Italia Non Profit - Ti guida nel Terzo Settore

La Sicilia perde i due miliardi dei fondi europei per i siti Unesco

  • Pubblicato il: 19/10/2012 - 16:32
Autore/i: 
Rubrica: 
NOTIZIE
Articolo a cura di: 
Tina Lepri
Agrigento

Palermo. La Sicilia ha perso i due miliardi di fondi europei già stanziati per i siti Unesco dell'isola. In cinque anni, 2007-2013, la Regione non ha neppure redatto i piani di gestione: adempimenti preliminari per ottenere i fondi che dovevano essere impiegati per i cinque luoghi della lista Unesco: Valle dei Templi, Eolie, Piazza Armerina, Val di Noto e Siracusa-Ortigia-Pantalica. Alcuni di questi siti rischiano anche, a causa delle «gravi mancanze dei lavori di riqualificazione, restauri e gestione» di essere depennati dall'elenco della World Heritage List.
Questo a pochi giorni dalla missione di scienziati e amministratori dell'Unesco che hanno trascorso una settimana sull'Etna per valutare l'inserimento del vulcano nella lista Unesco:la risposta si avrà tra giugno e luglio, quando si riunirà in Cambogia il Comitato del patrimonio mondiale. Un pesante monito contro la mancata gestione dei beni culturali tutelati dall'Unesco era già venuto a giugno quando vennero diffusi i dati sull'affluenza turistica a Siracusa: persi il 40 per cento dei visitatori. Allora Ray Bondin, ambasciatore permanente di Malta all'Unesco, già presidente dell'Icomos (l'organizzazione internazionale per la tutela dei monumenti e luoghi storici) ricordando che l'Unesco manda ispettori anche in incognito per controllare lo stato dei siti, dichiarò: «Occorre da tempo che nei luoghi protetti dall'Unesco vengano applicate le linee imposte dai piani di gestione, che riguardano: valorizzazione,  fruizione del bene, diffusione della cultura classica, servizi di accoglienza turistica, oggi assai carenti, e altro ancora. Di tutto questo purtroppo oggi in Sicilia non c'è nulla. Senza i piani salta tutto, comprese le nuove opportunità di lavoro professionale». L'architetto Salvo Baio, docente a Siracusa, presidente del Consorzio Universitario Archimede, che ha denunciato la perdita dei due miliardi dell'Ue per i mancati piani di Comuni e Regione, rivela: «Anche altri fondi europei sono andati perduti, parte di quelli che annualmente il Mibac mette a disposizione per i siti Unesco e quelli previsti dai programmi operativi del Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale (Fesr)».

© Riproduzione riservata

da Il Giornale dell'Arte, edizione online, 17 ottobre 2012