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MA&A – Musei Arte e Alzheimer

  • Pubblicato il: 17/06/2017 - 12:12
Rubrica: 
CULTURA E WELFARE
Articolo a cura di: 
Cristina Bucci, Luca Carli Ballola, Chiara Lachi, Michela Mei

Le persone che vivono con la demenza sono membri a tutti gli effetti della società: i musei possono giocare un ruolo importante nell’inclusione sociale. La demenza non riduce l'essere umano e non cancella la persona.” La Fondazione Marino Marini di Firenze, da anni impegnata a livello nazionale e internazionale nel rendere l’arte accessibile alle persone con demenza e a chi se ne prende cura, ha promosso e organizzato un convegno dedicato al contributo che i musei e l’arte possono dare alla creazione di città e comunità amichevoli nei confronti della demenza, che si è tenuto il 25 maggio scorso., nell’ambito del progetto europeo Museums Art & Alzheimer’s. Occasione per fare il punto sui risultati e sulle prospettive.
Rubrica di ricerca in collaborazione con Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo.
 


Città Musei e Alzheimer è il secondo appuntamento internazionale organizzato dal Museo Marino Marini nell’ambito del progetto europeo Museums Art & Alzheimer’s di cui è project leader e il primo degli eventi di disseminazione che si svolgeranno fino a tutto il mese di luglio nei paesi partner (Germania, Irlanda e Lituania, oltre all’Italia).
In linea con gli obiettivi del progetto MA&A, i temi centrali sono stati la formazione degli educatori e le politiche finalizzate alla creazione di una rete integrata di servizi culturali e sociali che possano contribuire al benessere delle persone.  Se vogliamo che le attività museali dedicate alle persone con Alzheimer siano sempre più diffuse, dobbiamo garantirne la qualità attraverso un lavoro di coordinamento e di formazione e al tempo stesso dobbiamo considerare che i progetti dei musei acquistano più senso se si collocano in una prospettiva più ampia e complessiva.
 
La giornata di studi internazionali ha dato l’occasione per un bilancio conclusivo sul progetto europeo, finanziato dai fondi Erasmus+ per l’educazione degli adulti: un progetto che vuole facilitare l’accesso ai musei e all’arte delle persone con Alzheimer, delle loro famiglie e di chi se ne prende cura professionalmente. Attraverso programmi di formazione in presenza e online, il progetto ha creato nuove opportunità per le persone che lavorano nei musei e per le persone che vivono con la demenza; ha sviluppato e diffuso pratiche innovative; ha creato opportunità per scambi a livello locale, nazionale e internazionale.
 
Il progetto è nato dal desiderio di fare rete, a livello europeo, tra realtà diverse che in vari paesi d’Europa stanno proponendo esperienze innovative di inclusione culturale e sociale: in Germania il Lehmbruck Museum di Duisburg, uno dei primi musei europei ad aver sviluppato programmi per le persone con demenza; in Irlanda la Butler Gallery di Kilkenny, una galleria no-profit dedicata all’arte contemporanea, partner a sua volta del progetto Azure, la rete dei musei irlandesi che propone programmi per le persone con demenza; in Lituania due associazioni no profit, SMP di Vilnius che sta sviluppando un lavoro innovativo anche in collaborazione con musei come la National Gallery of Art di Vilnius e ZISPB di Siauliai, molto impegnata sul fronte della formazione degli operatori del settore sociosanitario; in Italia, oltre al Museo Marino Marini, Euridea, agenzia formativa accreditata dalla Regione Toscana.
I partner del progetto operano in contesti molto diversi dal punto di vista culturale, economico e sociale, ma condividono valori fondanti: l’idea che il museo sia uno spazio sociale, un luogo di incontro e di scambio alla pari, non gerarchico, un luogo di apprendimento informale e di scoperta, in cui la gioia e l’interesse personale sono i motori della conoscenza. Sono convinti che i musei abbiano la responsabilità di rendersi accessibili a tutti, anche alle persone con demenza e credono che il museo contribuisca a costruire l’identità di una comunità, come un luogo d’incontro per i cittadini, un luogo in cui si creano nuove forme di comunicazione e risorse per sviluppare abilità e valorizzare le persone. Considerano l’arte come un “dispositivo relazionale”, uno strumento privilegiato per creare strategie di relazione tra le persone e ritengono che l’arte sia un’esperienza trasformativa, attraverso la quale scoprire qualcosa anche di noi stessi.
 
