.
L’8 luglio i congressisti parteciperanno a più di 40 escursioni a Milano e nelle regioni vicine dove i musei e le autorità locali e regionali offriranno loro la possibilità di conoscere paesaggi italiani al di fuori dei percorsi tradizionali.
Partecipare ad una Conferenza generale di ICOM è un’esperienza unica dal punto di vista professionale e personale. In pochi giorni si incontrano migliaia di colleghi di tutto il mondo, si scambiano idee ed esperienze, si costruiscono progetti e reti di collaborazione, si tessono nuove relazioni. Si impara dalla museologia internazionale e si portano i propri contributi all’attenzione del mondo.
Le iscrizioni on line sono ancora aperte nel sito di ICOM Milano 2016 network.icom.museum

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