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La seconda annata de Il cuNeo gotico

  • Pubblicato il: 15/09/2015 - 10:33
Rubrica: 
FONDAZIONI D'ORIGINE BANCARIA
Articolo a cura di: 
Enzo Biffi Gentili

L’edizione 2015 dedicata alla letteratura e al Sommo Poeta. Anche perché « I giovani capiscono Dante meglio di tanti accademici […] L’Inferno è più splatter di certi fumetti o videogiochi. Dove troviamo storie così colorite?»

Il neogotico tricolore
l progetto della Fondazione CRC Il cuNeo gotico, basato sulla rivalutazione dello straordinario patrimonio architettonico neogotico del Cuneese e sull’apertura a linguaggi creativi contemporanei iscrivibili nel “genere” goth o dark, ha uno sviluppo pluriennale e una natura interdisciplinare. Così, nel 2014 ha prodotto tre mostre dedicate alla pittura, alla fotografia e alla moda. Nel 2015, per quanto riguarda la cultura “alta”, si concentrerà particolarmente sulla letteratura: è programmato infatti un convegno intitolato Neogotico tricolore che si terrà al Castello Rosso di Costigliole Saluzzo nei giorni 6 e 7 novembre. Interverranno dieci grandi esperti, la maggioranza dei quali accademici, chiamati a un’impresa mai tentata sinora in Italia: quella di tracciare una prima mappa e storia del neogotico letterario italiano, dall’Ottocento ai giorni nostri. E nel 2015 ricorre pure, come è noto, il 750o anniversario della nascita di Dante Alighieri. Quindi un progetto fondato sulla passione neomedievale doveva obbligatoriamente celebrare il Sommo Poeta, ma in forme piuttosto originali, perché Il cuNeo gotico sin dagli inizi ha sempre anche sostenuto le espressioni artistiche di varie “sottoculture” giovanili, che nell’occasione produrranno nuove illustrazioni dell’Inferno. Del resto, proprio uno dei massimi lettori e interpreti italiani di Dante, Vittorio Sermonti, già anni fa ha espresso al riguardo un’opinione solo apparentemente provocatoria: «I giovani capiscono Dante meglio di tanti accademici […] L’Inferno è più splatter di certi fumetti o videogiochi. Dove troviamo storie così colorite?» (Roberta Scorranese, Vittorio Sermonti. L’Alighieri? Più splatter di fumetti e videogiochi in “Corriere della Sera”, 30 marzo 2006). Sermonti è stato profetico: quattro anni dopo la sua intervista, nel 2010, esce infatti il notissimo videogioco Dante’s Inferno, sviluppato da Visceral Games, per PlayStation 3, Xbox 360 e per PlayStation Portable. Non è finita: il regista horror Fede Alvarez, già autore nel 2013 di Evil Dead, il remake de La Casa di Sam Raimi del 1981, un classico del cinema “de paura”, sta oggi lavorando alla trasposizione cinematografica del Dante’s Inferno. Ma si potrebbe anche accennare ai lavori in corso di Ron Howard per portare sugli schermi l’Inferno di Dan Brown… Insomma, coerentemente con questa storica e attuale natura “popolare” dell’opera dell’Alighieri, e tenendo anche presente come modello un recente lavoro “infernale” − molto poco noto − di Pablo Echaurren, il progetto Il cuNeo gotico ha invitato alcuni giovani creatori a cimentarsi, con nuove illustrazioni, in una competizione denominata Inferno fresco, a rifarsi “adornatori”, come si scriveva una volta, di un libro capitale prima della civiltà medievale, poi di quella occidentale e mondiale. Le migliori prove saranno pubblicate nel secondo quaderno della collana Il cuNeo gotico, che sarà presentato a novembre nel corso della manifestazione scrittorincittà a Cuneo, ed esposte in una delle prossime mostre del progetto. Ma non finisce qui, per quanto riguarda il riesame critico dello storico e fascinoso rapporto tra testi e immagini nei libri. Una delle relazioni al convegno Neogotico tricolore sarà incentrata sulla riesumazione degli episodi maggiori di illustrazione italiana delle opere di Edgar Allan Poe, che mira sempre alla pubblicazione di una suite iconografica per “campioni”, da Gaetano Previati ad Alberto Martini, da Arnaldo Ginna a Dino Buzzati, da Attilio Mussino a Giulio Benzi − che finirono entrambi i loro giorni nel Cuneese − sino a maestri della nuova scuola italiana del fumetto e della graphic novel, come Guido Crepax, Dino Battaglia e Lorenzo Mattotti.
 
