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A Lecce, nuovo impulso al progetto griffato Alvaro Siza

  • Pubblicato il: 22/01/2013 - 12:20
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Articolo a cura di: 
Anna Saba Didonato

Roma. Porta la firma dell’archistar portoghese, Alvaro Siza, il progetto della «Città dell’Arte e della Musica» e del «Parco Urbano delle Cave» del comune di Lecce che figura tra le 28 proposte progettuali (a fronte delle 457 inoltrate) ammesse a finanziamento dal «Piano Città», un programma del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti varato con decreto legge 22 giugno 2012, n. 83.
In realtà sarà così solo in parte, poiché l’amministrazione comunale dovrà effettuare una scelta: come meglio spendere gli 8,3 milioni di euro di contributo assegnati, a fronte dei 55 necessari per la realizzazione completa del progetto e dei 134,9 richiesti nell’ambito dell’insieme di interventi presentati dal Comune e approvati dal «Piano Città». Accanto al progetto di Siza, infatti, figurano la riqualificazione della stazione ferroviaria e la valorizzazione integrata delle mura urbiche, per le quali è necessario il restauro ed è prevista la realizzazione di un parco dedicato. Una goccia nel mare, quindi, che probabilmente servirà a completare il parco delle cave di Marco Vito, i cui lavori sono stati già avviati e finanziati con 4 milioni di euro dei fondi dell’Area Vasta. E molto probabilmente il resto degli 8,3 milioni di euro assegnati sarà impiegata nella realizzazione del ponte che, in base all’idea progettuale di Siza, collegherà le due cave di Marco Vito. Ma nell’ampia area di 330 mila metri quadrati, il progetto prevede ben altro. Innanzitutto l’edificio della «Casa della musica», articolato in sei piani, di cui tre sotto il livello stradale destinati prevalentemente a parcheggio e a spazi tecnici e di deposito. A piano terra è previsto l’auditorio, dove si svolgeranno gli eventi musicali più importanti, e al primo piano il ristorante oltre a uno spazio riservato ai musicisti; al secondo la biblioteca, gli spazi per l’amministrazione, le sale prova, i camerini, mentre al terzo saranno installate le attrezzature tecniche e gli impianti. L’accesso all’edificio si affaccerà su una piazza quadrangolare, definita da volumi con funzioni indipendenti dall’edificio principale, dotati di una sala esposizioni, una reception e attività commerciali. Per quanto riguarda la sistemazione del Parco, è previsto anche il recupero e l’adattamento della cinquecentesca Masseria Tagliatelle; l’apertura e il recupero delle grotte del Ninfeo; il recupero e la valorizzazione dei muretti a secco. Un progetto articolato che, grazie agli 8 milioni di euro del Piano Città, farà certamente un passo avanti, con il completamento del Parco Urbano e la costruzione del ponte, ma la cui realizzazione completa sembra di là da venire.
Tra i 28 progetti selezionati dalla cabina di regia - istituita presso il MIT e costituita da tutti i Ministeri interessati, dalla Conferenza delle Regioni, dall’Anci, dalla Cassa Depositi e Prestiti, dall’Agenzia del Demanio e dal Fondo Immobiliare FIA - figurano anche la riqualificazione del quartiere Tamburi di Taranto, afflitto da un alto tasso di inquinamento causato dalla vicinanza dell’Ilva (24 milioni di euro assegnati su 68,9 richiesti); la riqualificazione del Borgo La Martella a Matera, quartiere progettato negli anni ’50 dall’arch. Ludovico Quaroni (8,9 milioni assegnati di euro su 17,3 richiesti); la realizzazione di un canale scolmatore per la messa in sicurezza dell’affluente Rio Fereggiano a Genova, città fortemente colpita dall’alluvione del 2011, per consentire la deviazione delle acque verso il mare in caso di piena (25 milioni di euro assegnati su 221 richiesti); il recupero di edifici di archeologia industriale ex Corradini, a San Giovanni a Teduccio, da destinare a distretto di produzione artistico-culturale e a spazi per attività ricettive (30 milioni assegnati su 21,5 richiesti); la valorizzazione del quartiere Sant’Elia di Cagliari, con interventi di riqualificazione del Padiglione Nervi da destinare ad attività culturali, la realizzazione di scavi archeologici, il completamento del recupero del “Borgo Vecchio” (11 milioni di euro assegnati su 111,1 richiesti); l’intervento di recupero e restauro del Monastero quattrocentesco di Santa Clara a Pavia (7,2 milioni assegnati su 16,5 richiesti).
Le 457 istanze progettuali presentate dai Comuni sono state raccolte e classificate dall'Anci - in base agli obiettivi finanziari, di cantierabilità, qualitativi stabiliti dal «Piano Città» - avvalendosi della collaborazione e del coordinamento della «Fondazione Patrimonio Comune». I 28 progetti selezionati potranno avvalersi di un cofinanziamento nazionale di 318 milioni di euro, derivanti da residui di fondi pubblici: 224 del «Fondo per l’attuazione del Piano Città» e 94 del «Piano di Azione e Coesione per le Zone Franche Urbane» comprese nella Macro Area Convergenza, più altre risorse eventualmente attivabili. L’investimento complessivo previsto dal MIT si aggira intorno ai 4,4 miliardi di euro, da attivare attraverso fondi pubblici e privati.

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