M9 verso l'apertura dei cantieri
Venezia. Dopo mesi di polemiche (cfr. Il Giornale delle Fondazioni, «M9 va avanti e vogliamo spiegarlo» ), il sindaco di Venezia Giorgio Orsoni ha deciso di accettare l'invito del Presidente della Fondazione di Venezia, Giuliano Segre, a partecipare alla presentazione del progetto architettonico di M9, il Museo del Novecento di Mestre che sarà eretto nella zona di via Poerio, il piano finanziario per la sua realizzazione e la sua linea culturale.
Nella sede della Fondazione, a Dorsoduro, la scorsa settimana il sindaco Orsoni ha ascoltato gli architetti Matthias Sauerbruch e Louisa Hutton illustrare il disegno dell'avveniristico museo che, accanto agli spazi espositivi, prevede esercizi commerciali, una piazza coperta, laboratori sperimentali.
Al centro delle polemiche scatenate dal Comune veneziano stava la preoccupazione per l'effettiva disponibilità finanziaria della Fondazione di Venezia a coprire il budget del progetto, che si aggira sui 100 milioni di euro.
Il sindaco è stato quindi rinfrancato dalle parole di Plinio Danieli della società Polymnia, l'ente strumentale della Fondazione di Venezia, che ha assicurato l'effettiva capacità della Fondazione a portare a termine il progetto. Danieli ha poi aggiunto che è al vaglio l'ipotesi di un co-finanziamento privato come un' "opportunità in più e non per necessità".
"Ho spiegato al Consiglio della Fondazione che l'M9 è importante per tutta la città, non solo per Mestre" afferma il Sindaco, aprendosi a un nuovo - e necessario - atteggiamento collaborativo, ma aggiunge "si tratta di un progetto ambizioso, va fatto nei tempi previsti dall'accordo. Ho incitato il Consiglio a farlo".
I tempi, effettivamente, sono stati sforati: ben quindici mesi di ritardo sono molti, considerando che la previsione di apertura nel 2015 in occasione dell'Expo di Milano non è stata posticipata per non perdere un'importante occasione di visibilità.
Il programma è quello di stringere al più presto la Convenzione con il Comune per procedere nei prossimi mesi alle gare d'appalto edilizie.
Il tempo per le polemiche è superato, ora è arrivato quello del "fare".
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