Mantova la prima Phyigital City italiana
Presentati al ridotto della Scala di Milano i progetti di Mantova Capitale Italiana della Cultura 2016: un’occasione per elaborare nuove politiche di lungo termine, che riconoscono nella cultura un motore di sviluppo per il territorio. Molte le azioni che integreranno ricerca artistica e progettazione sociale a partire da Arcipelago di Ocno, il nuovo paesaggio di Joseph Grima che ridisegna i laghi di Mantova attraverso un percorso partecipato che vede la cittadinanza protagonista della rigenerazione urbana. Importante il messaggio lanciato dal Sindaco, «L’Italia e l’Europa devono veicolare il messaggio universale che attraverso la cultura si riconquistano spazi di libertà, si cambiano le città e le vite delle persone»
Milano. Al ridotto della Scala è stato presentato il progetto di Mantova Capitale Italiana della Cultura 2016. Il Sindaco Mattia Palazzi sottolinea il ruolo fondamentale della cultura nello sviluppo del territorio :«dal 27 ottobre scorso, giorno della nomina a capitale italiana della cultura, Mantova ha raccolto una sfida, di rigenerazione culturale ed economica, che richiede tre ingredienti fondamentali: capacità di fare squadra, innovazione e coraggio - dichiara. Il riconoscimento ha dato fiducia ed entusiasmo ai mantovani e ci consente di tessere relazioni importanti in Italia e in Europa. Abbiamo lavorato con passione, per costruire un progetto di respiro internazionale fondato su un approccio di sistema che conta sull’aiuto delle nuove tecnologie e sulla attivazione della comunità».
Hi-tech, comunità e futuro le parole chiave del progetto di Mantova che riparte dalla valorizzazione della storia e dell’unicità del proprio patrimonio culturale per elaborare nuove politiche culturali nel lungo termine.
Sono stati investiti 6 milioni di euro per “attivare” e connettere l’eredità culturale che fanno di Mantova la prima Phyigital City italiana, ovvero una città che coniuga l’esperienza fisica e quella digitale, puntando su innovazione e coinvolgimento. Due i grandi progetti attivati in questo senso che cambieranno la percezione del patrimonio: la creazione di una piattaforma tecnologica, che permette di sperimentare un’interazione inedita tra mondo fisico e mondo digitale e la partnership con Google per digitalizzare il capitale storico-artistico della città nell’ambito del progetto Google Art Project. I cittadini possono partecipare attivamente alla mappatura della città, censendo luoghi, eventi, arredo urbano e qualsiasi altro elemento di interesse in un’ottica di crowdsourcing.
Una sintesi tra il modello di città efficiente, evoluta, sostenibile e tecnologica e il modello di città rinascimentale declinata nelle forme del bello, del buono, del sapere e delle relazioni sociali.
Il progetto ambizioso, infatti, punta all’elaborazione di nuove politiche culturali che sposino tradizione e innovazione per una nuova Rinascenza. Binomio questo molto caro anche alla Regione Lombardia e all’Assessore Culture, Identità e Autonomie, Cristina Cappellini che sottolinea il contributo attivo della Regione, non solo economico ma anche progettuale attraverso il protocollo di collaborazione con Matera Capitale Europea della Cultura 2019 e l’iniziativa di promozione del patrimonio UNESCO di Mantova e di tutta la Lombardia.
Il 2016 è l’anno in cui Mantova si propone come luogo per l’elaborazione di nuovi paradigmi culturali, non dimenticando l’eredità del passato, ma si rinnova per accogliere la creatività contemporanea con la commistione di linguaggi artistici con l’aspirazione di diventare un laboratorio per le nuove generazioni.
Stefano Baia Curioni, Presidente del Centro Internazionale di Arte e Cultura di Palazzo Te, racconta il palinsesto di eventi e progetti che trasformeranno la città in una piattaforma dinamica.
Nella programmazione, l’arte esce dai suoi luoghi tradizionali e si apre alla città, offrendosi come occasione di riqualificazione urbana. Stefano Arienti firmerà l’installazione Quadri da un’esposizione, un omaggio alla pittura mantovana del ‘900, con oltre 200 opere di artisti locali finora conservate nei depositi del Museo Civico di Palazzo Te. A giugno, invece, sotto la curatela di Cristiana Collu e Saretto Cincinelli, andrà in scena Un sogno fatto a Mantova, progetto site specific per le Fruttiere di Palazzo Te.
Palazzo Ducale spazierà dal moderno al contemporaneo con Albrecht Dürer e Sonia Costantini insieme a Josef Schwaiger. Non mancherà la musica con gli appuntamenti di Mantova Chamber Music Festival Trame Sonore, alla quarta edizione, che invita il pubblico a scoprire capolavori della grande musica classica in location suggestive, insieme a Mantovamusica e l’ormai storico Mantova Jazz Festival.
Presenti anche i tradizionali appuntamenti mantovani de il Festivaletteratura, Segni d’infanzia e OLTRE, festival internazionale di arte e teatro dedicato ai più piccoli, MantovArchitettura e i due giorni di Mantova Creativa, con design e arte pubblica.
Cinema, concerti, street-art, progetti con le scuole, rassegne e escursioni caratterizzeranno il programma durante tutto l’anno.
Molte le azioni che integreranno ricerca artistica e progettazione sociale a partire da Arcipelago di Ocno, il nuovo paesaggio di Joseph Grima che ridisegna i laghi di Mantova attraverso un percorso partecipato che vede la cittadinanza protagonista della rigenerazione urbana.
E ancora i cittadini, danzatori, amatori e performer daranno vita ad un progetto coreografico a cura del danzatore e coreografo Virgilio Sieni, creando un continuum di visioni e quadri negli spazi di Palazzo Te.
Infine, il percorso teatrale “What is house” coinvolgerà attivamente gli abitanti, le scuole e le associazioni del quartiere multietnico e popolare Valletta Valsecchi: un esempio virtuoso di inclusione collettiva.
Partecipazione anche nell’accoglienza al pubblico, saranno presenti 1000 volontari di ogni età e nazionalità, testimonianza di come la cultura sia anche volano di coesione sociale.
Partner importante in questa avventura è la Fondazione Cariplo, attiva e presente sul territorio lombardo e mantovano, in particolare con il progetto dei distretti culturali di Dominus, Oltrepo’ Mantovano e Le Regge dei Gonzaga. Il Presidente Guzzetti sottolinea come questa tappa sia parte di un percorso che ha al centro la cultura dal punto di vista della crescita sociale, territoriale e dell’occupazione, visione che è al centro della strategia di Cariplo che festeggia quest’anno il suo venticinquesimo compleanno con 11.000 progetti finanziati e 2 miliardi e 800 milioni di euro erogati negli ambiti di cultura, ambiente, territorio e ricerca scientifica.
Il Presidente della Regione Lombardia Maroni, si mostra soddisfatto e orgoglioso del titolo che ha investito Mantova e il prossimo 29 maggio, inaugurerà proprio a Mantova l’anno del turismo lombardo, mettendo a disposizione 60 milioni di euro per finanziare progetti culturali in tutta la Regione.
In quest’ottica la governance di Mantova si evolve verso un modello di rete per favorire integrazioni tra sviluppo culturale e filiere economiche per tutto il territorio lombardo. Importante il messaggio lanciato dal Sindaco, «L’Italia e l’Europa devono veicolare il messaggio universale che attraverso la cultura si riconquistano spazi di libertà, si cambiano le città e le vite delle persone». Da questa politica inizia il cammino di Mantova.
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