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LA REALTA’ E’ PIU’ AVANTI (MA MOLTE PERSONE NON SE NE SONO ANCORA ACCORTE)

  • Pubblicato il: 15/01/2016 - 13:30
Rubrica: 
DOVE OSA L'INNOVAZIONE
Articolo a cura di: 
Rossana Becarelli

Un popolo di poeti, santi e navigatori si sta trasformando in ecologisti profondi, vegetariani e vegani, adepti dello slow movement, delle energie rinnovabili e di economia solidale. Un fenomeno che potrebbe ormai superare i sei milioni di individui. La testata on line Italiachecambia.org  ci racconta  la rivoluzione culturale che sta avvenendo in Italia
 

 
Negli ultimi anni caratterizzati dal profondo rosso dell’economia, mentre la politica tradizionale frana nella fiducia dei cittadini e la corruzione mina la struttura stessa delle istituzioni italiane, un movimento freatico – tanto vasto quanto discreto e silenzioso – si diffonde nel Paese da Nord a Sud e traccia un profilo nuovo e sorprendente dell’antropologia italica.
 
Si tratta di tutti quei consumatori che hanno sostituito carne e pesce con alimenti che non  fanno “cessare il battito del cuore”, che hanno spinto a valori stellari l’agricoltura biologica, che disertano la grande distribuzione e si organizzano in GAS (Gruppi di acquisto solidale), che hanno diminuito la produzione di rifiuti facendo la spesa nei negozi “leggeri” dove non si imballa niente, ma ci si approvvigiona direttamente coi barattoli di casa. Adepti dei rimedi naturali,  preferiscono curarsi con un approccio olistico piuttosto che con la medicina ipertecnologica, snobbano i prodotti “usa e getta”, ma riciclano e riusano, si spostano in bicicletta oppure condividono il mezzo di trasporto godendosi la conoscenza di estranei.
 
Così facendo hanno ritrovato il piacere della convivialità e il gusto di stare insieme, fino a  mettere insieme gli spazi di vita e di lavoro col co-housing e il co-working, scoprendo che fare a meno di cose futili e di status symbols non è una frustrazione ma permette di recuperare tempo e attenzione per sé, per la famiglia e per le relazioni sociali.
 
Quando il loro reddito è drasticamente diminuito a causa della crisi, non si sono abbandonati alla disperazione, ma hanno fatto appello alla creatività, dedicandosi all’autoproduzione, alla coltivazioni di orti urbani, al risparmio energetico. Destinando meno tempo ad un lavoro salariato, si sono ritrovati con un capitale di tempo libero da dedicare agli altri: malgrado la crisi, proprio il volontariato e il terzo settore conoscono attualmente un'impennata che dà ragione al premio Nobel Daniel Kahneman che la felicità degli individui non dipende dal  loro potere d’acquisto ma dall’investimento nelle relazioni.
 
L’Italia, pur rimasta fanalino di coda europeo nelle politiche di promozione delle energie alternative e per la protezione ambientale, si rivela oggi un vero laboratorio di  risveglio della coscienza etica e civile dei singoli e delle piccole comunità.
Molte delle scelte di “downshifting” non sono obbligate, ma rappresentano l’applicazione concreta di valori profondi vissuti in piena coerenza. Se il concetto di “decrescita” suscita ancora viva preoccupazione in molti economisti, chi la pratica pare esserne invece del tutto soddisfatto.
 
Ci racconta ogni giorno i dettagli di questo fenomeno attraverso una miriade di singole storie Daniel Tarozzi, giovane e brillante giornalista d’inchiesta, torinese di nascita ma sempre vissuto fra Roma e Milano. Oltre che cronista ed editore  di una testata on line,  www.italiachecambia.org, Daniel è diretto sperimentatore del cambiamento. Stanco delle grandi città, dove i trasporti quotidiani sono esasperanti e la bruttezza urbanistica intollerabile, ma soprattutto deluso dalla scarsissima considerazione riservata alla cultura, un giorno ha deciso di lasciare il lavoro strapagato come “creativo” in una televisione commerciale (in cui, dice, “la creatività era solo al servizio della raccolta pubblicitaria e dei favolosi budget ad essa connessi”).
Affascinato dai temi di Moltitudine Inarrestabile di Paul Hawken, e convinto da Jeremy Rifkin che la “Civiltà dell’empatia” abbia ormai milioni di adepti nel mondo, si è procurato un camper su cui ha vissuto per un anno girando l’Italia per andare a scoprire di persona chi sono e come vivono i nostri downshifters.
Ha conosciuto i protagonisti delle Transition Towns, il movimento internazionale nato in Inghilterra nel 2003 che diffonde la cultura della resilienza per emanciparsi dalla dipendenza dall'energia fossile e stabilire rapporti di solidarietà reale fra gli esseri umani e il loro ambiente.
E' entrato in contatto coi rappresentanti dei Comuni virtuosi, della decrescita e del bioregionalismo,  gli attivisti dell’economia solidale  e dell’ecologia profonda.
 
Ha visto coi suoi occhi la rigenerazione agricola della permacultura, dei fertilizzanti naturali, e il recupero di antiche coltivazioni come la canapa e l’artemisia.
 