 
Il neogotico musicale
Il calendario di appuntamenti musicali in programma per il 2015, che scandisce la seconda annualità de Il cuNeo gotico, prende spunto dalle suggestioni emerse nel primo anno di attività del progetto. All’idea di un “genere artistico e culturale permanente”, affrontata nel 2014 con attività di carattere espositivo (Le regine neogotiche, Le camere oscure e Fashion Witch), si ispira la programmazione musicale di quest’anno, che toccherà i principali beni neogotici della provincia di Cuneo. Dopo la pittura, la fotografia, la moda, che hanno interessato Mondovì, Cuneo e Alba con una serie di temporanee, è ora il momento della musica. Attraverso questo ambito artistico, Il cuNeo gotico indagherà ed esplorerà quel mood di derivazione gotica costantemente vivo al di là delle epoche, lo stesso che, in pieno Ottocento, animò la realizzazione di straordinarie testimonianze architettoniche presenti sul nostro territorio. Non tanto una serie di spettacoli puramente ascrivibili a un unico genere musicale, quanto la ricerca e l’espressione attuale di quel fil rouge multisfaccettato che circa due secoli fa attraversò la “sterminata provincia agricola”, restituendo esempi notevoli di Neogotico. Per citarne alcuni: la Tenuta Reale e il Borgo di Pollenzo, la Margaria e le Serre Reali del Castello di Racconigi, le opere di Giovanni Battista Schellino a Dogliani e il Castello del Roccolo di Busca. Gli appuntamenti musicali, ospitati all’interno dei beni, suggestiva quinta scenografica disegnata da torri merlate e guglie, costituiranno un’occasione per la valorizzazione in chiave culturale e turistica di queste emergenze protagoniste, favorendo la scoperta, o meglio, la riscoperta del patrimonio neogotico cuneese. La scelta di introdurre nel cartellone forme musicali eterogenee, proposte diversificate e artisti profondamente differenti, ma coerenti con quella che potremmo definire “temperie gotica”, deriva infatti dall’esigenza di riproporre tutte le sfaccettature di questa corrente artistica e culturale intramontabile. Ad aprire la stagione di concerti, il maestro Angelo Branduardi, neo menestrello che, con la tappa del tour Camminando camminando del 12 giugno, tra ballate ispirate alle danze macabre, testi aulici e fiabeschi, brani straordinari che raccontano amore e morte, incanti e avventure, ha saputo toccare tutti i temi cari agli spiriti neogotici. Dopo il concerto di apertura nella Tenuta Reale di Pollenzo, è stata la volta della giovane e perturbante artista Soap&Skin, il 10 luglio a Dogliani per l’unica data in Italia di Me and the Devil: lo spettacolo dalla teatralità funesta di un’eroina postmoderna che, come uscita da un romanzo gotico, incarna il lato oscuro e decadente della corrente. Il terzo appuntamento, previsto per il 29 agosto presso la Margaria e il Parco del Castello di Racconigi, vede coinvolto il gruppo Supershock con una sonorizzazione dal vivo, in chiave jazz-rock, del film muto del 1911 L’Inferno. La musica che sgorga naturale dalle immagini e le immagini che reagiscono quasi chimicamente al contatto con le note rimandano alla “potenza sotterranea” del gotico, solo apparentemente sopita. In chiusura, non poteva mancare un rimando al Medioevo, principale fonte di ispirazione per il Neogotico. Sarà La Reverdie, uno dei più affermati gruppi di musica medievale attivi sulla scena internazionale, a proporre, nel contesto unico del Castello del Roccolo di Busca, le antiche melodie di una cultura trascorsa, ma non perduta. Con Hortus deliciarum, il 13 settembre, si sconfinerà nel leggendario fino ad arrivare all’eresia catara, ambiti ancora una volta cari al gothic revival. Dai temi individuati, che costituiscono una chiave di lettura e di interpretazione della corrente artistica e culturale, deriva la composizione di un ricco calendario di proposte gratuite collaterali rispetto agli appuntamenti musicali: visite guidate, laboratori, degustazioni e passeggiate, per riscoprire il fascino e le inattese affinità che ancora intercorrono tra noi e il Neogotico.
 
Dalla  Rivista "Risorse" di Fondazione CRC

Enzo Biffi Gentili è Responsabile scientifico progetto Il cuNeo gotico