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La Fondazione del Monte ricorda il 150° con la musica popolare

  • Pubblicato il: 19/11/2011 - 10:44
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Rubrica: 
FONDAZIONI D'ORIGINE BANCARIA
Articolo a cura di: 
Paola Bracke
Oratorio San Filippo Neri

Bologna. Nonostante le difficoltà dovute alla situazione economica italiana, che hanno costretto tutte le Fondazioni bancarie a rivedere i propri piani di investimento a sostegno della cultura, la Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna non ha rinunciato a celebrare i 150 anni dell’Unità d’Italia, promuovendo a Bologna un’interessante rassegna di musica popolare. Il ciclo di concerti, intitolato «Musica italiana», prende vita all’interno dell’Oratorio di San Filippo Neri, da anni suggestiva sede delle attività culturali della Fondazione, poiché la musica popolare, come quella parte della storia dell’arte che si è sviluppata al di fuori delle Accademie, è da sempre inscindibilmente legata al territorio in cui nasce.

La rassegna, gratuita e aperta a tutti, è stata inaugurata il 16 ottobre scorso con l’esibizione del gruppo Enerbia, rappresentante della ricca tradizione musicale dell’Appennino nord-occidentale, che si estende dalla Pianura Padana sino al Golfo del Mar Ligure. La domenica successiva è stata la volta delle «Laras de coraddu» (Labbra di corallo), antichi canti intonati dalle donne sarde ai propri figli i quali, assieme agli amuleti di corallo, sono considerati di buon auspicio. Il 6 novembre si sono esibiti gli Zuf de Zur, la cui musica è una fresca e originale miscela di sonorità e tradizioni venete, istriane, friulane e slovene. Il 13 novembre è stata la volta del cantautore ennese Mario Incudine che, con il Gruppo Terra, ha alternato brani della tradizione siciliana a proprie composizioni. Domenica 20 novembre si esibiranno invece Nando Citarella e Francesco Taranto, esponenti della tradizione napoletana, con un programma che prevede brani strappacore alternati a brani umoristici. Infine, la rassegna si concluderà domenica 27 novembre con componimenti di fine Ottocento, tratti dalle diverse tradizioni popolari, che testimoniano il lato più goliardico del nostro costume musicale risorgimentale: i canti d’osteria dell’Italia contadina. Il repertorio di questo concerto di chiusura è ampio, tra brindisi, filastrocche, strambotti d’amore e temi a carattere politico, e verrà interpretato dal musicista Ambrogio Sparagna accompagnato dall’Orchestra Popolare Italiana.
Con«Musica Italiana» non si esaurisce tuttavia il vasto programma culturale ideato e promosso dalla Fondazione del Monte, da sempre impegnata su diversi fronti per promuovere la conoscenza e la divulgazione della storia e della cultura bolognese.

Tra i prossimi appuntamenti, si segnala la presentazione del libro «L’incontro con l’arte: saggi alle mostre 1983-2008», che il 13 dicembre prossimo vedrà la partecipazione dello storico dell’arte Antonio Paolucci, direttore dei Musei Vaticani, e di Gianni Venturi, professore ordinario di Letteratura italiana all’Università di Firenze.

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