Le persone che vivono con la demenza sono membri a tutti gli effetti della società: l’obiettivo dell’attività dei musei è l’inclusione sociale perché la demenza non riduce l'essere umano e non cancella la persona. È facile considerare le persone con l’Alzheimer come non-persone perché non possono più avere relazioni nello stesso modo di prima, o come riusciamo a fare noi. Negare dignità alle persone riduce la loro e la nostra qualità di vita. Li condanniamo alla solitudine. Ma se modifichiamo il nostro punto di vista scopriamo che possono arricchire le nostre vite con le loro opinioni e pensieri e che nell’incontro con l’arte spesso portano prospettive insolite e interessanti.
Proprio perché perdono gradualmente la capacità di accedere ai ricordi acquista importanza il qui e ora. Essere anche noi consapevoli e completamente presenti nel momento che stiamo vivendo è il primo indispensabile passo per stare in contatto con una persona con Alzheimer. Per entrare in relazione con loro è necessario essere onesti. Che non vuol dire esprimere ogni pensiero o sensazione, quanto piuttosto entrare in una relazione con le nostre emozioni, e cercare di condividere con empatia la percezione della realtà dell’altro.
In un ambiente privo di barriere cognitive le persone con demenza possono continuare a realizzarsi e partecipare pienamente alla vita sociale e culturale. Sulla base di queste convinzioni sono stati elaborati gli obiettivi comuni: promuovere un’esperienza stimolante di coinvolgimento con l’arte; incoraggiare e sostenere partenariati e collaborazioni intersettoriali tra musei e operatori sociali affinché i progetti museali  si pongano in relazione con gli altri servizi; fornire una piattaforma per l’apprendimento fra pari, la promozione di reti e lo scambio poiché quando si affrontano progetti innovativi la formazione delle persone diventa basilare; contribuire a creare una società più amichevole con le persone con demenza attraverso l’inclusione e il cambiamento degli atteggiamenti.
 
A livello locale MA&A ha permesso di sperimentare modalità innovative e di adattare creativamente al proprio contesto esperienze già testate, inoltre ha provocato ricadute positive sulle comunità di riferimento. Anche la realizzazione di risorse per la formazione a distanza, un corso di formazione per educatori museali e geriatrici e un toolkit per i carer su come comunicare con le persone con demenza attraverso l’arte, ha costituito un interessante banco di prova. Questi prodotti, attualmente in fase di completamento, sfruttano la pervasività del web per attestarsi come risorse utili non solo per la formazione, ma anche per la creazione di una piattaforma di scambio a livello europeo.
È questo il prossimo traguardo del gruppo di lavoro: ampliare la rete europea dei musei amichevoli nei confronti della demenza, continuare a creare opportunità internazionali di scambio di buone pratiche e ad abbattere lo stigma nei confronti delle persone che vivono con la demenza.  
 
Per approfondire:
www.maaproject.eu
www.museomarinomarini.it
https://www.youtube.com/watch?v=VSQ4JfOKdlk
http://www.regione.toscana.it/-/sindrome-demenza
www.alzheimer.it
www.alzheimer-aima.it
www.alzheimeruniti.it/
www.lehmbruckmuseum.de
http://www.i-ser.de/en/further_training.php
http://ibk-kubia.de/
https://www.deutsche-alzheimer.de/
http://www.alz.org/de/alzheimers-association-germany.asp
http://www.butlergallery.com/education/arts-health/
www.alzheimer.ie
https://www.alzheimer.ie/Get-Involved/Dementia-Friendly-Communities/Deme...
www.familycarers.ie
http://www.hse.ie/eng/services/list/4/olderpeople/dementia/
https://www.moma.org/meetme/index
www.menasgerovei.lt
www.zispb.lt
http://www.senoliai.lt
www.timeslips.org
 
 
Ph: Simone Mastrelli per il Museo Marino Marini di Firenze

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