Dalle esperienze del viaggio nel 2013 esce per Chiarelettere il suo libro, Io faccio così: un eccezionale spaccato di quella parte di popolazione che, emancipandosi dall’ossessione del lavoro, è stata capace di liberarsi da abitudini consumistiche compulsive e che, con entusiasmo e fantasia, giorno per giorno si inventa una nuova vita contro ostacoli di ogni genere e i mille vincoli burocratici  di leggi e regolamenti arcaici.
 
Con la testata on-line Italia che cambia.org, che ne è subito scaturita, censisce oggi il complesso mosaico di  innovazioni che sorgono ovunque nel nostro paese: dalle nuove forme di scambio economico  alle invenzioni tecniche e tecnologiche in ambito energetico, edilizio e produttivo, tutte innescate da una ritrovata ed esuberante creatività, restata finora asfittica a causa  dell’omologazione dei consumi durata oltre quattro decenni.
Italia che cambia non dà solo conto della crescita esponenziale del fenomeno, ma testimonia la concretezza di una filosofia del vivere rispettosa della Natura e degli esseri viventi. Grazie alla diffusione via web, aiuta anche a  costruire una rete di connessione per intessere relazioni efficaci perché è proprio l’isolamento, dice Daniel Tarozzi, l’unica sensazione negativa che provano i downshifters, oltre allo scarso impulso e sostegno che ricevono dalle amministrazioni locali e dalle politiche nazionali.
Metafora della transizione epocale che stiamo attraversando, e supporto indispensabile per un’effettiva governance dal basso, non più autoritaria e verticistica ma democratica e partecipativa, internet mostra le sue potenzualità come strumento ideale per diffondere la cultura del cambiamento. Corrono su internet le possibilità di raccogliere fondi col crowdfunding, come pure di premiare le iniziative più interessanti: ed è infatti proprio grazie al voto popolare in rete che il progetto editoriale di  Italia che cambia è arrivato in finale al bando nazionale  Che fare.
 
Sotto le odierne apparenze, alquanto avvilenti, il cambiamento in atto disegna sotto traccia
l’esistenza di un altro paese portatore di valori e di forte impegno etico che, modificando dal di dentro la struttura dell’economia, sta invertendo radicalmente la tendenza al consumo di suolo e all’inquinamento ambientale.
Possiamo essere dunque ottimisti sulle prospettive di una rinascita degna di questo Paese, culla da sempre di bellezza, cultura e buon vivere?  I dati di autorevoli statistiche sono lì a confermarlo.
Ma la prova più convincente arriva dallo strepitoso successo di Checco Zalone e del suo film Quo Vado?  Gli spettatori accorsi in massa ci dicono che ormai pure il fanatico del posto fisso, provinciale e un po’ abbrutito, condivide l’anelito a difendere l’ambiente e a riscoprire relazioni umane autentiche e solidali: insomma ogni italiano medio aspira, forse a sua  stessa insaputa,  a condurre una vita consapevole e responsabile.
 
La realtà è più avanti. E presto ce ne accorgeremo tutti.
 
 
Bibliografia
 
Bruni, Luigino, Fidarsi di uno sconosciuto: Economia e virtù nel tempo delle crisi.. EDB, 2015
 
Bruni, Luigino, Economia con l’anima. EMI 203
 
Hawken, Paul, Moltitudine inarrestabile. Trad. it. Ed. Ambiente, 2009
 
Latouche, Serge, Breve trattato sulla decrescita serena. Come sopravvivere allo sviluppo, trad.it. Bollati Boringhieri, 2015
 
Pallante, Maurizio, Meno e meglio: decrescere per progredire. Google Books, 2011
 
Pallante Maurizio, La felicità sostenibile, 2010
 
Perotti, Simone, Adesso basta, Chiarelettere, 2011
 
Perotti, Simone, Ufficio di scollocamento, Chiarelettere, 2012
 
Pertosa Alessandro, Maledetta la Repubblica fondata sul lavoro. Conversazione cristiana e libertaria. Gwynplaine, 2015
 
Rifkin, J. Civiltà dell’empatia. La corsa verso la coscienza globale nel mondo in crisi. Trad. it., Ed. Mondadori, 2009
 
Tarozzi, Daniel, Io faccio così, Chiarelettere, 2013
 
Sitografia
www.italiachecambia.org
Gfk Eurisko: vegetale e vegan, i nuovi trend dell'Italia a ... - Intercom
‎Consumi : nel 2015 record di crescita del biologico in Italia (14/9/2015) Vita.it : http://www.vita.it/article/2015/09/14/consumi-nel-2015-record-di-crescita--del-biologico-in-italia/136500/
http://www.istitutobioetica.org/Bioetica%20e%20MNC/Eurispes-RI2010_scheda%2055.pdf
Nel mondo sta accadendo qualcosa di straordinario, ma molte persone non se ne sono accorte : http://m.huffpost.com/it/entry/8837690
www.movimentolento.it
Istituto Italiano di Permacultura: wwww.permacultura.net
www.transitionitalia.it
www.comunivirtuosi.org
Creativi culturali, Censimento: www.censimentoglobale.it
wwww.arcipelagoscec.it
www.sardex.net
http://abcrisparmio.soldionline.it/guide/vivere-di-rendita/downshifting-lavorare-meno-e-godersi-la-vita

 

 

La realtà è più avanti: viaggio nell’Italia che cambia. Presto anche a teatro con   Daniel Tarozzi